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Caminetto rotariano: “Dallo Sblocca Cantieri al Modello Genova la giusta strategia per far ripartire l’Italia”
Con:
- Sen. Salvatore Margiotta, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
- Silvestro Ferrara, Socio Rotary Club Milano Porta Venezia e Group Head of Insurance SALINI IMPREGILO
- Alessandro De Felice, Socio Rotary Club Milano Porta Venezia e Chief Risk Officer presso Prysmian Group e Presidente ANRA
- Fabrizio Capaccioli, Presidente Rotary Club Milano Porta Venezia e Managing Director ASACERT
- Nicola Meistro, Amministratore Delegato PERGENOVA S.C.p.A e Direttore Generale COCIV
Modera: Monica Giandotti, Giornalista e conduttrice televisiva Rai 3
Dallo Sblocca Cantieri al Modello Genova. La giusta strategia per far ripartire l’Italia.
Il 30 Aprile alle 20:30, l’appuntamento con il futuro del nostro Paese, nel convivio del Caminetto rotariano in versione FB, organizzato dal Club Rotary Milano Porta Venezia.
Sono trascorsi poco più di due mesi da quando una particella di dimensioni submicroscopiche ha profondamente stravolto le strutture delle società, dei comportamenti, dell’ economie, sorprendendo un’umanità disarmata, mentre il patogeno traccia ancora sul planisfero fusi virali difficili da gestire.
Ma l’Italia ha un vantaggio competitivo (almeno quello): siamo stati uno dei primi Paesi ad essere colpiti così tragicamente e uno dei primi ad uscirne. Il problema è cosa c’è stato in questo interminabile spazio temporale. Tutto è stato cristallizzato in una situazione surreale, è sceso il silenzio dopo l’assordante rumore delle saracinesche abbassate, per troppe attività definitivamente.
Eppure, ci siamo: il 4 maggio si riparte. Tornano al lavoro 2,7 milioni di persone. Riapriranno 84 attività a ciascuna delle quali è attribuita una classe di aggregazione sociale, individuata attraverso l’assegnazione di un punteggio che va da 1 a 4, e una classe di rischio integrato suddiviso in 4 categorie: basso, medio basso, medio alto e alto. È quanto stabilito dal piano della Commissione Colao.
Il Management della pandemia passa per la minimizzazione dei suoi effetti, a patto che ci sia una guida capace di indirizzare, di supportare o almeno di non ostacolare questo faticoso processo. Le associazioni produttive chiedono a gran voce liquidità, vera, immediata, tagli alle filiere di procedimenti burocratici, non solo adesso nella fase del post-coronavirus, ma in vista di una rivoluzione nell’approccio al lavoro e alla produttività. Il Decreto Sblocca Cantieri va in questa direzione, ideato per rilanciare i contratti pubblici ed introdurre nuove misure per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali. Velocizzare i lavori per opere strategiche, (cosa oggi può veramente non essere considerato strategico, per la ripartenza in volata?), per fare come avvenuto a Genova. Semplificare tempistiche e modalità. Poche regole e certe, procedure chiare ed efficaci. Il rischio è quello di ritrovarsi con ingenti risorse stanziate da Stato e comunità regionali, ma tempi e modalità di approvazione, erogazione ed utilizzo, eccessivamente lunghi e complicati.
A Genova, la ricostruzione del ponte Morandi ha corso veloce la sua gara, alleggerita della zavorra burocratica. Un caso che fa scuola, ben più efficace pedagogicamente persino delle gestioni delle catastrofi naturali, che pure hanno colpito il nostro Paese in lungo e in largo ma che, senza distinzioni regionalistiche, hanno lasciato con l’amaro in bocca tante popolazioni. Regole ad hoc, poche parole e molti fatti. Il decreto-Genova (legge dello Stato del 15 novembre 2018): pochissime modifiche parlamentari, iter procedurale semplificato, un commissario unico per la ricostruzione. Quindi, viene da dire: si può fare!
Se ne parlerà Giovedì 30 Aprile alle 20:30, con autorevoli esponenti dell’Italia che fa e sa fare. Un appuntamento per tracciare le strategie di un imminente futuro, pronti al via!
“Noi italiani abbiamo una capacità unica di potenziare competenza, inventiva, resilienza, nei momenti più bui. Lo faremo anche stavolta, con nuove consapevolezze, con solidarietà accresciuta, con abilità acquisite anche forzosamente, ma che saranno utili non solo per la ripartenza, ma per programmare un futuro vero, da una prospettiva più pragmatica e più attenta alla vita, anche quella del Pianeta.”
Fabrizio Capaccioli
AD ASACERT e Presidente Rotary Club Milano Porta Venezia
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