Un passo avanti verso la sostenibilità certificata della filiera edile. ASACERT annuncia l’accreditamento presso il Concrete Sustainaility Council (CSC), diventando Ente di Certificazione accreditato per l’Italia.

ASACERT è un Organismo di Certificazione e Ispezione specializzato nel settore delle costruzioni, con più di 20 anni di presenza sul mercato e specifiche competenze settoriali, sottoposte a continui e costanti aggiornamenti in relazione alle nuove metodologie e tecniche di auditing, all’evoluzione della normativa di settore e all’introduzione di nuovi schemi di certificazione, con l’obiettivo di garantire valutazioni tecniche sempre affidabili e aggiornate.

Il Concrete Sustainability Council (CSC), è un sistema globale di certificazione per il calcestruzzo proveniente da fonti responsabili, progettato per aiutare le aziende ad ottenere informazioni sul livello a cui le aziende di calcestruzzo, cemento e aggregati operano dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. La certificazione include l’intera catena di fornitura del calcestruzzo: produttori di cemento, fornitori di aggregati e produttori di calcestruzzo. L’obiettivo del CSC è dimostrare come gli operatori stiano minimizzando gli impatti attraverso un approvvigionamento responsabile, essere riconosciuti dai principali sistemi internazionali per la valutazione della sostenibilità degli edifici (BREEAM, DGNB, LEED) e valutati finanziariamente nelle politiche pubbliche di appalti verdi.

Il calcestruzzo resta il materiale da costruzione più utilizzato al mondo ed è senza dubbio il più durevole, basti pensare al Pantheon o al Colosseo, esempi senza tempo della sua solidità. Creando un sistema di certificazione, il CSC promuove e diffonde consapevolezza sul calcestruzzo come materiale da costruzione sostenibile, per un futuro sicuro, duraturo e resiliente.

ASACERT, come Organismo di Certificazione accreditato, entra a far parte di una community di partner dell’industria del calcestruzzo europei, statunitensi, sudamericani e asiatici e avrà l’opportunità dialogare sui temi della sostenibilità con clienti e Comitato Tecnico, partecipare alle Tavole Rotonde degli Organismi di Certificazione e all’Assemblea Generale di CSC, sviluppando un’influenza mondiale nel settore.

Vogliamo essere un valore aggiunto per le aziende. In questo senso la sostenibilità, uno dei capisaldi dell’attività di ASACERT, è ancora una volta la nostra missione ispiratrice. Essere un Organismo di Certificazione per il CSC è un ulteriore passo verso l’affermarsi dei tre pilastri della sostenibilità  – Environmental, Social, Governance – in linea con i principi di sviluppo sostenibile riconosciuti dalla comunità internazionale. Siamo convinti che l’edilizia debba fare la sua parte per garantire un futuro di benessere per le persone e per il pianeta”. Il commento di Fabrizio Capaccioli AD di ASACERT. “Nuove azioni a tutela dell’ambiente, secondo criteri e rating oggettivi e comuni, affidati al vaglio di enti terzi. Questo segnerà il passo, farà la differenza tra ciò che è stato fino a ieri e ciò che dovrà necessariamente essere da oggi in poi. L’adesione al Concrete Sustainability Council rappresenta un riconoscimento per ASACERT da parte di una delle organizzazioni più influenti ed accreditate su questi temi, oltre che un ampliamento dei servizi che siamo in grado di offrire al mercato italiano”, conclude Capaccioli.

L’impatto dell’edilizia sostenibile certificata in Italia. Presentazione del primo Impact Report a cura di GBC Italia.

Domani 13 giugno verrà presentato a Roma presso il Nazionale Spazio Eventi, in Via Palermo, 10 il “Primo Impact Report dell’edilizia sostenibile certificata in Italia”, in grado di valutare la misura dell’impatto generato dalle costruzioni sostenibili e delineare gli scenari futuri al 2030, come beneficio per l’ambiente e benessere per le persone. ASACERT, socio del Green Building Italia e Organismo di Verifica Accreditato (OVA) da 14 anni, è main partner dell’Impact Report.  Un’opportunità per condividere le migliori pratiche, esperienze e iniziative di successo nell’ambito della sostenibilità al fine di promuovere un futuro più sostenibile, proprio a partire dalla filiera edile ed immobiliare. L’Impact Report curato da GBC Italia, in partnership con USGBC (United States Green Building Council) GBCI e Arc Skoru, in collaborazione con The European House – Ambrosetti, è stato sviluppato attraverso una puntuale analisi di circa 19 milioni di mq di edifici registrati e certificati in Italia dal 2008, con i protocolli della famiglia LEED-GBC per evidenziare il loro minor impatto su: Ecosistemi, Energia e Emissioni, Acqua, Materiali e Economia Circolare, Comfort e Salubrità. Un’analisi sviluppata per valutare la riduzione degli impatti attuali e futuri, con un orizzonte al 2030, conseguenti all’adozione di protocolli energetico – ambientali rating system nazionali e internazionali. Analisi che viene supportata dalla presentazione dei dati di oltre 570 edifici certificati in Italia per oltre 10 milioni di mq, 100 edifici analizzati in merito agli strumenti di misurazione della prestazione delle diverse aree tematiche e oltre 15 casi studio che mostrano le eccellenze di prestazione rispetto alle diverse aree tematiche.

Come main partner dell’Impact Report, celebriamo i risultati che l’intera community di GBC Italia è riuscita a raggiungere, grazie alla diffusione all’applicazione dei protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED-GBC, per promuovere la sostenibilità ambientale e la salubrità degli ambienti di vita, in cui i cittadini possono trovare una dimensione più umana e prospera”, ha dichiarato l’Amministratore Delegato di ASACERT e Vicepresidente di GBC Italia, che continua: “La nostra partecipazione all’evento di presentazione, sottolinea il nostro impegno continuo nell’affrontare le sfide ambientali e sociali e nel promuovere una cultura di sostenibilità diffusa“.

L’iniziativa si pone in continuità con gli ambiziosi obiettivi di contrasto al cambiamento climatico contenuti nell’Accordo di Parigi. Aprirà i lavori e modererà Andrea Pancani, Vicedirettore LA7. Interverranno: Marco Mari, Presidente GBC Italia, Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola Frassinetti, Sottosegretario al Ministero dell’Istruzione e del Merito, Massimo Garavaglia, Presidente 6a Commissione permanente Finanze e Tesoro, Federico Mollicone, Presidente 7a Commissione Cultura, Scienza, Istruzione, Francesco Bedeschi, Curatore GBC Impact Report, Consigliere Esecutivo GBC Italia, Kay Killmann, Managing Director GBCI Europe, Iris Visentin, Coordinatrice Comitato Tecnico Impact Report, Consigliere Esecutivo GBC Italia, Emiliano Briante, Associate Partner e Responsabile team Business&Policy Impact – The European House – Ambrosetti, Fabrizio Capaccioli, Vicepresidente GBC Italia, Elena Lorenzini, Vicecapo di Gabinetto Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Magistrato Corte dei Conti, Nicola Irto, Membro 8a Commissione permanente Ambiente, Transizione Ecologica, Silvia Grandi, Direzione Generale Economia Circolare MASE, Andrea Ferrante, Dirigente Generale Consiglio Superiore dei LL.PP., Francesco Tufarelli, Segretario Generale del CNEL, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde, già Ministro Politiche Agricole, Forestali e dell’Ambiente, Angelica Krystle Donati, Presidente ANCE Giovani e Andrea Dari, Editore Ingenio.

 

PARTECIPA ALL’EVENTO

 

 

 

In occasione della Giornata mondiale dell’Accreditamento, che si celebra oggi, 9 giugno 2023, è fondamentale riconoscere il ruolo chiave che l’accreditamento svolge nello sviluppo industriale, nella competitività commerciale sui mercati globali e nella tutela dell’ambiente.

Gli organismi accreditati vengono valutati da enti preposti, come Accredia – Ente Unico nazionale di accreditamento – che opera senza scopo di lucro, sotto la vigilanza del Ministero delle Imprese e del Made in Italy per attestarne la competenza e l’imparzialità. Gli organismi sono valutati secondo standard internazionali condivisi con altre organizzazioni che compongono l’infrastruttura mondiale per la qualità e la sicurezza, come l’International Accreditation Forum (IAF) e l’International Laboratory Accreditation Cooperation (ILAC).

Attraverso i servizi accreditati di valutazione della conformità, vengono coperti una vasta gamma di aspetti, tra cui la valutazione del ciclo di vita del prodotto basata su criteri oggettivi e riconosciuti a livello internazionale, l’ispezione e la certificazione dei prodotti e dei processi, nonché la certificazione e l’ispezione delle tecnologie e dei servizi rispettosi dell’ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini. L’accreditamento, insieme alla metrologia, la standardizzazione, la valutazione della conformità e la sorveglianza del mercato, fornisce le basi tecniche essenziali per il funzionamento delle società sviluppate e in via di sviluppo. Ecco perché gli enti accreditati svolgono un ruolo ormai essenziale nell’assicurare il rispetto dei requisiti tecnici e normativi durante l’esecuzione di progetti e lavori. I controlli tecnici in corso d’opera permettono di verificare la conformità agli standard di sicurezza e di qualità durante tutte le fasi del processo. Ciò garantisce che le infrastrutture e le costruzioni siano realizzate nel rispetto delle norme, riducendo i rischi per i lavoratori e gli utenti finali. Grazie a questi controlli, si promuove un ambiente più sicuro e si salvaguarda la vita e la salute delle persone coinvolte.

Questo fa sicuramente parte di un risk management ambientale che permette di prevenire calamità naturali, oggi minaccia sempre più presente in un mondo in continua evoluzione. Attraverso l’analisi dettagliata degli impatti ambientali dei progetti e delle attività, queste certificazioni permettono di adottare misure preventive, mitigando i rischi, favorendo la riduzione di eventi catastrofici e preservando la sicurezza delle comunità. Le PMI oggi hanno l’obbligo di rendicontare le loro azioni nei confronti dell’ambiente e del capitale umano, sia esso dipendente o stakeholder. Una responsabilità sociale di impresa necessaria per allinearsi agli standard Europei, ma anche per garantire una esecuzione delle opere in conformità ai criteri stabiliti. L’accreditamento e la certificazione rappresentano la garanzia a sicurezza dei cittadini e a tutela dell’ambiente: ispezioni, controlli tecnici in corso d’opera, nonché la validazione dei progetti, sono ormai imprescindibili per garantire un futuro sostenibile, in cui la crescita e lo sviluppo sono in linea con la salvaguardia delle risorse naturali e la qualità della vita delle persone.

ASACERT quale ente di accreditamento di terza parte, indipendente, si occupa di supportare le aziende, di qualunque settore e dimensione, nella realizzazione di tutte quelle attività di controllo, verifica e stima che richiedono una elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia. Oggi ASACERT vuole condividere i valori delle proprie azioni in tema di sicurezza, qualità e sviluppo sostenibile, nella la Giornata mondiale dell’Accreditamento: un’opportunità per riconoscere e valorizzare l’importanza degli organismi accreditati che promuovono processi di miglioramento continuo, a garanzia del benessere del Pianeta e una migliore qualità di vita delle persone.

 

Oggi, 5 Giugno 2023 è la Giornata Mondiale dell’Ambiente, promossa dal programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), per sensibilizzare sui temi della tutela della terra.

Nel mondo, ogni minuto vengono acquistate un milione di bottiglie di plastica, mentre ogni anno vengono utilizzati fino a 5.000 miliardi di sacchetti di plastica. Le plastiche, stanno diventando parte della documentazione fossile della Terra e hanno persino dato il nome a un nuovo habitat microbico marino chiamato “plastisfera”. Pare evidente, dunque, che il tema della Giornata Mondiale dell’Ambiente, scelto per quest’anno, dovesse essere appunto il riciclo e l’utilizzo delle plastiche, una scelta obbligata dall’urgenza dei fatti.

L’Italia sta facendo tanto in tema di scelte in favore della transizione, basti ricordare che l’8 Febbraio 2022, con le modifiche approvate agli articoli 9 e 41, per la prima volta dal 1948, viene apportata una modifica ai c.d. “Principi Fondamentali” dell’ordinamento costituzionale italiano. I temi della tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, rientrano tra i princìpi fondamentali della Carta costituzionale italiana.

Anche dal punto di vista dei cittadini, si riscontra una certa maturità rispetto ai temi di salvaguardia degli ecosistemi, anche in riferimento alle inevitabili conseguenze sulla salute pubblica. Un recente studio a cui hanno partecipato 1249 consumatori italiani, mostra che le aziende devono essere più trasparenti nelle informazioni sulla sostenibilità dei materiali che utilizzano; dovrebbero aumentare la conoscenza e la promozione delle loro iniziative di sostenibilità ed essere consapevoli che gli utenti sono disposti a pagare di più per prodotti e servizi sostenibili, a condizione che ne conoscano i benefici e a partecipare a comunità che promuovono l’economia circolare. Per il 70% dei consumatori europei la reputazione di sostenibilità del marchio è una variabile importante per le proprie scelte d’acquisto ed il 39% degli europei è disposto a pagare di più i prodotti, purché siano ecologici, etici, biologici: sostenibili. Una tendenza che si inquadra nel più ampio sistema di indirizzo dei fondi pubblici nei confronti della attività economiche. Un sistema di tassonomia alla base dei 6 princìpi “Do No Significant Harm” (DNSH). Le informazioni fornite dalle imprese diverranno necessariamente oggetto di audit di certificazione da parte di enti terze e indipendenti, come ASACERT, superando la volontarietà e all’arbitrarietà con cui fino ad oggi le imprese si sono approcciate ai temi oggetto del provvedimento, in favore di una rendicontazione affidabile, trasparente e comparabile. La rendicontazione societaria di conformità ai principi DNSH diventa così uno strumento di monitoraggio per misurare consapevolmente l’impatto sull’ambiente.

Ambiente non è solo quello che ci circonda fatto di scenari naturali. La declinazione di ambiente costruito, fatto di luoghi di vita, dell’abitare, di lavoro, è quello in cui trascorriamo in media il 90% del nostro tempo (o quasi 22 ore al giorno). Nel corso degli anni ASACERT ha sviluppato un’ampia offerta di servizi in tema di sostenibilità, anche nel mondo edile ed immobiliare. Tali filiere sono responsabili del 40% di emissioni di CO2 e, dunque, molto si può fare affinché si riduca l’impatto delle loro attività sul Pianeta, aumentando, al contempo, il benessere nella vita delle persone. ASACERT è Organismo di Verifica Accreditato per il Green Building Council Italia, relativamente ai protocolli energetico-ambientali della famiglia LEED® e tra gli schemi proprietari di GBC Italia, anche per il Protocollo completamente Made in Italy, GBC Historic Building.

Tra le iniziative ideate da ASACERT, il format di eventi Milano Sostenibile, un vero e proprio think tank dell’innovazione, dedicato ai tre pilastri della Sostenibilità (Environmental, Social e Governance). Ospiti di primo piano del mondo della cultura, dell’economia, decisori pubblici e uomini d’azienda, riuniti di volta in volta, con l’obiettivo di affrontare il tema della rigenerazione urbana, della sostenibilità in edilizia e sociale per combattere il disagio sociale in tutte le sue forme, in un network dove la tematica green è la forza motrice del cambiamento.

Molto possiamo fare per il Pianeta e, sebbene l’Italia si attesta tra le nazioni che più fanno in tema di Sostenibilità ambientale, le urgenze dei cambiamenti climatici e della salute pubblica, impongono un deciso cambio di passo anche da parte delle altre nazioni. Che ognuno faccia la sua parte, il Pianeta non attende.

 

ROAD TO ESG_  strategie e politiche per un futuro sostenibile” – Agire, per rendere i princìpi di sostenibilità efficaci in tutti gli ambiti di vita è stato il focus dell’evento che si è tenuto a Vercelli lo scorso 31 maggio, al Salone Dugentesco. L’evento è stato voluto ed organizzato da ASACERT, in collaborazione con Ascom Vercelli, Biver Banca e COMTUR, con il patrocinio del Comune di Vercelli, della Provincia di Vercelli e del Green Building Council Italia. La complessità e l’urgenza dei temi trattati, sono stati inseriti in un contesto di consapevolezza del territorio, di salvaguardia dell’ecosistema, in linea con gli obiettivi globali di tutela del Pianeta, di sensibilizzazione del tessuto economico e sociale della città e dell’intera provincia.

Un evento in cui ASACERT ha potuto esprimere a pieno la sua vocazione nei confronti di temi che quotidianamente accompagnano le nostre attività di risk management della sostenibilità. Sappiamo che dal 2008 il sistema bancario ha deciso di incrementare dei nuovi sistemi utili che sono a garanzia degli utenti, per i cittadini e per le imprese stesse” – il commento di Fabrizio Capaccioli AD di ASACERT e Vicepresidente del Green Building Council Italia – “Il tema ESG è un tema di assoluta attualità, un tema di cui le imprese purtroppo ancora sanno poco, un tema su cui bisogna lavorare per trasferire conoscenze e competenze, proprio per eludere il fenomeno di greenwashing. Anche il tema del sociale è ancora poco trattato, dove le fonti rinnovabili, per esempio, impattano positivamente sulle comunità locali e sui cittadini e il focus per noi è riuscire a diffonderlo nelle città italiane in modo estremamente positivo”.

Occorre trovare il compromesso giusto per implementare l’applicazione delle metriche ESG (Ambiente, Social e Governance) all’interno delle organizzazioni in generale. Dal 2008 il sistema bancario ha adottato nuovi sistemi utili a garanzia dei cittadini e delle imprese stesse. Ma ora il tema ESG è di assoluta attualità, un tema di cui le imprese ancora poco sanno. Occorre trasferire competenze e conoscenze per evitare il fenomeno di greenwashing” conclude Fabrizio Capaccioli.

 

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“Ce la certifichiamo da soli”, le gravi parole del Manager di Autostrade sul Ponte Morandi non lasciano spazio a fraintendimenti. Nella sciagura del 14 agosto 2018, quando crollò l’intero sistema bilanciato della pila 9 del ponte, persero la vita 43 persone. “Un’affermazione quella del Manager Gianni Mion, che lascia senza parole, per il duplice affronto alle vittime, alle loro famiglie e per l’evidente lesa credibilità del nostro Paese” – il commento di Fabrizio Capaccioli AD di Asacert e Vicepresidente di Green Building Council Italia. “Una circostanza che, ancora una volta, chiarisce quanto sia importante ricorrere a società accreditate e indipendenti per le ispezioni, sia nella fase di progettazione che in quella di costruzione di infrastrutture strategiche, che hanno un impatto potenziale su vite umane, oltre che sui fondi pubblici. Una sciagura evitabile, fa rabbia pensarlo, – prosegue Capaccioli – specie se deliberatamente si sceglie una letale scorciatoia. Risparmiare sulla sicurezza e sui controlli, con il nuovo Codice degli Appalti pubblici non è più consentito, si mette finalmente un argine a sciagure evitabili”.

Nel nostro Paese sono circa 1 milione e mezzo i ponti e solo 60 mila sono monitorati. Tra questi, circa 1.900 presentano altissimi rischi strutturali. Ma non basta: oltre 18mila viadotti presentano criticità e necessitano di interventi di manutenzione. Un tema particolarmente scottante a causa dei risvolti sulla sicurezza dei cittadini in viaggio sulle strade del nostro Paese. “Ho recepito con soddisfazione le novità introdotte dal nuovo Codice degli Appalti Pubblici sotto il profilo dei controlli, di cui Asacert è leader nel mercato” – afferma il manager – “La Pubblica Amministrazione potrà dotarsi del supporto degli Enti di Ispezione accreditati ISO/IEC 17020. In un sol colpo si mettono a segno tre obiettivi: semplificazione, velocità e trasparenza. Tutti princìpi di buon senso, che vanno a rafforzare un settore pesa per il 22% sul PIL, attivando una filiera riconducibile a quasi il 90% dei settori economici. Non da ultimo, si persegue un approccio etico, a tutela delle persone, affinché non accadano vicende tragiche, come quella del Ponte Morandi”.

Proprio per la ricostruzione del Viadotto, ASACERT ha eseguito le attività ispettive di Controllo Tecnico in corso d’opera, verificando la conformità delle opere realizzate al progetto e la qualità delle opere stesse, compresa l’assistenza durante le fasi di collaudo. Un passo in più verso la sicurezza.

 

ASACERT PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA BIODIVERSITÁ

 

Oggi, 22 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità, istituita dall’Organizzazione delle Nazioni Unite nel 2000, con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della biodiversità e delle specie che popolano il nostro pianeta. La data del 22 maggio coincide, volutamente, con l’anniversario della firma della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), un trattato internazionale firmato nel 1992 durante il Summit della Terra di Rio de Janeiro.

Del concetto di biodiversità si occupa anche il Recovery and Resilience Facility (RRF) dell’Unione europea. L’accesso ai fondi dei PNRR nazionali è vincolato alla conformità delle attività finanziate ai sei princìpi del “Do No Significant Harm” (DNSH). Questi, a loro volta, si allineano alla Tassonomia UE, per una classificazione uniforme delle attività sostenibili.

La parola d’ordine è rendicontare la sostenibilità, affinché ciò che si enuncia in principio possa trasformarsi in azioni concrete. ASACERT dà il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi sostenibili, anche divulgando e certificando l’impegno delle organizzazioni per l’attuazione dei sei princìpi DNSH:

  1. Mitigazione dei cambiamenti climatici: un’attività economica non deve portare a significative emissioni di gas serra (GHG).
  2. Adattamento ai cambiamenti climatici: un’attività economica non deve determinare un maggiore impatto negativo al clima attuale e futuro, sull’attività stessa o sulle persone, sulla natura o sui beni.
  3. Uso sostenibile e protezione delle risorse idriche e marine: Un’attività economica non deve essere dannosa per il buono stato dei corpi idrici (superficiali, sotterranei o marini) e determinare il deterioramento qualitativo o la riduzione del potenziale ecologico.
  4. Transizione verso l’economia circolare, con riferimento anche a riduzione e riciclo rifiuti: Un’attività economica non deve portare a significative inefficienze nell’utilizzo di materiali recuperati o riciclati, ad incrementi nell’uso diretto o indiretto di risorse naturali, all’incremento significativo di rifiuti, al loro incenerimento o smaltimento, causando danni ambientali significativi a lungo termine.
  5. Prevenzione e riduzione dell’inquinamento di acqua, aria e suolo: un’attività economica non deve determinare un aumento delle emissioni di inquinanti nell’aria, nell’acqua o nel suolo.
  6. Protezione e ripristino della biodiversità e della protezione degli ecosistemi: Un’attività economica non deve essere dannosa per le buone condizioni e resilienza degli ecosistemi o per lo stato di conservazione degli habitat e delle specie, comprese quelle di interesse per l’Unione.

 

Adottare la Certificazione DNSH contribuisce ad un’azione consapevole e mirata verso la conformità dei processi aziendali con le normative vigenti e relative al sistema di tassonomia contenuto nei regolamenti UE; si traduce in azioni a impatto minimo sull’ambiente e, dunque, rispettose della biodiversità e, non da ultimo, consente alle organizzazioni di accedere ai fondi del PNRR.

Preservare l’armonia della vita sulla Terra non solo è possibile, è inderogabile. I cambiamenti climatici si traducono in sciagure con perdite di vite umane e che distruggono flora e fauna irrimediabilmente, alterandone l’equilibrio. Una crescita economica rispettosa dell’ambiente è l’obiettivo da perseguire. Celebriamo, dunque, la Giornata Mondiale della Biodiversità, preservando quotidianamente le varietà del creato, per un futuro sostenibile e nel pieno rispetto dell’unico Pianeta che abbiamo a disposizione.

 

 

 

 

 

 

 

Milano, 18 maggio (askanews)

È stata presentata la bozza del primo “ddl Made in Italy” dall’omonimo Ministero promotore che sarà discusso in Consiglio dei ministri la prossima settimana.

“Con questa nuova certificazione – ha detto Fabrizio Capaccioli, Managing Director di Asacert – finalmente si andrà verso una nuova regolamentazione fortemente voluta da Asacert; un nuovo modo di tutelare il nostro Paese. Una tutela che, per quanto riguarda Asacert, è concreta già dal 2019. Lavoriamo per diffondere cultura, benessere e dieta mediterranea, che sono, non solo patrimonio dell’umanità, ma anche patrimonio sociale, culturale e industriale del nostro Paese.”

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ASACERT ha eseguito la stima per la “Fondazione Musei Civici di Venezia”, di oltre 500 opere, per determinarne il Valore di Mercato a fini assicurativi.

L’operazione di stima si è estesa lungo un arco temporale di tre mesi (Luglio a Settembre 2022) ed è stata svolta dai tecnici specializzati ASACERT, che hanno esaminato e fotografato ogni opera. Successivamente al completamento dei sopralluoghi, hanno previsto la verifica dei vari dipinti/oggetti d’arte per assegnare a ciascuno un congruo valore di mercato. Tra le opere oggetto della stima e con un mercato di indubbia portata, spiccano, tra le altre, quelle di artisti come Tintoretto, Canova, Klee. Inoltre, una serie di altre opere “minori”, assumono un apprezzamento di valore sia per la loro stessa collocazione all’interno del MUVE, sia per la consistenza come per le collezioni presenti al Museo Correr.

È stato, infine, redatto un fascicolo analitico, in cui sono stati riportati e rappresentati i risultati del lavoro con descrizione, valore e immagine dell’opera presa in esame. Le linee guida che hanno ispirato la raccolta di opere d’arte del MUVE, composta da un patrimonio artistico di rilevante valore commerciale, si sono basate su di un approccio principalmente comparativo.

Le stime hanno interessato opere ubicate nelle sedi di:

 

I Musei Civici Veneziani riuniscono, dunque, i principali musei Lagunari e si propongono come monumento globale dell’identità veneziana con le sue 11 sedi, 5 biblioteche, 200.000 opere d’arte e più di 200.000 libri. Oltre 2 milioni sono i visitatori che ne apprezzano le opere ospitate e che fanno del MUVE uno dei maggiori musei italiani.

 

Roma, 2 maggio 2023

(askanews) ASACERT e Coldiretti rinnovano l’accordo che, nel 2019, diede vita alla collaborazione tra le due parti sulla base delle attività legate ad ITA0039 100% Italian Taste Certification, il Protocollo di Certificazione dei ristoranti italiani nel mondo.

Al Villaggio Coldiretti di Bari, Fabrizio Capaccioli, AD di ASACERT ed Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti, hanno ribadito e rafforzato l’impegno per ampliare le attività di tutela e di promozione delle produzioni agroalimentari italiane, attraverso la rete dei ristoranti italiani all’estero, contro il fenomeno dell’Italian Sounding che, nel suo complesso, costa al nostro Paese, più di 120 miliardi l’anno.

“L’obiettivo è quello di valorizzare il prodotto agroalimentare italiano, che ha un impatto diretto sull’economia Italiana e anche sul benessere delle persone. Ripartire dal Villaggio Coldiretti significa ripartire con una grande visione rispetto alla valorizzazione dei nostri prodotti” afferma Fabrizio Capaccioli.

 

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