Se farmacologicamente ci vorranno anni per mettere a punto un efficace Bellerofonte in grado di sconfiggere la mostruosa e temuta Chimera dei nostri giorni, un antidoto a disposizione delle organizzazioni esiste già. Si chiama Sistema di Gestione della Continuità Operativa, in inglese Business Continuity Management System (BCMS), definito nella norma internazionale ISO 22301, ed è l’anti-corona virus per le aziende. Si tratta di uno strumento che garantisce alle organizzazioni, di qualsiasi dimensione, la continuità dei processi aziendali, anche in caso di gravi condizioni.

La capacità di un’organizzazione di continuare a operare durante un’interruzione non è mai stata così importante come in queste ultime settimane. La norma costituisce, infatti, lo standard internazionale relativo alla continuità operativa del business di un’organizzazione. È il processo che aiuta le aziende a pianificare l’imprevisto e a gestire al meglio i rischi, che risponde a una strategia, a una programmazione e a una minimizzazione del rischio ben precise. Vuol dire vivere con maggiore serenità nel caso di eventi esogeni, anche per le piccole e medie imprese e non solo per i grandi players.

Comprendere l’importanza di un Sistema di Gestione della Continuità Operativa è fondamentale, perché sempre più aziende si rendono conto di quanto sia difficile gestire la complessità di una catena produttiva, indipendentemente dalla sua complessità ed estensione. La norma richiede di lavorare su obiettivi ampi, per questo motivo può essere applicata da tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla loro dimensione o dal fatto che operino su mercati locali, nazionali e globali o che siano pubbliche o private.

Lo standard ISO 22301 “Sicurezza e resilienza – Sistemi di gestione per la continuità operativa – Requisiti” mette a disposizione un insieme di prassi volte a prepararsi, reagire e riprendersi da eventi non prevedibili o accidentali, al mantenimento della continuità operativa sotto avverse condizioni, minimizzando l’impatto di potenziali incidenti su clienti, stakeholder e sull’intero ecosistema aziendale.

L’intento a cui tendere è minimizzare l’impatto dell’evento infausto su prodotti e servizi, assicurando che possano essere consegnati o erogati con tempistiche e qualità invariate. In altre parole, garantire la continuità dei processi aziendali anche in caso di interruzioni, failure di sistema, perdita di risorse umane e strumentali, a cui si deve dar seguito nell’immediato per un ripristino delle attività e dei processi alla base del business dell’organizzazione.

A causa di una carente pianificazione e di insufficienti risorse destinate ad affrontare tali eventi, le aziende possono trovarsi a sostenere un aumento dei costi nel caso questi eventi si verificassero causando, tra l’altro, una perdita di fiducia degli stakeholder nei confronti dell’azienda stessa. Prevenire le interruzioni e avere in atto un buon piano per fronteggiare l’emergenza, risulta quindi essenziale. Basandosi sulla messa in atto di varie best practice, lo standard ISO 22301 aiuta a comprendere, sviluppare e implementare un BCMS strutturato, con cui ridurre al minimo i rischi e la possibilità di interruzione del lavoro. La certificazione è un attestato di qualità, anche verso l’esterno, perché dimostra la capacità dell’organizzazione di rispondere rapidamente a blocchi operativi, continuando a fornire il servizio richiesto durante episodi accidentali.

La certificazione secondo la norma ISO 22301 punta, infatti, a fornire un approccio sistemico per la predisposizione di un piano di prevenzione e di emergenza come in caso di catastrofi naturali, turbolenze dei mercati, atti terroristici, interruzioni fisiche dello stato di sicurezza, guasti alle infrastrutture, frodi o azioni di pirateria informatica.

ASACERT, con l’expertise tecnica che contraddistingue da anni la sua attività al fianco delle aziende di tutte le dimensioni, accompagna le organizzazioni alla soluzione più sicura, soprattutto in momenti di grande incertezza come quelli che le aziende stanno vivendo in queste settimane, per ritrovare lo slancio di fare impresa, uscire dal tunnel dell’incertezza, lavorare per crescere con rinnovata fiducia, consapevoli che l’antidoto al coronavirus per le aziende c’è già: BUSINESS CONTINUITY MANAGEMENT – ISO 22301.

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    La Cassazione ha stabilito che un vizio nella costruzione è grave non soltanto se compromette la stabilità dell’edificio, ma anche se causa problemi di abitabilità. ASACERT conduce attività di Controllo Tecnico, al fine di prevenire la presenza di difetti nelle costruzioni.

    I difetti in edilizia sono carenze costruttive dell’opera che ne pregiudicano in modo grave il normale godimento o l’abitabilità: ad esempio la realizzazione con materiali non idonei o non a regola d’arte, anche se incidenti su elementi secondari.

    Secondo l’articolo 1495 del Codice civile, i difetti devono essere denunciati entro otto giorni dalla loro scoperta, e c’è fino ad un anno di tempo perché l’acquirente dell’immobile possa chiedere un risarcimento al costruttore.

    D’altro canto, secondo l’articolo 1669, il costruttore è responsabile per 10 anni per eventuali vizi gravi delle opere realizzate, motivo per cui si dota di una polizza decennale postuma, rilasciata al termine dell’attività di Controllo Tecnico.

    A fare notizia in questi giorni è il caso di un gruppo di acquirenti che, a oltre un anno dalla consegna, aveva chiesto un risarcimento di 50.000 € per la mancata realizzazione, da parte del costruttore, del cappotto di isolamento termico in diverse parti comuni e appartamenti dell’immobile acquistato.

    Inizialmente, essendo trascorso oltre un anno, il Tribunale di Bari aveva respinto la richiesta. Successivamente, la Corte d’Appello aveva ribaltato la situazione, condannando il costruttore al pagamento di 38mila euro per il risanamento dei vizi dell’opera. Il caso era poi arrivato in Cassazione perché il costruttore aveva fatto ricorso, obiettando che i giudici avevano erroneamente qualificato il difetto di isolamento delle strutture come grave vizio dell’opera.

    La Corte di Cassazione, dopo aver rilevato che il difetto di isolamento determinava una riduzione della resistenza climatica delle pareti del 50%, con l’ordinanza 22093/2019 ha spiegato che un vizio è grave non soltanto se mette a rischio la stabilità dell’edificio, ma anche se provoca effetti che ne compromettono l’utilità.

    Si conferma ancora una volta l’importanza delle attività tecniche di Controllo Tecnico, in corso d’opera o su opere finite. L’obiettivo del controllo tecnico, infatti, è quello di ridurre i rischi legati alla mancata conformità, alla fornitura dei materiali e alla modalità di esecuzione dell’opera, garantendo la qualità della costruzione.

    ASACERT, Organismo d’Ispezione accreditato di Tipo A, vanta un’esperienza pluriennale nel campo ispettivo ed è in grado di garantire il Controllo Tecnico di tutte le fasi di costruzione di un’opera, anche ai fini del rilascio della polizza decennale postuma, grazie ad un’elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia.

    ASACERT amplia i servizi a disposizione delle imprese con l’offerta formativa dedicata alle soft skills, per essere al passo con i tempi e rappresentare un partner sempre più strategico e cruciale per lo sviluppo e la crescita dei propri clienti.

    Il tema ormai è mainstream anche in Italia: le soft skills, intese come le caratteristiche relative alla personalità, ai driver motivazionali e alle abilità relazionali sono presenti in ogni individuo, ma bilanciate in maniera diversa da persona a persona. Si tratta di un set di abilità per lo più modificabili e potenziabili rendendole oggetto di upgrade (una volta quantificate e valutate da uno specialista).

    L’argomento soft skill si sta sviluppando velocemente non solo nel settore delle risorse umane, poiché emergono ogni qualvolta ci si distacca da mansioni puramente operative e tecniche.

    È importante, infatti, che nelle aziende tutte, vi sia una strutturazione trasversale per poter riconoscere e quindi mappare le soft skills nei singoli individui, che in tal modo diventano risorse, con l’affidabilità di sempre, ma con applicazioni e potenzialità rinnovate.

    ASACERT amplia i servizi a disposizione delle imprese, arricchendole con l’offerta formativa dedicata alle soft skills, per essere al passo con i tempi e rappresentare un partner sempre più strategico e cruciale per lo sviluppo e la crescita dei propri clienti.

    La centralità dell’individuo in tutte le organizzazioni, rappresenta un valore inestimabile”. Così l’Amministratore Delegato di ASACERT Fabrizio Capaccioli – e prosegue – “In ASACERT, siamo da sempre convinti che il vero capitale su cui ogni azienda deve investire è quello umano, indipendentemente da dimensioni e fatturato. Puntare alla crescita delle risorse nell’organizzazione è un investimento sul futuro stesso dell’azienda”.

    La consapevolezza da cui non si può prescindere è, pertanto, che ciascuno deve potenziare le proprie capacità di flessibilità e adattabilità a scenari sempre diversi, governando lo stress che ne può derivare e abbracciando il cambiamento come un’ opportunità. Spesso questo approccio rappresenta una conditio sine qua non per continuare a far parte di una organizzazione, a tutti i livelli: dipendenti a tempo indeterminato, temporary, fractional. I manager levigati, come blocchi di marmo e omologati nelle loro performance, stanno lasciano finalmente spazio a figure dai tratti più umani, persone dotate di caratteristiche uniche, che sono desiderose di fare proprie, con approccio creativo, leve motivazionali e umane (oltre che professionali) tutte da potenziare e valorizzare.

    A fianco alle conoscenze tecniche e accademiche (hard skills), che un professionista deve avere per poter svolgere il proprio lavoro in maniera corretta ed appropriata, le soft skills sono quelle competenze che riguardano soprattutto la parte umana e profonda di un individuo e sono tra le competenze più richieste per avere successo nel mondo del lavoro. Parliamo di: comunicazione efficace, tecniche di negoziazione, comunicazione non verbale, capacità di leadership e di lavorare all’interno di un team, capacità di ascoltare e di dare feedback efficaci agli interlocutori, adattabilità ai contesti e alle situazioni o, ancora, disponibilità all’apprendimento, ecc.

    L’uso appropriato e consapevole delle soft skills sia a livello personale, che all’interno di un’organizzazione  rappresenta il valore aggiunto che fa la differenza tra un’impresa e i suoi concorrenti. L’elemento positivo è che sono abilità e competenze relazionali che in parte sono innate, ma in buona misura possono essere apprese e migliorate.

    ASACERT accompagna e supporta le imprese di ogni settore e dimensione, verso un percorso formativo valutato, calibrato e strutturato ad hoc, perché ogni organizzazione è differente, così come le persone che ne fanno parte.

    “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare.”
    Sir W. Churchill

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    Era il 14 agosto 2018 e un tratto del viadotto sul torrente Polcevera, conosciuto come Ponte Morandi, crollava provocando la morte di 43 persone. Inaugurato nel ’67, serviva a collegare la A10 (Genova – Ventimiglia) con la A7 (Milano – Genova), un punto nevralgico per la città di Genova, per cui sin da subito è emersa la necessità di ricostruzione.

    Il nuovo ponte sarà un concentrato di design, ecosostenibilità e avanguardia: “Semplice e parsimonioso, ma non banale. Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi.” queste le parole di Renzo Piano, il celebre architetto genovese che l’ha disegnato.

    INFORMAZIONI TECNICHE

    Il nuovo Ponte sarà costituito da un impalcato in acciaio, con una travata continua di lunghezza totale pari a 1067 metri costituita da 19 campate, e sarà sorretto da 18 pile in cemento armato di sezione ellittica a sagoma costante. Sulle pile poggerà l’impalcato realizzato in struttura mista acciaio-calcestruzzo.

    La parte in acciaio dell’impalcato sarà costituita da tre conci trasversali, così da rendere semplice e veloce la costruzione e il montaggio di più campate in sequenza. La struttura interna, composta da diaframmi in acciaio, permetterà l’ottimizzazione delle prestazioni dei materiali stessi in relazione alla velocità di realizzazione e assemblaggio delle parti. Completerà l’impalcato la soletta, realizzata con elementi prefabbricati in calcestruzzo armato e successivo getto di completamento.

    La forma dell’impalcato richiamerà la carena di una nave, e la riduzione graduale della sezione verso le estremità del ponte ne attenuerà l’impatto visivo. L’utilizzo di un colore chiaro per la verniciatura degli elementi in acciaio renderà il ponte luminoso, armonizzando la sua presenza nel paesaggio.

    UN PONTE SMART E SOSTENIBILE

    Il nuovo Viadotto Polcevera sarà dotato di sistemi di automazione robotica e sensoristica per il controllo infrastrutturale e la manutenzione. Sarà inoltre presente uno speciale sistema di deumidificazione per evitare la formazione di condensa salina e limitare i danni da corrosione.
    L’impatto ambientale sarà contenuto grazie ai pannelli fotovoltaici, che produrranno l’energia necessaria per il funzionamento dei suoi sistemi (illuminazione, sensoristica, impianti) sia di notte che durante il giorno. È prevista, poi, la creazione di una banca dati che potrà essere studiata e monitorata costantemente, e utilizzata come base per la progettazione futura di infrastrutture della stessa tipologia.

    CONTROLLO TECNICO

    ASACERT è stata incaricata dal committente PERGENOVA S.C.p.A., la società consortile per azioni costituita da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo, per eseguire le attività ispettive di Controllo Tecnico in corso d’opera.

    Ad ASACERT il compito di verificare la conformità delle opere realizzate al progetto e la qualità delle opere stesse, compresa l’assistenza durante le fasi di collaudo, ai fini del rilascio della Polizza Decennale Postuma.

    Obiettivi del Controllo Tecnico eseguito dai tecnici esperti ASACERT saranno:

    • Valutare il rischio connesso alla copertura assicurativa con riferimento a possibili eventi di rovina parziale o totale delle opere e gravi difetti costruttivi,
    • Ottenere adeguate garanzie relativamente al raggiungimento dei livelli qualitativi fissati dal Committente, dalle regole e dalle norme tecniche vigenti applicabili al progetto
    • Minimizzare i rischi indesiderati di non qualità
    • Assicurare un’adeguata durabilità e manutenibilità delle opere da realizzare

    ASACERT, Organismo d’Ispezione accreditato, vanta un’esperienza pluriennale nel campo ispettivo ed è in grado di garantire il controllo tecnico di tutte le fasi di costruzione di un’opera, ai fini del rilascio della polizza decennale postuma, grazie ad un’elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia.

    Con questa importante commessa, ASACERT, che da tempo sostiene l’importanza di affidare le attività di verifica sulle opere strategiche a Organismi accreditati, indipendenti e imparziali, si conferma leader nelle attività di Ispezione, Controllo e Verifica nel settore dell’edilizia civile, affermando la professionalità del proprio team di collaboratori, competente e costantemente aggiornato.

    © Riproduzione riservata

    Fonte: www.pergenova.com