Lunedì 26 aprile, in vigore il nuovo DPCM: parziali riaperture, ritorno sui banchi di scuola per le superiori, certificazioni verdi e nuove regole per gli spostamenti.

Misure di graduale ripresa che stabiliscono come sarà la vita degli italiani dal 26 aprile al 31 luglio. Poi si vedrà.

Confermate per aziende e lavoratori le indicazioni di condotta e le regole anti-covid:

-obbligo di indossare la mascherina

-privilegiare lo smart working

-incentivare ferie e congedi retribuiti

-rispettare i protocolli anticontagio

-incentivare la sanificazione dei luoghi di lavoro

 

Il nuovo Decreto Riaperture porta novità più che altro per le attività del settore della ristorazione e ospitalità che, finalmente, potranno riaprire il servizio ai tavoli, anche se solo in zona gialla e con molte limitazioni sia logistiche che di orario. Si dovrà attendere il 1 giugno per accogliere i clienti al chiuso, ma comunque, dalle 5 alle 18. Alle zone arancioni e rosse restano solo la consegna a domicilio e il servizio di asporto fino alle 22.

Ad intravedere uno spiraglio sarà il settore dell’entertainment: teatri, cinema e locali (anche all’aperto) potranno aprire ma con i posti a sedere preassegnati, nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro (salvo gli spettatori conviventi sotto lo stesso tetto) e con il raggiungimento di una capienza massima consentita nella misura del 50%, rispetto a quella massima autorizzata.

Gli esercizi commerciali possono riaprire solo in zona gialla e arancione e dovranno attendere il 15 maggio per rialzare le serrande anche nel weekend all’interno di mercati, centri commerciali, gallerie e altre strutture simili.

Al via anche la preparazione di fiere, convegni e congressi. Alle prime sarà possibile partecipare già dal 15 giugno, mentre per le ultime due si dovrà attendere il 1° luglio, data in cui, finalmente, sarà possibile anche farsi un bagno alle terme, ammesso che non sia già troppo caldo.

Di decreto in decreto, a cambiare sono gli orari, i colori, le autorizzazioni agli spostamenti…a restare, come punto di riferimento, sono invece i protocolli – dal greco protokollon, il primo foglio incollato di un rotolo di papiro – è la regola stabilita in principio, la spiegazione in dettaglio di una procedura standard da usare in ogni situazione, la disciplina comune. Spesso abusato nel suo scopo primario, che è quello, appunto, di dettare regole chiare e definite, trasformato, a volte, in una serie di complesse e a volte contradditorie regolamentazioni.

ASACERT ha scelto la strada della semplificazione, senza nulla togliere alla qualità, all’accuratezza e all’efficacia delle procedure. Sono, infatti, già tantissime le aziende che hanno scelto “Covid Protection”.  La linea di servizi ASACERT dedicati alla protezione e alla prevenzione anticovid, grazie ai quali i datori di lavoro possono dimostrare la corretta adozione e implementazione delle misure indicate dalle autorità italiane, come nel caso dell’Attestazione Covid Protection, per avere un chiaro quadro del livello di rischio di contagio all’interno della propria organizzazione, grazie all’attività di Monitoraggio medico, svolta in collaborazione con il dipartimento di Microbiologia Clinica dell’Università degli Studi di Milano.

Completano il pacchetto anti-covid anche: il servizio di Sanificazione a tariffe convenzionate con partner selezionati, la certificazione dei sistemi di Business Continuity a fronte della norma ISO 22301, per la continuità operativa che garantisce la prosecuzione delle attività delle organizzazioni anche in situazioni di emergenza; il servizio di Inspection & Expediting per la verifica di sistemi di logistica e spedizione, altro comparto che in questo periodo ha subito ritardi, rallentamenti e disservizi, sia per i clienti che per i fornitori e che, grazie a questo specifico strumento, beneficerebbe di sistemi strutturati controllati ed efficaci; infine, un’ampia offerta formativa declinata a seconda dei bisogni formativi dei fruitori, cucita sulle necessità delle organizzazioni o dei singoli richiedenti ed erogata completamente online attraverso webinar e digital classes.

Si ricorda che le malattie infettive e parassitarie sono da inquadrare nella categoria degli infortuni sul lavoro, tra cui evidentemente anche casi di infezione da coronavirus. (Circolare INAIL n. 13 del 3 aprile 2020). Ne avevamo parlato più approfonditamente QUI.

È necessario, per chi non avesse già provveduto, dotarsi di strumenti attuativi e programmatici delle proprie attività lavorative, come sistemi e protocolli professionalmente garantiti da professionisti del settore, che consentano di attestare che l’imprenditore ha messo in campo tutte le strategie di tutela in favore dei propri lavoratori e di terzi.

ASACERT, organismo accreditato di Ispezione, Certificazione, Valutazione e Formazione, attivo a livello internazionale, da oltre vent’anni è al fianco delle aziende per supportarle in tutte quelle attività di controllo, verifica e stima che richiedono un’elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia.

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L’articolo 110 del D.L. 14 agosto 2020, n. 104 (convertito nella legge 13 ottobre 2020, n. 126 «Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia.»), propone la nuova rivalutazione dei beni di impresa, nonché delle partecipazioni possedute da società di capitali ed enti commerciali, che non adottano i principi contabili internazionali nella redazione del bilancio. La rivalutazione dei beni d’impresa 2020 è stata fortemente potenziata dal suddetto decreto e risulta di gran lunga più vantaggiosa, rappresentando uno strumento efficacissimo di pianificazione fiscale. Il provvedimento ha introdotto la possibilità di rivalutare i beni di impresa e le partecipazioni versando solamente il 3% del maggior valore rivalutato.

I beneficiari della rivalutazione così strutturata sono:

-società di capitali

-società di persone

-imprenditori individuali

-enti non commerciali

Agevolazioni

Il maggior valore attribuito ai beni in  sede di  rivalutazione può essere riconosciuto ai fini delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive a decorrere dall’esercizio successivo a quello con riferimento al quale la rivalutazione è stata eseguita, mediante il versamento di un’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e dell’imposta regionale sulle attività produttive e di eventuali addizionali nella misura del 3% per i beni ammortizzabili e non ammortizzabili.

La Legge di Bilancio 2021 ha incluso tra i beni rivalutabili anche l’avviamento e alle altre attività immateriali risultanti dal bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2019. Inoltre, la rivalutazione può essere effettuata distintamente per ciascun bene.

Quali beni sono rivalutabili

Possono essere oggetto della rivalutazione i beni d’impresa materiali (esclusi i “beni merce”) e immateriali, incluse le partecipazioni in società controllate e collegate costituenti immobilizzazioni.

A titolo di esempio sono rivalutabili:

-fabbricati

-impianti

-macchinari

-terreni

-marchi

-brevetti

-partecipazioni in società controllate o collegate iscritte tra le immobilizzazioni finanziarie.

Vantaggi Conseguenti Alla Rivalutazione

⇒ Consente un risparmio fiscale, in quanto, a fronte di un’imposta sostitutiva molto ridotta, consente un risparmio futuro a titolo di IRES/IRAP, grazie ai maggiori ammortamenti con valenza anche fiscale.

⇒ Possono essere rivalutati anche “singoli” beni (ad esempio, nell’ottica di una successiva cessione degli stessi)

⇒ Incrementando il patrimonio netto, migliorano gli indici di bilancio. Può facilitare l’accesso al credito bancario;

⇒ L’incremento del patrimonio netto consente di coprire le perdite d’esercizio passate, attuali e future;

⇒ Migliora l’attivo dello stato patrimoniale, consentendo di attenuare le conseguenze sui bilanci della crisi economica dovuta all’emergenza pandemica Covid-19;

⇒ L’incremento patrimoniale presenta aspetti positivi ai fini della gestione della “crisi d’impresa”;

⇒ Le imprese che, a partire dal 2024, cederanno i beni oggetto di rivalutazione (si pensi a un immobile) conseguiranno una “minore” plusvalenza imponibile

⇒ Favorisce l’emersione di plusvalenze latenti

Perizia

Bisogna tenere presente che si dovrà necessariamente fornire una rappresentazione veritiera e corretta nell’individuazione di un valore massimo, pari al valore recuperabile dall’immobilizzazione oggetto di rivalutazione. È quindi indicato, richiedere, una stima affidabile  dei valori stessi. ASACERT fornisce con i propri tecnici specializzati stime e perizie asseverate.

ASACERT, ente terzo dalla solida reputazione, è riconosciuto dal mercato e gode della fiducia degli stakeholders, garantendo al cliente la massima serietà e sicurezza nella valutazione.

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Leggi anche: Agevolazioni per i beni d’impresa: c’è tempo fino alla fine di marzo

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È il tema della giornata Mondiale della Terra, che ricorre da 51 anni, ormai. Oggi, il mondo intero, è chiamato a manifestare i propri intenti, oltre la riflessione. Il rallentamento economico correlato alla pandemia non è riuscito a frenare i fattori del cambiamento climatico, accelerandone anzi gli impatti, secondo un nuovo rapporto compilato dall’Organizzazione meteorologica mondiale (WMO). Condizioni meteorologiche estreme combinate con COVID-19, hanno rappresentato un doppio colpo per milioni di persone nel 2020. Il 2011-2020 è stato il decennio più caldo mai registrato, con drammatici risvolti sullo sviluppo socio-economico, sulla migrazione e sugli sfollamenti, sulla sicurezza alimentare e sugli ecosistemi terrestri e marini. Le concentrazioni dei principali gas serra (CO2) hanno già superato 410 parti per milione (ppm). Il rallentamento economico ha temporaneamente depresso le nuove emissioni di gas serra, secondo l’UNEP, ma non ha avuto un impatto percettibile sulle concentrazioni atmosferiche.

Il rapporto sullo Stato del clima globale 2020 documenta gli indicatori del sistema climatico, comprese le concentrazioni di gas serra, l’aumento delle temperature terrestri e oceaniche, l’innalzamento del livello del mare, lo scioglimento e il ritiro dei ghiacciai e condizioni meteorologiche estreme. Sottolinea, inoltre, che il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati.

L’oceano assorbe circa il 23% delle emissioni annuali di CO2 di origine antropica nell’atmosfera e funge da cuscinetto contro i cambiamenti climatici. Tuttavia, la CO2 reagisce con l’acqua di mare, abbassandone il pH e portando all’acidificazione degli oceani. Questo, a sua volta, riduce la sua capacità di assorbire CO2 dall’atmosfera. L’acidificazione e la deossigenazione influenzano gli ecosistemi, la vita marina e la pesca. L’oceano assorbe anche più del 90% del calore in eccesso dalle attività umane. Il 2019 ha visto il più alto contenuto di calore dell’oceano mai registrato e questa tendenza probabilmente è continuata nel 2020. La calotta glaciale della Groenlandia ha perso circa 152 gigatonnellate di ghiaccio, tra settembre 2019 e agosto 2020.

Secondo il rapporto sullo stato del clima globale, fiore all’occhiello dell’Organizzazione meteorologica mondiale (OMM), la temperatura media globale nel 2020 era di circa 1,2 gradi Celsius al di sopra del livello preindustriale. Quella cifra è “pericolosamente vicina” al limite di 1,5 gradi Celsius sostenuto dagli scienziati per evitare i peggiori impatti del cambiamento climatico.

È per queste evidenze, che al vertice virtuale dei leader sul clima in programma oggi e domani (22-23 aprile), convocato dagli Stati Uniti d’America, il presidente Biden cercherà di stimolare gli sforzi delle principali economie per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e raggiungere gli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici, per mantenere l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2° C.

Stesso approccio per il Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres: “Siamo sull’orlo del baratro”. Il capo delle Nazioni Unite ha sottolineato che il 2021 “deve essere l’anno dell’azione”, chiedendo una serie di “progressi concreti”, prima che i paesi si riuniscano a Glasgow a novembre, per la COP26. I lavori della pre Cop si svolgeranno a Milano dal  28 al 30 settembre 2021, con  l’evento “Youth4Climate: Driving Ambition” e sarà sempre Milano che ospiterà dal 30 settembre al 2 ottobre la Conferenza Preparatoria, PreCop26.

Una mobilitazione senza pari, dal momento che il cambiamento climatico rappresenta un rischio per il raggiungimento di molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Una catena a cascata di eventi correlati che possono contribuire a rafforzare o peggiorare le disuguaglianze esistenti.

“C’è un gran bisogno di fare, di essere concreti. In linea di principio, tutti sono convinti dell’idea di cambiare lo stato delle cose, ma la differenza sta nella capacità di saper promuovere e realizzare la visione del futuro che si auspica per la comunità. Ogni nostra azione, dalla più semplice, deve concorrere al benessere dell’uomo e alla tutela dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione. – Dichiara Fabrizio Capaccioli, AD ASACERT- Per quanto mi riguarda ho sempre avuto un approccio pragmatico, credendo nell’innovazione legata indissolubilmente ai temi della sostenibilità. Da Ottobre ho assunto l’incarico di Vicepresidente di GBC Italia, parte del World GBC, una rete presente in più di 70 paesi, che rappresenta la più grande organizzazione internazionale al mondo attiva per il mercato delle costruzioni sostenibili. Dobbiamo riuscire a progettare e costruire un futuro diverso, migliore di quanto non siamo riusciti a costruire fino ad oggi. L’idea di base – Conclude Capaccioli – è quella di garantire una “capacità di futuro”, cioè l’uso razionale delle risorse in modo da non compromettere la capacità delle risorse stesse di continuare a produrre valore nel tempo. Tutto deve concorrere al benessere dell’uomo e alla tutela dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione.”

ASACERT agisce quotidianamente all’interno delle proprie strutture organizzative e nei confronti dei propri partners, clienti e stakeholders, portando avanti la propria visione di sviluppo, convintamente in linea con i princìpi della sostenibilità e della salvaguardia dell’ecosistema. ASACERT partecipa allo sviluppo e agli obiettivi delle organizzazioni che ne richiedono i servizi, rappresentando una parte integrante del valore e della reputazione nei confronti di clienti e stakeholders. Questo si concretizza nell’offerta di un’ampia gamma di attività utili a dimostrare la compliance alle normative vigenti in specifici settori, con innegabili risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale e sociale.

Il monitoraggio dei processi, la formazione e la qualifica del personale assumono un ruolo strategico; dotarsi di sistemi gestione certificati secondo gli standard ISO significa disporre di validi strumenti per il raggiungimento di importanti risultati, come migliorare l’efficienza delle risorse e operare in maniera più sostenibile e consapevole.

Occorre agire subito per salvaguardare l’unico pianeta che abbiamo a disposizione, perché “There’s No Planet B”!

Il 13 aprile 2021 è stata pubblicata la norma ISO 37301 rivolta a tutti i tipi di organizzazioni, in ambito pubblico, privato o no profit, e prevede i requisiti per progettare, stabilire, mantenere e migliorare un Sistema di Gestione della Compliance. La norma (certificabile) sostituisce la ISO 19600: 2014 (non certificabile). La ISO 37301 è stata sviluppata dal Comitato Tecnico internazionale ISO/TC 309 “Governance of organizations”, che punta a portare la normazione oltre il management verso i vertici delle organizzazioni.

Il corpus normativo comprende già le tematiche della prevenzione della corruzione e del whistleblowing. Si tratta di uno standard impegnativo e sfidante per le organizzazioni più virtuose.

Cos’è un sistema di gestione delle conformità

Un sistema di gestione della conformità (Compliance Management System – CMS) è un insieme di processi per garantire che un’organizzazione operi in conformità con tutte le leggi, i regolamenti e i codici di condotta applicabili. A causa della natura in continua evoluzione delle leggi e dei regolamenti nei paesi e nelle regioni, tenersi aggiornati con le normative applicabili è un compito senza fine. Un CMS efficace consente di determinare i documenti rilevanti, di garantire la conformità in tutta l’organizzazione e di monitorare e migliorare la conformità.

Qual è lo scopo della 37301

Lo standard internazionale ISO 37301 fornisce linee guida per sistemi di gestione della conformità efficaci. Basato sui principi di buona governance, proporzionalità, trasparenza e sostenibilità, descrive i componenti e i processi chiave di un CMS efficace. Lo standard è uno strumento utile per le organizzazioni che desiderano implementare un sistema di gestione della conformità o che desiderano standardizzare il proprio sistema.

Chi può richiedere la certificazione

Questo standard può essere applicato a qualsiasi organizzazione che desideri espandere il proprio sistema di gestione esistente.

Alcuni significativi termini e definizioni che compaiono nella norma:

-compliance obligations: requisiti di natura mandatoria, che un’organizzazione deve rispettare ma anche di natura volontaria, che un’organizzazione sceglie di rispettare

-compliance culture: valori, l’etica e i comportamenti che permeano l’organizzazione

-conduct: comportamento che produce conseguenze su soggetti interni o esterni e sull’ambiente

La norma prevede un’analisi ed identificazione dei fattori interni ed esterni, con chiaro riferimento anche al quadro di riferimento legale e regolatorio; una funzione compliance, con specifici requisiti ed attribuzione di compiti e poteri necessari per supervisionare e assicurare la conformità del sistema di controllo e relazionare al top management sull’attuazione del sistema; una valutazione dei rischi di compliance; l’approvazione di una Compliance Policy, che incoraggi le segnalazioni di sospetti di violazioni e vieti ritorsioni; la definizione e l’attuazione di controlli e procedure finalizzati ad assicurare gli obiettivi di compliance; il monitoraggio sull’attuazione del sistema, compresi gli audit interni; un riesame del governing body e del top management sull’adeguatezza ed efficacia del sistema di gestione per raggiungere i propri obiettivi e conseguire il miglioramento continuo.

Come anticipato, il 90% del nuovo standard si basa sulla ISO 19600. Le aziende che si sono precedentemente allineate a questo non avranno bisogno di apportare modifiche radicali.

Perché certificarsi

La brand reputation delle organizzazioni è sempre più fragile: la crescente densità normativa, nuovi problemi di responsabilità per la gestione aziendale ed eventuali scandali, rappresentano oggi più che mai un rischio che nessuna organizzazione può permettersi di correre. Gli stakeholders si aspettano che le aziende garantiscano la conformità alle normative lungo l’intera catena del valore, generandolo e mantenendolo nel tempo.

L’utilizzo di un sistema di gestione della conformità (CMS), riduce i rischi di responsabilità e crea fiducia, migliorando la reputazione dell’organizzazione. L’implementazione delle misure previste dallo standard riduce il rischio di negligenza. La conferma da parte di terzi del CMS fornisce la garanzia che i rischi associati a leggi e regolamenti siano gestiti in modo appropriato, oltre che rappresentare prova della due diligence in caso di controversie.

Va inoltre considerato il crescente interesse del pubblico per l’impatto delle organizzazioni, soprattutto dal punto di vista ambientale. Avere un sistema di gestione della conformità certificato, significa aver già in essere un insieme di buone pratiche e procedure che aiutano le aziende a rispettare gli obblighi in termini di ESG (Environmental, Social and Governance) e di sostenibilità.

La certificazione del sistema di gestione della conformità operata da un organismo di terza parte, come ASACERT, rappresenta una garanzia per gli stakeholders delle organizzazioni e consente anche di rilevare e prendere consapevolezza del potenziale di miglioramento, aumentando l’efficacia del CMS dell’organizzazione.

In definitiva, lo standard ISO 37301 rappresenta una linea guida per le organizzazioni che desiderano implementare un sistema di gestione della conformità (CMS) e per coloro che cercano di confrontare il proprio sistema esistente con le migliori pratiche internazionali, per accrescere il valore effettivo e percepito dell’organizzazione in cui si opera.

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Procede non senza polemiche l’iter di questo provvedimento epocale, che ha tutte le caratteristiche per essere un eccezionale booster per la ripresa dell’edilizia, per il miglioramento della vivibilità delle nostre abitazioni e per garantire un efficientamento delle risorse energetiche e, quindi, dei risparmi di coloro che ne usufruiranno.

Intanto, montano le polemiche sulla spendibilità del bonus al Sud. Infatti, al momento il Superbonus 110% vale 18 miliardi e 720 milioni a livello nazionale, ma pare che sia assorbibile al Sud solo per il 9% quindi 1,7 miliardi. A questo riguardo, il ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, su Il Sole 24 Ore, ha dichiarato che è necessario modificare alcune procedure che non consentono a enti e imprese del centro sud di correre ad armi pari con i loro omologhi del centro-nord.

D’altro canto, l’eccesso di burocrazia ha probabilmente complicato le procedure. Tant’è che nel Recovery Plan è prevista la proroga del superbonus per tutto il 2023 e soprattutto la facilitazione delle procedure di accesso.

Rispetto alle altre detrazioni ordinarie quali ad esempio bonus ristrutturazione, il Superbonus è caratterizzato da procedure più stringenti. In special modo per quanto attiene alla documentazione che attesta il rispetto della normativa di riferimento. Tecnici e commercialisti sono chiamati a rivestire un ruolo di primaria importanza ai fini del Superbonus: l’asseverazione del rispetto dei requisiti tecnici degli interventi effettuati, nonché della congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.

ASACERT segue con i propri professionisti e tecnici qualificati tutto l’iter per poter usufruire delle agevolazioni previste. Sul Portale dedicato è semplice registrarsi per usufruire di tutte le informazioni e i servizi che ASACERT mette a disposizione dei cittadini. Il buon esito dell’iter verso l‘accettazione delle agevolazioni, dipenderà da oculate scelte iniziali, dalla corretta e concreta esecuzione delle opere, da un accurato lavoro di attestazione e di scrupolosa elaborazione della documentazione degli esiti dei controlli. Chi commette errori o negligenze sarà oggetto di sanzioni amministrative pecuniarie in concorso con eventuali sanzioni penali.

Grazie all’esperienza ventennale nel campo dei servizi tecnici, ASACERT fornisce soluzioni alla portata di qualsiasi esigenza, con attitudine concreta e approccio sostenibile.

 

Come proteggerci in assenza di una vera cultura del rischio?

Giovedì 22 Aprile alle 18.00 sui canali social di ASACERT un nuovo appuntamento con Milano Sostenibile.

Si parlerà di risk management, di imprese e istituzioni e delle vulnerabilità emerse in questo ultimo anno. Quali cambiamenti di prospettive sarà necessario attuare per una corretta prevenzione e gestione del rischio.

Ospiti e relatori dell’incontro:

-Patrick Trancu – Consulente in Gestione di Crisi, TEDx Speaker, CEO di TT&A Advisor

-Vittorio Rosato – Responsabile Laboratorio Analisi Protezione Infrastrutture Critiche ENEA, Responsabile Operativo dell’Accordo di Programma ENEA-INGV EISAC.it

-Alessandro De Felice – Chief Risk Officer Prysmian S.p.A., Presidente Onorario ANRA Associazione Nazionale Risk Manager

-Giuseppe Battaglia, Imprenditore esperto di comunicazione e relazioni sociali

-Fabrizio Capaccioli, Managing Director ASACERT, Vicepresidente GBC Italia e ideatore del format Milano Sostenibile

La moderazione sarà a cura di Silvia Camisasca Fisica e Giornalista di Avvenire e L’Osservatore Romano.

I prestigiosi ospiti della serata si confronteranno sulla importanza strategica di riformulare e rendere più elastici modelli organizzativi rigidi. Eppure, è più facile includere preventivamente in un progetto la possibilità di far fronte ad un evento dirompente per l’attività gestionale, che non pensare ad un rimedio in una fase successiva, poiché risulterebbe inevitabilmente tardivo, minandolo nella sua stessa efficacia.

Come si dovranno affrontare in futuro le numerose sfide che ci attendono, facendo tesoro delle lessons learned scaturite dai dirompenti eventi che aziende e istituzioni a tutti i livelli stanno affrontando? Come rafforzare il sistema immunitario delle organizzazioni?

Su questi e molti altri temi si dibatterà il 22 Aprile, nel nuovo incontro del ciclo Milano Sostenibile.

Con il patrocinio di ANRA (Associazione Nazionale dei Risk Manager e Responsabili Assicurazioni Aziendali).

Nota per le redazioni: Milano Sostenibile è il nuovo format ASACERT dedicato al mondo della sostenibilità. Un contenitore aperto, inclusivo ed aggregante, dove trovano spazio Associazioni, Società Civile, Istituzioni, chiamate a dare il loro contributo perché il Modello Milano, continui a rinforzare il suo ruolo strategico di guida resiliente e sostenibile per l’intero Paese.

GIOVEDÌ 15 APRILE a partire dalle ore 11:45 al via il secondo webinar del ciclo di appuntamenti:

 “Green Building e Finanza”

I rating system di sostenibilità dell’edilizia rappresentano lo starting point parte del percorso verso il raggiungimento degli ambiziosi obiettivi, attraverso il supporto alla Pubblica Amministrazione, agli investitori, ai professionisti e alle imprese, nell’integrazione dei complessi processi che caratterizzano il settore delle costruzioni.

I prestigiosi ospiti si confronteranno sui temi della finanza sostenibile, per fare luce sulla transizione e passare da un sistema di incentivazione ad una finanza green concretamente a sostegno dello sviluppo sostenibile. Si richiede al mondo delle costruzioni e del costruito in Europa e in Italia, una profonda riflessione, tanto per cominciare, a partire dall’individuazione dei nuovi driver per contribuire in modo concreto al raggiungimento dei traguardi prefissati.

ASACERT sarà presente con il proprio Managing Director Fabrizio Capaccioli, in qualità di Vicepresidente del Green Building Council Italia, che dichiara: “Un appuntamento importante, perché parleremo di temi che hanno potenzialmente la forza di migliorare sensibilmente la qualità della vita di milioni di persone. Riqualificare il patrimonio immobiliare del nostro paese, significa migliorare le nostre città nel loro complesso e la salubrità di chi ci vive. Interventi importanti, che necessitano di essere affrontati con una pianificazione finanziaria efficace incisiva e prospettica, per costruire un futuro davvero sostenibile”.

Ospiti e relatori dell’incontro:

– Dario Nardella, Sindaco di Firenze

– Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona

– Pierluigi Peracchini, Sindaco di La Spezia

– Pierluigi Biondi,  Sindaco de L’Aquila

– Monica Billio, Prof. Econometria Ca’ Foscari Venezia

– Luca Dal Fabbro, Professor della Luiss,

– Marco Mari, Presidente GBC Italia,

– Paolo Crisafi, Presidente Remind Filiera Immobiliare

– Fabrizio Capaccioli, Vicepresidente di GBC Italia.

La moderazione sarà a cura di Silvia Camisasca, Fisica e Giornalista di Avvenire e L’Osservatore Romano

L’evento è promosso da GBC Italia in previsione della COP26 di novembre a Glasgow, per cui l’Italia ospiterà i lavori preliminari della Pre-COP26 a Milano (30 sett-2 ott) e dove GBC Italia avrà un ruolo di primo piano nell’organizzazione di eventi dedicati al mondo dell’edilizia sostenibile.

Il ciclo dei webinar Green Building e finanza accende i riflettori sul mondo economico-finanziario e propone un dialogo a distanza tra indirizzi di politica europea e di paese, per fare luce sulla transizione e passare da un sistema di incentivazione ad una finanza green concretamente a sostegno dello sviluppo sostenibile.

Iscriviti qui

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming sul canale Facebook di GBC Italia

 

(clicca sull’immagine per ingrandire)

Per maggiori info: leggi l’articolo sul sito di GBC Italia

Un fondamentale vantaggio competitivo che un’organizzazione oggi ha rispetto alla concorrenza è la possibilità di apprendere più efficacemente e velocemente degli altri.

L’idea della formazione a cui dedicare ore o giornate intere, sta rapidamente cedendo il passo ad una realtà di apprendimento dinamica e liquida. Si stima, infatti, che un dipendente medio possa dedicare circa l’1% delle proprie 40 ore lavorative settimanali ad attività di formazione. Il minuto quotidiano si traduce in 24 minuti a settimana (circa 5 minuti al giorno). In questo apparentemente insignificante spazio temporale, i lavoratori potrebbero aggiornarsi con il minimo sforzo sulle best practices e sugli sviluppi del settore in cui lavorano. Sarebbe certamente difficile organizzare 5 minuti di formazione al giorno in modalità sincrona. Grazie al microlearning o microapprendimento, tuttavia, si può strutturare un percorso formativo particolarmente efficace, poiché le capacità attentive sono inversamente proporzionali al tempo di esposizione ad eventi di apprendimento. Ciò vale ancor di più se si parla di formazione a distanza (FAD), insomma, siamo più predisposti ad assorbire contenuti in pillole (microlearning) di 5 minuti, per poi continuare il resto del lavoro per tutto il giorno. Ebbene, uno studio ha portato a galla un dato piuttosto rilevante: gli iscritti ai corsi di eLearning hanno imparato 5 volte più materiale rispetto alle lezioni tradizionali, consentendo all’azienda di realizzare risparmi significativi sui costi. La ragione di questo successo deriva specialmente dalla modalità con cui i materiali didattici sono presentati agli utenti: informazioni veicolate in parti più piccole e facilmente assimilabili, rendono più facile la memorizzazione e la comprensione della relazione tra i vari concetti. A fronte di questo micro-impegno, il ritorno è davvero significativo, dal momento che si stima che il 72% delle organizzazioni valuta l’eLearning un vero vantaggio competitivo (Brandon Hall Group Research). Del resto, le statistiche evidenziano che le entrate del settore, dal 2000 ad oggi, sono cresciute di oltre il 900% e questa tendenza dovrebbe triplicare le sue dimensioni entro il 2025.

Questa new wave dell’apprendimento aziendale, lascia spalancata la porta ad un atteggiamento meno convenzionale nei confronti della formazione, responsabile di un ritorno di profitto pari al 24%, secondo una indagine della American Society for Training and Development, basata su 2500 aziende.

Il vantaggio di una formazione così strutturata è anche economico, poiché è meno costosa di quanto comunemente percepito. La spesa per la formazione, è un investimento che aumenta concretamente la produttività aziendale, oltre che rappresentare un momento di empowerment e valorizzazione del singolo dipendente.

In questo contesto, risulta fondamentale essere in grado di applicare rapidamente le competenze appena apprese, indipendentemente dal ruolo interno all’azienda. Questo può essere realizzato solo se si sa dove andare e, quindi, risulta fondamentale in questo scenario strutturare un piano formativo personalizzato per ogni azienda e possibilmente per ogni dipendente, cucito su misura sui bisogni formativi di ciascuno. Questo è l’approccio di ASACERT nei confronti della crescita delle competenze interne a tutte le organizzazioni, senza dimenticare il rafforzamento dei singoli professionisti per aumentarne la competitività e il valore di mercato, oltre che la produttività.

Fare in modo che i dipendenti siano aggiornati sui cambiamenti del mercato, in un contesto sfidante come quello attuale, può finalmente essere alla portata di tutte le organizzazioni, così come per i singoli lavoratori-professionisti, grazie all’offerta formativa di ASACERT. Le aziende che riescono a valorizzare e formare i propri dipendenti in tempo reale ottengono un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza. Aggiornarsi, sì, per riqualificare le risorse aziendali ed essere in grado di affrontare le sfide del mercato.

ASACERT, professionisti nel darti valore!

Si è tenuto lo scorso mercoledì 10 marzo il primo appuntamento del ciclo di webinar organizzato da Green Building Council Italia: “Green Building: strategie e soluzioni per un’edilizia sostenibile” dedicato ai Condomini.
L’ing. Francesca Valerio, responsabile dell’Area Ispezioni ASACERT, ha partecipato con un intervento sul tema “Attività di ispezione e asseverazione nella strategia di riqualificazione olistica del Sistema Edificio”.

Al sondaggio “Conosci i tipi di controlli previsti per il rilascio delle polizze per i lavori sui Condomini da parte delle Assicurazioni?” avviato durante il webinar, ben il 72% dei partecipanti ha risposto di non essere a conoscenza dei controlli previsti.

L’intervento dell’ing. Valerio è stata l’occasione per ribadire ancora una volta il ruolo essenziale degli Organismi di controllo di Terza parte e accreditati, come ASACERT.

L’attività di controllo tecnico ha come obiettivi principali la prevenzione del rischio dei difetti e la normalizzazione del rischio, assicurando la qualità del processo di costruzione e dell’opera finita. Un servizio fondamentale, il cui parere finale è fondamentale ai fini dell’assicurabilità per gli interventi di riqualificazione energetica e strutturale sugli edifici condominiali esistenti, legati anche agli incentivi Superbonus 110%.

Grazie all’esperienza ventennale e ai suoi tecnici qualificati, ASACERT rappresenta un supporto affidabile e sicuro per garantire che gli interventi di efficientamento e riqualificazione siano realizzati rispettando tutti i criteri necessari.

Riguarda l’intervento:

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1 miliardo e 150 milioni per monitoraggio degli elementi strutturali, rafforzamento dei piloni, demolizione e ricostruzione.

Arrivano altre risorse in materia di sicurezza per ponti e viadotti: province e città metropolitane hanno a disposizione, infatti, ulteriori 1,150 miliardi per il triennio 2021-23 per la manutenzione straordinaria di ponti e viadotti nella rete stradale di loro competenza. La ripartizione sarà effettuata insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). Tra gli interventi ammessi, il monitoraggio anche tecnologico degli elementi strutturali, l’adeguamento delle barriere di sicurezza, il rafforzamento dei piloni e altre misure antisismiche o di protezione dal rischio idrogeologico. Nella manutenzione straordinaria rientrano anche le opere di demolizione e ricostruzione.

Primi importanti decreti, quindi, per il neonato MIMS (Ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili) il nuovo dicastero che è andato a sostituire l’ex Ministero dei Trasporti. Province e Città metropolitane potranno mettere in atto interventi di manutenzione straordinaria di ponti e viadotti nella rete stradale di loro competenza. L’annuncio arriva dopo l’intesa Conferenza Stato-Città e Autonomie locali sul decreto ministeriale, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), che ripartisce la cifra prevista inizialmente nel decreto-legge ‘misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia’ del 14 agosto 2020 (cosiddetto ‘Decreto agosto’) e rafforzata nella Legge di bilancio per il 2021.

Come si legge nella nota del MIMS, il decreto si inserisce in un programma più ampio di interventi per la manutenzione straordinaria della rete viaria secondaria nel triennio 2021-23. Nel complesso Province e Città metropolitane hanno infatti a disposizione finanziamenti di oltre 2,5 miliardi per il solo triennio 2021 – 2023, poiché con precedenti provvedimenti sono già stati assegnati circa 1,4 miliardi. Considerando le assegnazioni per area geografica, il decreto ripartisce circa 440 milioni a Province e Città metropolitane nel Nord Italia, 264 milioni agli enti del Centro e circa 446 milioni agli enti del Sud Italia. Risorse che, rispetto a quelle indirizzate alle grandi opere, possono produrre un più veloce ritorno in termini economici e occupazionali sui territori. Le strutture tecniche del ministero monitoreranno le attività dei soggetti attuatori per verificare il regolare sviluppo dei piani di intervento.

L’elenco completo con i fondi a disposizione è disponibile qui: https://www.mit.gov.it/sites/default/files/media/notizia/2021-03/Fondi%20Province%20e%20citta%20metropolitane.pdf

Sono passati quattro anni dalla tragedia del Ponte Morandi. A Genova, la ricostruzione ha corso veloce la sua gara contro il tempo, anche grazie al contributo concreto di ASACERT, a cui è stato affidato il delicato quanto cruciale compito di verificare la qualità del progetto e delle opere, anche attraverso il monitoraggio dei rischi assistendo, peraltro, ai collaudi. Un caso che fa scuola quello di Genova: alleggerimento della zavorra burocratica, regole ad hoc, poche parole e molti fatti. Il decreto-Genova (legge dello Stato del 15 novembre 2018): pochissime modifiche parlamentari, iter procedurale semplificato, un commissario unico per la ricostruzione – Afferma Fabrizio Capaccioli AD Asacert – Il ponte sul Polcevera, Genova San Giorgio, rappresenta oramai un’opera dal grande valore simbolico. Una sorta di monumento alla capacità di ricostruirsi dalle proprie ceneri. Esattamente come in questa fase della nostra storia, in cui siamo desiderosi di ricostruirci e lo faremo stavolta, anche attraverso un approccio al mondo edile e della sicurezza collettiva più resiliente, salubre e green. In una parola: sostenibile. Solo così – conclude Capaccioli – potrà inaugurare la nuova Italia.