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ASACERT è pronta a introdurre le nuove Certificazioni Anti-Frode

Dopo un anno molto intenso ed economicamente vantaggioso per i bonus edilizi scatta un allarme proprio riguardo uno dei temi che maggiormente ha catturato l’attenzione del settore: la cessione del credito e lo sconto in fattura. Se il rischio è quello di voltarci indietro, un domani, e renderci conto di aver sprecato un’occasione per proteggere l’ambiente, allora ASACERT non ci sta. Il Superbonus non può essere un’occasione per creare terreno fertile per frodi fiscali, utilizzando una grandissima quantità di denaro pubblico.

Uno dei punti di maggiore criticità, infatti, nell’applicazione del superbonus 110% riguarda le frodi che possono verificarsi durante l’iter che accompagna i lavori.

La frode sui bonus edilizi, che già ammonta a più di 4 miliardi di euro, si basa su un meccanismo semplice: creare un sistema di falsa fatturazione per lavori edili che, di fatto, non sono mai stati realizzati e ricevere così il tanto desiderato Superbonus. All’origine dello schema ci sono due società immobiliari, entrambe indirettamente legate a una serie di altre piccole società, definibili “satellite”.  Tutte e due svolgono reciproci lavori edilizi fittizi per milioni di euro: ha inizio giro di fatture false, poi inviate a un professionista che si occupa di inserire i relativi crediti di imposta nella piattaforma web delle Entrate. I crediti fiscali maturati dopo la registrazione nella piattaforma web delle Entrate tornano ad alle due società, che iniziano a cederseli tra loro e verso le società “satellite”. Queste ultime, in particolare, avviano ulteriori cessioni e acquisti in una «circolarità» priva di apparente senso logico, con l’evidente scopo di allontanare i sospetti. Il passaggio finale, ma fondamentale, è rappresentato dalle persone fisiche: il ruolo è quello di «schermare» l’operazione fraudolenta delle società.

Alla luce di ciò, l’Agenzia delle Entrate ha conferito agli enti intestatari della cessione del credito d’imposta (banche e assicurazioni) da parte delle imprese la responsabilità di dimostrare, attraverso un opportuno servizio di controllo, la regolarità finanziaria del percorso di attuazione del superbonus.

«Si tratta di una scelta dovuta e che cerca di dare equilibrio e trasparenza al settore delle costruzioni, su cui si concentrano gran parte degli investimenti del Pnrr e, come prevedibile, degli appetiti speculativi. Una necessità, quella dei controlli, che però rischia di caricare le istituzioni bancarie di una grande responsabilità oltre che di un onere aggiuntivo». Lo afferma Fabrizio Capaccioli, AD di Asacert e vicepresidente di GBC Italia, che aggiunge: «L’introduzione del meccanismo di controllo sulle frodi arriva in corsa e determina un certo affanno del sistema nel cercare un equilibrio che fino ad oggi è mancato. Ma siamo fiduciosi e ci mettiamo da subito al lavoro per dare il nostro contributo professionale per verificare la massima trasparenza e regolarità dell’applicazione del superbonus».

Asacert, che è un organismo di ispezione, valutazione e certificazione autonomo e indipendente, è infatti pronto ad offrire il supporto necessario agli intestatari della gestione del credito d’imposta per ottenere la conferma di affidabilità richiesta dall’Agenzia delle Entrate. Il nuovo servizio è già attivo da parte di una realtà che da anni affianca gli operatori del settore con professionalità e competenza.