Roma, 2 maggio 2023

(askanews) ASACERT e Coldiretti rinnovano l’accordo che, nel 2019, diede vita alla collaborazione tra le due parti sulla base delle attività legate ad ITA0039 100% Italian Taste Certification, il Protocollo di Certificazione dei ristoranti italiani nel mondo.

Al Villaggio Coldiretti di Bari, Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT ed Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, hanno ribadito e rafforzato l’impegno per ampliare le attività di tutela e di promozione delle produzioni agroalimentari italiane, attraverso la rete dei ristoranti italiani all’estero, contro il fenomeno dell’Italian Sounding che, nel suo complesso, costa al nostro Paese, più di 120 miliardi l’anno.

“L’obiettivo è quello di valorizzare il prodotto agroalimentare italiano, che ha un impatto diretto sull’economia Italiana e anche sul benessere delle persone. Ripartire dal Villaggio Coldiretti significa ripartire con una grande visione rispetto alla valorizzazione dei nostri prodotti” afferma Fabrizio Capaccioli.

 

Guarda il video 👉

 

 

 

 

 

 

ASACERT sarà presente il 18 & il 21 Aprile, presso la Gallery di Superstudio Più in via Tortona 27 a Milano in occasione dell’evento: “Unique Design for Planet” un’installazione artistica e mostra itinerante, curata da Massimiliano Mandarini, biophilic designer, architetto ed esperto di Sostenibilità.
Un progetto che intende sensibilizzare l’opinione pubblica ed il mercato sul problema del Climate Change e sul contributo positivo dei criteri ESG e degli obiettivi dell’Agenda 2030 (SDG) applicati al mondo dell’edilizia e della filiera immobiliare.
Ripensare gli ambienti di vita e di lavoro nelle città e nei borghi, animati da strategie che hanno a cuore i tre pilastri della sostenibilità (Environmental, Social, Governance) per il mondo costruito, indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi climatici e di well-being.
Realizzare spazi inclusivi, in un’ottica di diversity & inclusion, per la casa, l’ufficio e il tempo libero. Un incontro per esplorare nuove visioni sostenibili, attraverso il racconto dei protagonisti della tavola rotonda.

Fino a pochi anni fa la parola sostenibilità era relegata in un vocabolario di settore e nel recinto, spesso invalicabile, delle organizzazioni ambientaliste. Oggi, sta accadendo ciò che era auspicabile: sono finalmente le aziende, protagoniste del mondo produttivo ed economico, ad adottare sistemi di controllo della sostenibilità anche in edilizia. L’introduzione dei criteri ESG ha impresso un’accelerata di notevoli dimensioni al sistema economico e allo stesso concetto di sostenibilità, da cui sarà impossibile retrocedere da sistemi per verificare, misurare, controllare e sostenere l’impegno in termini di sostenibilità di un’impresa o di un’organizzazione“.
Il nostro impegno, al fianco del settore dell’edilizia sostenibile e delle istituzioni si snoda lungo una road map di tappe e target concreti, come nel caso di questo appuntamento di confronto e come è nella migliore tradizione di Asacert e del Green Building Council Italia.
Fabrizio Capaccioli AD Asacert e Vicepresidente Green Building Council Council Italia.

Interverranno: 

🎤Massimo Sertori – Assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica
🎤Alfonso Pecoraro Scanio – Presidente Fondazione UniVerde
🎤Fabrizio Capaccioli – AD Asacert e Vicepresidente Green Building Council Italia
🎤Alessandro De Felice – Chief Risk Officer – Prysmian Group
🎤Sergio Tortelli – Sustainable Solutions Manager & Growth – Calcestruzzi
🎤Mattia Mariani – Operations Director Building Performance Group – Deerns Italia

Si svolgerà a Milano, il 20 aprile a partire dalle 19, nell’area della Fabbrica del Vapore – luogo di promozione della creatività giovanile, di intrattenimento e aggregazione- l’evento “Sostenibilità della cultura, diritti e finanza nel mondo dell’arte” con i saluti istituzionali del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Tommaso Sacchi.

L’incontro è organizzato dal Rotary Club Passport Innovation e da Milano Sostenibile, il format di incontri di ASACERT, ente di ispezione, certificazione e valutazione con una spiccata attenzione ai temi ESG. Milano sostenibile è un contenitore aperto, inclusivo ed aggregante, dove trovano spazio Associazioni, Società Civile, Istituzioni, chiamate a dare il loro contributo perché il Modello Milano, continui a rinforzare il suo ruolo strategico di guida resiliente e sostenibile per l’intero Paese.

L’evento è stato pensato in collaborazione con Careof, organizzazione no profit per l’arte contemporanea, con sede a Milano, all’interno della Fabbrica del Vapore. Fondata nel 1987, favorisce la creatività e la sperimentazione artistica in ogni sua espressione e forma. Dal 2006 l’Archivio di Careof viene riconosciuto tra gli Archivi Storici di rilevanza nazionale dal Ministero della Cultura.

Si parlerà, dunque, insieme ai relatori della serata, moderati da Sara Monaci, giornalista de “Il Sole 24ore”, di arte e cultura connesse ai temi di diritti e finanza. Se fino ad oggi il mercato dell’arte non si è evoluto oltre la sua struttura storica ciò è dovuto, principalmente, alla mancanza di un interesse istituzionale per l’arte come investimento alternativo e alla generale riluttanza da parte del mondo del private banking a farsi coinvolgere su questi temi. Lo scenario sta cambiando e la crescita costante di questo mercato, non solo nella fascia alta, ha dimostrato un’incredibile capacità di reazione alle crisi degli ultimi anni e sta attirando sempre di più l’attenzione del mondo della finanza, anche grazie al fenomeno della digitalizzazione dell’arte ed al mercato connesso a questo fenomeno. La crescita del mercato dell’arte e delle sue infrastrutture sta alimentando un crescente interesse per l’arte come asset class, il che significa che ora possiamo iniziare a parlare di un’industria dell’Arte e della Finanza, con i suoi diritti e le conseguenti tutele.

Per i partecipanti è stato pensato un allestimento di alcune opere di artisti promossi negli anni da Careof e selezionate ad hoc. In esclusiva, a latere dell’evento, i partecipanti alla serata avranno accesso alla mostra, “Tungsteno Memorie e falsi ricordi dall’Archivio Video di Careof” a cura di Marta Cereda. Attingendo al ricco patrimonio dell’Archivio Video di Careof, che conta oltre 9000 titoli, si propone, così, di approfondire il tema della criptomnesia, ovvero la creazione di un falso ricordo che viene però considerato creazione originale.

Per info e prenotazioni:

segreteria@rotaryclubinnovation.org

 

Il 16 dicembre scorso è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale UE la Direttiva UE 2022/2464 sul reporting di sostenibilità delle imprese (Corporate Sustainability Reporting Directive, CSRD). La pubblicazione della Direttiva CSRD fa seguito alla approvazione definitiva del Consiglio dell’Ue, in data 28 novembre 2022, della proposta di direttiva presentata dalla Commissione europea il 21 aprile 2021, nell’ambito del Green Deal europeo e del piano d’azione sulla finanza sostenibile della Commissione.

 

Il concetto chiave e ispiratore della Direttiva è la trasparenza nei confronti del mercato e dei consumatori.

 

Affiancare alla rendicontazione finanziaria quella non finanziaria rende conoscibili gli effetti della gestione manageriale sugli aspetti Environmental, Social, Governance, ESG, e consente di valutare gli impatti finanziari.

 

La validazione del bilancio di sostenibilità rappresenta una garanzia di correttezza delle informazioni rendicontate. Il coinvolgimento di un ente di terza parte evita il rischio che il documento risulti autoreferenziale conferendo oggettività e terzietà ai suoi contenuti.

ASACERT, attraverso il nuovo servizio di validazione del processo di reporting non finanziario, è in grado di supportare un’organizzazione nella validazione dei propri impatti significativi per l’economia, l’ambiente e la società, secondo standard globalmente riconosciuti.

 

Quali informazioni saranno oggetto della validazione del Bilancio di sostenibilità?

 

PNRR e Dichiarazione Non Finanziaria

Tra i criteri per partecipare alle gare previste dal PNRR vi è anche l’impegno a presentare la rendicontazione non finanziaria sulla sostenibilità sociale e ambientale dei processi produttivi. Le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che partecipano alle gare per le opere del PNRR e che risultano affidatarie dei contratti, hanno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei processi aziendali, ad esempio, in caso di violazione dell’obbligo, è prevista l’applicazione di penali e l’impossibilità di partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure. E ancora, nei bandi di gara saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende che utilizzino strumenti che testimoniano l’attenzione ad aspetti di inclusione sociale e che possono essere ricondotti ai criteri richiesti proprio dalla rendicontazione non finanziaria.

 

I vantaggi del Bilancio di Sostenibilità Validato da ASACERT per la tua azienda

Il Bilancio di Sostenibilità, contribuisce, dunque, a misurare e monitorare, l’impatto della tua impresa sull’ambiente e sulla società e a rendicontare gli impegni e i risultati raggiunti. Consiste nella verifica della corrispondenza dei dati e delle informazioni riportati sul documento redatto dalla tua organizzazione, con criteri definiti a livello nazionale o internazionale, con importanti ricadute sul tuo business:

 

 

Per informazioni sul servizio di validazione del Bilancio di Sostenibilità scrivi a  info@asacert.com

Oppure chiama il numero +39 02 4549 8783

 

 

 

 

 

LA FINESTRA DI OPPORTUNITÀ PER UN FUTURO VIVIBILE E SOSTENIBILE SI STA CHIUDENDO.

Oggi è il World Water Day, la giornata mondiale dedicata all’accelerazione del cambiamento per risolvere la crisi idrica e igienico-sanitaria.

La celebrazione di questa Giornata Mondiale dell’Acqua coincide con l’inizio della Conferenza ONU sull’Acqua 2023 (22-24 marzo, New York), l’evento è un’opportunità unica per riunire i decision makers mondiali al fine di trovare soluzioni concrete alla crisi idrica.

È noto ormai che di emergenza si tratta: la costante assenza di precipitazioni, infatti, unita al graduale aumento delle temperature e alle problematiche infrastrutturali tipiche del nostro Paese, hanno portato numerose zone della penisola ad essere colpite da siccità. In queste zone, una percentuale di popolazione che oscilla tra il 6% e il 15% è costretta a vivere in una condizione di povertà idrica e i dati sono destinati ad aumentare.

Secondo le analisi dell’ISAC (Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima) del CNR, il 2022 è stato l’anno più caldo e secco dal 1800. Gli effetti sono sottili e complessi, all’interno di catene di eventi: in generale, la siccità mette a rischio la vita di molte specie, inclusi gli esseri umani, provocando seri problemi anche nei paesi più sviluppati, dove il problema è meno visibile a causa di una maggiore adattabilità per via delle risorse presenti. È bene interrogarsi però su:

  1. Compromissione di ecosistemi
  2. Problemi alle infrastrutture e alla produzione energetica
  3. Inquinamento dell’aria che a catena provoca malattie alle vie respiratorie e alla pelle
  4. Oltre, naturalmente, ad un limitato accesso all’acqua che se protratto su lunghi periodi, causa gravi infezioni.

 

Attingere alle risorse idriche e utilizzarle in modo sostenibile, conservandole quantitativamente e qualitativamente è un obiettivo su cui c’è ancora molto da fare. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’Italia è considerato un Paese con stress idrico medio alto, in quanto utilizza, in media, tra il 30% e il 35% delle sue risorse idriche rinnovabili. Dato ancora più allarmate è che negli ultimi decenni si è assistito ad un aumento dell’uso di queste risorse con un incremento del 6% ogni 10 anni. Non abbiamo più tempo! La finestra di opportunità per garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti si sta rapidamente chiudendo.

Qualche ora fa è stato pubblicato il rapporto dell’IPCC (Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico). Si tratta di un rapporto di sintesi che guarda al futuro, sottolinea la gravità della crisi climatica in atto, l’urgenza di agire per contrastarla, ma si concentra sulla speranza, che ci sia ancora la possibilità di arginare sul riscaldamento globale.

La prima misura, ribadisce il Sesto Rapporto di Valutazione sui Cambiamenti Climatici (AR6) con il rapporto di Sintesi (Syntesis Report – SYR) è la diminuzione delle emissioni e il taglio delle fonti fossili. In particolare, nel Rapporto preoccupa la considerazione che molti cambiamenti dovuti alle emissioni passate e future sono irreversibili per secoli o millenni, in particolare i cambiamenti nell’oceano, nelle calotte glaciali e nel livello globale del mare. Tuttavia, agire subito mitigherebbe in tempi relativamente rapidi l’incidenza dei fenomeni estremi.

Già nel 2018, l’IPCC aveva evidenziato la portata senza precedenti della sfida richiesta per mantenere il riscaldamento a 1,5°C, rispetto ai decenni precedenti. Cinque anni dopo, questa sfida si è fatta ancora più impegnativa. Il ritmo e la portata di ciò che è stato fatto finora e i piani attuali non sono stati sufficienti per affrontare il cambiamento climatico. Urge una convergenza di intenzioni da parte di tutti: dai singoli individui alle Governance.

ASACERT, dal canto suo, è ogni giorno al fianco di organizzazioni di tutte le dimensioni e settori – come lo stabilimento di S. Pellegrino terme (BG) – per il quale ha eseguito verifiche e controlli tecnici sulla gestione degli impianti idrici. Uno degli obiettivi è stato quello di garantire la conformità a norme nazionali e internazionali.

Per essere efficaci, le scelte strategiche che saremo in grado di mettere in atto, devono essere radicate nei nostri valori, giovandoci di conoscenze integrate. ASACERT fa propri gli obiettivi delle Nazioni Unite -Obiettivo n.6 SDG’s- anche sul tema della preservazione delle risorse idriche.

Siamo fieri di agire, con i nostri servizi ispettivi di controllo tecnico e certificazione, al fianco delle imprese, che si impegnano affinché si possa realizzate un approccio più rispettoso dei cicli naturali, per proteggerli e salvaguardarli. – Il commento di Fabrizio Capaccioli, AD ASACERT e Vicepresidente del Green Building Council Italia – È sotto gli occhi di tutti, stiamo vivendo un elevatissimo livello di stress idrico: anche in Italia l’acqua non può, ormai, più ritenersi una risorsa certa o scontata. La costante assenza di precipitazioni, unita al graduale aumento delle temperature e alle problematiche infrastrutturali, tipiche del nostro Paese, hanno portato situazioni di difficoltà che stiamo affrontando sempre più di frequente in questi anni. Invertire questa tendenza non è solo possibile – conclude Capaccioli – non è più rimandabile”.

 

 

Investire sulle competenze in ambito DNSH è diventata una leva determinante per le aziende.

Il pilastro centrale di Next Generation EU è il dispositivo RRF (Recovery and Resilience Facility) Fondo che offre un sostegno finanziario su larga scala per riforme e investimenti intrapresi dagli Stati membri per rendere le economie dell’UE più sostenibili, resilienti e meglio preparate per le sfide poste dalle transizioni verde e digitale. L’accesso ai finanziamenti del RRF è condizionato al fatto che i Piani Nazionali di Ripresa e Resilienza (PNRR) includano misure che concorrano concretamente alla transizione ecologica per il 37% delle risorse e che, in nessun caso, vìolino il principio del Do No Significant Harm (DNSH), ossia non devono arrecare un danno significativo all’ambiente (Regolamento UE 2021/241). Il principio DNSH si basa su quanto specificato nei sei principi della “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata appunto per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti sostenibili, oltre che contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.

I sei criteri della Tassonomia:
1.Mitigazione dei cambiamenti climatici
2.Adattamento ai cambiamenti climatici
3.Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine
4.Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo dei rifiuti
5.Prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua o del suolo
6.Protezione e ripristino della biodiversità e della salute degli eco-sistemi

Per accedere ai fondi previsti dal PNRR è necessario presentare un progetto che sia conforme regolamento UE 2020/852. Si rivela necessario conoscerlo ed interpretarlo nel modo corretto. In questo senso investire sulle competenze in ambito DNSH delle proprie risorse umane equivale a iniziare un percorso determinante ai fini del successo dell’impresa stessa. ASACERT fornisce le conoscenze per applicare correttamente tutti i punti del Regolamento UE 2020/852.  Il percorso formativo rivolto ad operatori del mondo delle imprese di qualsiasi dimensione e a coloro che operano nella Pubblica Amministrazione.

Non ci si può sottrarre alla sfida del conciliare crescita e sostenibilità. “C’è un gran bisogno di fare, di essere concreti. In generale tutti sono convinti dell’idea di cambiare lo stato delle cose, e la differenza sta nella capacità di saper promuovere e realizzare quella visione del futuro che si auspica per la comunità. Ogni nostra azione deve concorrere al benessere dell’uomo e alla tutela dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione, anche attraverso strategie basate su tassonomia, rating e certificazione di obiettivi e risultati. Dobbiamo riuscire a progettare e costruire un futuro diverso, migliore di quanto non siamo riusciti a costruire fino ad oggi”. Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT e Vicepresidente del Green Building Council Italia.

L’intero ordine sociale si schiera contro una donna che aspiri a raggiungere la reputazione di un uomo”, lo scriveva Madame de Staël all’inizio del XIX secolo. Non tutto è rimasto come allora, sebbene, a certe latitudini, permangano zone di buio profondo per la parità di genere.

Un diritto, una condizione necessaria per un mondo davvero sostenibile, in cui la vita non sia regolata da norme arbitrarie a sfavore di un sesso e a favore dell’altro e in cui tutti, in qualità di esseri umani, possano vivere una vita dignitosa.

Ne parlano anche gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goals). L’obiettivo 5 recita: “Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze…”. È proprio il Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres a lanciare l’ultimo allarme: “La parità di genere è sempre più lontana. Sulla base del percorso attuale, UN Women stima che mancano 300 anni”.

Dal punto di vista lavorativo, nonostante le donne siano numericamente maggiori rispetto agli uomini, meno del 30% dei laureati italiani è donna, solo il 18% delle posizioni di CEO è occupato da donne e lo stipendio mensile presenta ancora importanti gap a tutti i livelli.

Il 16 Marzo 2022, l’Ente Nazione di Normazione UNI ha pubblicato il documento tecnico UNI/PdR 125:2022 per fornire alle aziende le linee guida per conformarsi ai requisiti posti dal PNRR (missione 5), in materia di pari opportunità e di riduzione del gap di genere. La guida fornisce alle imprese i KPI (Key Performance Indicators) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni. La UNI PdR 125:2022 si rivolge alle aziende di tutte le dimensioni e forme giuridiche, pubbliche o private, purché presentino addetti o dipendenti al loro interno.

L’obiettivo è quello di garantire un ambiente interno alle organizzazioni inclusivo e mai discriminatorio, grazie alla creazione di un sistema di gestione da sottoporre a iter di certificazione da parte di enti accreditati.

La Certificazione sulla Parità di genere è compresa tra i servizi garantiti da ASACERT, che si occupa di accertare le condizioni all’interno delle organizzazioni per il rilascio della nuova Certificazione, ponendosi da sempre dal lato delle imprese che operano nel rispetto dei diritti, tutelando l’inclusione di genere e che si schierano contro le discriminazioni di ogni tipologia.

La UNI PdR 125:2022, infatti, prevede la misurazione, valutazione e rendicontazione dei dati relativi alla parità di genere nelle organizzazioni, inserendosi coerentemente all’interno di un contesto di sensibilità normativa, oltre che di attenzione sociale ed economica.

Ottenere la Certificazione di Parità di genere, per un’organizzazione pubblica o privata, vuol dire aver raggiunto un buon grado di maturità in materia di inclusione, rispetto a temi come: cultura e strategia, governance, processo di HR, opportunità di crescita, equità remunerativa, tutela della genitorialità.

Un passo importante per infrangere quel soffitto di cristallo fatto di barriere sociali, culturali e psicologiche che si frappone, come un ostacolo insormontabile e all’apparenza invisibile, al conseguimento della parità dei diritti e alla concreta possibilità di fare carriera nel campo del lavoro per donne e categorie storicamente soggette a discriminazioni.

 

Suonano come una condanna le parole del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres: “Siamo molto vicini al punto di svolta che renderà la catastrofe irreversibile”.

La Giornata internazionale del risparmio energetico, istituita nel 2018, con l’entrata in vigore del Protocollo di Kyoto, contro il surriscaldamento globale, firmato da 184 Paesi, nasce con lo scopo di sensibilizzare la popolazione mondiale verso le problematiche legate all’ambiente.

Il focus è, risparmiare energia, tutelando il Pianeta, partendo proprio dai singoli gesti quotidiani di ciascun individuo, alle azioni strategiche adottate dal sistema produttivo, dalle organizzazioni di tutto il mondo. Ridurre l’impatto ambientale delle attività svolte da ognuno, porta con sé grandi vantaggi: a partire da un progressivo miglioramento delle condizioni ambientali, fino ad una riduzione dei costi che sono in costante aumento.

«ASACERT è in prima linea nell’impegno verso la sostenibilità e l’adozione di un modello economico circolare, basato sull’utilizzo virtuoso delle risorse. Siamo vicini alle aziende e ai singoli, perché oggi più che mai la certificazione dei propri servizi è diventato un caposaldo di qualunque attività, oltre che obbligatorio in alcuni casi» afferma l’AD di ASACERT Fabrizio Capaccioli.

In questo senso, le normative di riferimento D.lgs del 14 luglio 2020, n. 73, e, in senso più ampio, la direttiva (UE) 2018/2002 sull’efficienza energetica, prevedono un adeguato controllo dei sistemi energetici che possono essere tracciati e certificati da enti esterni accreditati come ASACERT.

L’audit energetico è quindi una procedura di analisi che mira a rilevare i consumi energetici di un edificio o un’impresa, di un impianto industriale o un’attività. Il fine è quello di misurarne l’utilizzo di energia per permettere interventi di efficientamento e di risparmio. La normativa prevede che le grandi imprese e le imprese definite “energivore” siano obbligate ad effettuare l’audit ogni 4 anni.

Sono considerate energivore, tutte quelle imprese che hanno consumi elevati (maggiore o uguale a 1 GWh) di energia elettrica, con una forte incidenza sul proprio fatturato. In Italia sono oltre 3.000 le imprese che ricadono in questa categoria. Possono decidere di realizzare una diagnosi energetica volontaria, anche le piccole e medie imprese.

Al di là degli obblighi normativi, l’effettuazione degli audit energetici rappresenta, infatti, un valido strumento anche per piccole e medie imprese che, ad esempio, possono individuare eventuali sprechi o perdite di energia, capire come migliorare i processi produttivi, ed eventualmente valutare l’approvvigionamento da fonti rinnovabili.

Le forti tensioni sui mercati energetici e la conseguente variabilità dei prezzi delle commodities a seguito del conflitto russo-ucraino, rendono la questione sempre più vicina agli utenti che hanno iniziato ad affrontare un importante rincaro dei costi a partire già dal 2021, quando il prezzo del gas è aumentato a seguito della riduzione dei flussi di forniture dalla Russia.

Ridurre l’impatto ambientale delle attività svolte dalla propria azienda, porta senza dubbio una maggiore fiducia da parte degli stakeholder e dimostra l’impegno profuso per la sostenibilità.

«Stiamo vivendo un cambio di direzione cruciale e non si torna indietro, ognuno deve impegnarsi per avere un impatto ambientale sostenibile in ogni piccola azione quotidiana, proprio a partire da una oculata strategia energetica» afferma Fabrizio Capaccioli, AD ASACERT e Vicepresidente di GBCItalia.

Il principio Do No Significant Harm (DNSH) stabilisce che gli interventi previsti dai PNRR nazionali non arrechino nessun danno significativo all’ambiente: questo principio è fondamentale per accedere ai finanziamenti del RRF. Tale vincolo si traduce in una valutazione di conformità delle misure del PNRR al DNSH, con riferimento al sistema di tassonomia delle attività ecosostenibili (articolo 17 del Regolamento UE 2020/852). Il principio DNSH ha lo scopo di valutare se un investimento possa o meno arrecare un danno ai sei obiettivi ambientali individuati nell’accordo di Parigi (Green Deal europeo) oggetto della Tassonomia green. La parola d’ordine è rendicontare la sostenibilità attraverso i nuovi protocolli a disposizione del mercato.

Le informazioni fornite dalle imprese diverranno necessariamente oggetto di audit di certificazione da parte di enti terze e indipendenti come ASACERT, superando la volontarietà e all’arbitrarietà con cui fino ad oggi le imprese si erano approcciate ai temi oggetto del provvedimento, in favore di una rendicontazione affidabile, trasparente e comparabile. La rendicontazione societaria di conformità ai principi DNSH diventa così uno strumento di monitoraggio per misurare consapevolmente l’impatto sull’ambiente.

La sostenibilità è declinata intorno a 6 obiettivi ambientali.

 

ASACERT, in qualità di ente accreditato è in grado di supportare qualunque organizzazione nell’identificazione degli impatti significativi per l’ambiente secondo gli standard globalmente riconosciuti.

“C’è un gran bisogno di fare, di essere concreti. In linea di principio, tutti sono convinti dell’idea di cambiare lo stato delle cose, ma la differenza sta nella capacità di saper promuovere e realizzare la visione del futuro che si auspica per la comunità. Ogni nostra azione deve concorrere al benessere dell’uomo e alla tutela dell’unico pianeta che abbiamo a disposizione, anche attraverso strategie basate su tassonomia, rating e certificazione di obiettivi e risultati. Dobbiamo riuscire a progettare e costruire un futuro diverso, migliore di quanto non siamo riusciti a costruire fino ad oggi”, afferma Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT e vicepresidente del Green Building Council Italia.

I servizi di certificazione, ispezione svolti da organismi di parte terza accreditati, forniscono valore aggiunto alle imprese, incrementando il vantaggio competitivo e garantendo un più facile accesso ai finanziamenti per il PNRR. Le certificazioni accreditate si pongono l’obiettivo di spendere presto e bene le risorse del PNRR diventando così strumenti in grado di mobilitare le risorse necessarie, rendendo operativi gli investimenti e controllando la conformità degli interventi.

 

 

 

 

Milano, 26 gennaio 2023.

“Abbiamo sentito la necessità di offrire qualche strumento in più ai professionisti del settore che si trovano ad affrontare le tante novità inserite nel nuovo decreto senza una bussola efficace che possa orientarli”. Lo afferma Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT e organizzatore del convegno organizzato a Milano da ANRA, UEA e ASACERT dal titolo “Decreto 154/22, nuova polizza di assicurazione per il mondo immobiliare. Il Ruolo Del Controllo Tecnico”.

“Siamo soddisfatti anche se la giornata odierna, piena di spunti e di contributi di prestigio, non può da sola colmare dei vuoti. Servono maggiori e più dettagliate informazioni per i professionisti del settore assicurativo, oltre che un sistema che li aiuti ad affrontare opportunità e problemi legati alla polizza immobiliare, che arriva dopo molti anni e colma finalmente un vuoto”, aggiunge Capaccioli.

Fonte: AskaNEWS