Un incentivo epocale per una crisi senza precedenti. Ecobonus e Sismabonus del 110%: interventi in netta soluzione di continuità con l’approccio fatto registrare negli anni nei confronti del comparto edile che, non a caso, boccheggiava in attesa di ossigeno.

Il nuovo superbonus, prevede una detrazione fiscale del 110% con riferimento alle spese documentate e a carico del contribuente, sostenute dal 1° luglio 2020 e al 31 dicembre 2021, per la realizzazione di specifici interventi riguardanti l’efficientamento energetico e misure antisismiche sugli edifici. La cessione del credito o lo sconto in fattura sono le due opzioni a disposizione. Ed è proprio qui, oltre che nell’aumento dell’aliquota e nell’inclusione dei “lavori minori” che risiede la principale novità del decreto.

Tra le novità introdotte, spicca un riassetto e l’attribuzione di nuove responsabilità in capo ai tecnici e ai professionisti, con la conseguenza di ulteriori oneri a carico del contribuente. Va detto che i costi sostenuti a tal titolo (per il rilascio delle attestazioni tecniche, delle asseverazioni e del visto di conformità), saranno spese detraibili ai fini dell’agevolazione.
Il controllo tecnico in corso d’opera rientra tra i servizi che ASACERT mette a disposizione dei clienti nell’iter di conseguimento del Superbonus. Si tratta di un servizio di ispezione che ha come scopo quello di fornire un monitoraggio sul campo finalizzato alla verifica della conformità dell’opera ai criteri di buona esecuzione previsti dalle normative in materia. L’obiettivo del controllo tecnico in corso d’opera è quello di ridurre i rischi legati alla mancata conformità, alla fornitura dei materiali e alla modalità di esecuzione dell’opera, garantendo la qualità della costruzione.

Il decreto rilancio, in definitiva, permette alle famiglie di effettuare lavori in casa praticamente senza spendere o anticipare un euro, grazie alla possibilità di usufruire dell’aliquota al 110% del super bonus sotto forma di sconto immediato in fattura e della cessione del credito. Tuttavia la norma, per come è scritta, non rende certo semplice al privato o all’amminsitratore di condominio procedere alla cessione del credito ottenuto per i lavori di ristrutturazione. È qui che comincia il supporto di ASACERT, che mette a disposizione dei cittadini un pacchetto completo di interventi tecnici, dal momento che il superbonus al 110%, potrà essere richiesto solo per alcune tipologie di ristrutturazioni. È quindi necessario che un tecnico prepari il progetto dei lavori, valutando quali sono gli interventi di riqualificazione che rispondono correttamente ai criteri di accesso agli incentivi fiscali.
Il controllo tecnico vale, inoltre, come prova ai fini dell’assicurabilità tramite polizza postuma decennale a copertura dei danni e dei difetti (secondo le disposizioni della Legge 210/04 e D. Lgs. 122/05).

 

I tecnici specializzati  ASACERT si occuperanno di trasferire ai clienti costanti aggiornamenti sulle fasi del controllo e ricevono rapporti sistematici:

 

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A conclusione di tutte le attività di controllo e verifica, la cui durata è stimata pari alla durata prevista per il completamento delle opere oggetto dell’intervento di controllo tecnico (durata e decorrenza sono comunque stabilite nel contratto), l’iter si completa con l’emissione del rapporto di ispezione finale.

È di tutta evidenza, alla luce di quanto fin qui riportato, che le attività di controllo in corso d’opera rappresentano le fasi più delicate ed, allo stesso tempo nodali, di tutto l’iter progettuale, dalla sua ideazione al suo compimento.

La crescente consapevolezza della irrinunciabilità del rispetto di valori quali la sicurezza, la qualità, la legalità, l’ambiente, non può prescindere da enti ispettivi seri, altamente specializzati ed indipendenti, che sappiano supportare le imprese, di qualunque dimensione, nelle attività in cui scelgono di operare.

È importante sottolineare un aspetto fondamentale dell’approccio di ASACERT nei confronti delle aziende committenti: le attività di ispezione sono eseguite con garanzia di massima imparzialità. ASACERT non permette che pressioni di tipo commerciale, finanziario o di altro genere ne compromettano l’integrità morale, etica e giuridica, secondo quanto riportato anche nel documento relativo alla policy aziendale per la qualità.

ASACERT, è associata a CONFORMA – Associazione degli Organismi di Certificazione, Ispezione, Prova e Taratura. L’Associazione di riferimento della categoria degli organi ispettivi terzi, sottolinea la necessità di affidare le attività di verifica sulle infrastrutture a soggetti indipendenti, accreditati ISO 17020 di Tipo A, che rispondono ai più severi requisiti di indipendenza ed imparzialità.

La rispondenza di questi requisiti di competenza e terzietà, stabiliti a livello internazionale, è verificata e monitorata da Accredia, l’Ente unico nazionale di accreditamento, sorvegliato dal Ministero dello Sviluppo Economico, nei cui organi direttivi siedono nove ministeri.

ASACERT, con i suoi tecnici qualificati e costantemente formati, garantisce un approccio di servizio rigoroso, imparziale, ma al tempo stesso flessibile, proattivo ed attento alle esigenze delle imprese committenti.

Competenza, riservatezza, propensione all’ascolto attivo, approccio personalizzato e passione per il proprio lavoro, fanno dei professionisti ASACERT un valore aggiunto per le imprese. Grazie alla consapevolezza di essere supportati da un team di esperti, gli imprenditori sanno di poter concentrare tutti gli sforzi dell’organizzazione al raggiungimento del risultato, consapevoli di aver minimizzato le criticità del progetto in ogni sua fase, dalla redazione prima, realizzazione poi, fino alla necessaria fase assicurativa postuma.

ASACERT si candida, con tutta evidenza, come supporto affidabile e trasparente per i servizi tecnici relativi al Superbonus 110%, forte anche del rating di legalità conferito dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

PORTALE ECOBONUS

Per essere ancora più efficaci nel sostegno alle imprese e ai privati che hanno intenzione di accedere ai Superbonus, ASACERT ha messo a punto uno strumento dedicato a coloro che hanno necessità di capire di più, di sgravarsi degli onerosi adempimenti procedurali, per dedicarsi con serenità alle attività meno gravose. Si tratta di una piattaforma web di supporto pratico, che sarà presto online, in cui gli operatori troveranno risposte concrete e assistenza diretta su tutti gli aspetti dei maxi incentivi, dalla A alla Z, per mettersi al riparo dai rischi postumi di mancato accesso ai bonus, di progettazione, di realizzazione e di cantiere. Un pool di professionisti dell’edilizia, dell’ispezione, della fiscalità agevolata, pronti a cooperare per condurre in porto il tuo progetto in sicurezza garantita. Coming soon!

 

 

“La qualità non è mai casuale, è sempre il risultato di uno sforzo intelligente”, una citazione di John Ruskin, perfetta sintesi di quanto ha portato alla luce la ricerca dell’Osservatorio Accredia “Accreditamento e certificazioni. Valore economico e benefici sociali”, realizzato in collaborazione con Prometeia.

L’obiettivo dello studio promosso dall’Osservatorio è stato quello di misurare la crescita economica e i benefici sociali che derivano dalle attività dell’Infrastruttura per la Qualità (IQ), e in particolare dalle certificazioni, ispezioni, prove e tarature svolte dagli organismi e dai laboratori accreditati da Accredia. Un focus sulla relazione fra certificazione accreditata e performance economiche delle imprese. Si considera l’interazione tra le attività di accreditamento eseguite dall’Ente, e quelle di certificazione, ispezione, prova e taratura, svolte da Organismi come ASACERT, di cui Accredia verifica competenza, imparzialità e indipendenza.

Le oltre 88mila aziende italiane che adottano i sistemi di gestione certificati, fanno registrare un fatturato complessivo di circa 1400 miliardi di euro, performance di grande rilievo rispetto alle imprese non certificate. Un dato ancora più significativo nel comparto delle costruzioni, in cui le imprese certificate per la UNI EN ISO 9001 hanno ricavi aggiuntivi dell’8,2% nel primo anno dopo la certificazione e del 17% nel secondo.

Per quanto riguarda l’export, una certificazione accreditata rappresenta un asset strategico anche in questo settore. Le aziende italiane attive sui mercati esteri che si giovano degli standard permettono una riduzione delle barriere tecniche al commercio e costituiscono un “linguaggio comune”, oltre a fornire un segnale di qualità ai potenziali partner commerciali. In definitiva le organizzazioni certificate risultano mediamente più produttive, specie le PMI: il differenziale di produttività per le piccole imprese è pari a 11,9 mila euro, che diventano 4,5 mila per le medie.

Lasciando da parte le evidenti affermazioni economiche, le aziende che intraprendono un cammino di certificazione, aumentano le performance in efficienza e riducono i costi di adattamento relativi a prodotti e processi, grazie anche al mutuo riconoscimento a  livello internazionale delle certificazioni accreditate.

L’incertezza sul futuro che la crisi pandemica globale sta lasciando come coda recherà a livello macroeconomico una diminuzione del 5,2% del PIL mondiale nel 2020. Una previsione che condizionerà le politiche economiche degli Stati, che ne dovranno tenere conto per intraprendere un percorso volto a favorire un clima favorevole agli investimenti privati, nei quali l’Infrastruttura per la Qualità (IQ), può ricoprire un ruolo centrale come strumento utile ad accertare le caratteristiche di qualità attese e per selezionare prodotti e servizi sostenibili.

Come crisi globale, la pandemia di Covid-19 ci pone di fronte all’esigenza di accelerare la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile che, su scala globale, coinvolga cittadini e imprese.

Gli strumenti dell’Infrastruttura per la Qualità rappresentano un valore oggettivo nel mercato globale. La fiducia che l’IQ infonde ai mercati ne consente l’efficace funzionamento e si caratterizza come mezzo su cui fare affidamento per costruire previsioni e visioni di un futuro più sostenibile e stabile nel tempo.

La ricerca ha, inoltre, evidenziato come le certificazioni in materia ambientale consentano alle imprese italiane di ridurre le proprie emissioni di CO2 di oltre 7,7 milioni di tonnellate l’anno, quelle energetiche di 6 milioni di tonnellate l’anno. E ancora, nelle aziende che hanno adottato sistemi di gestione per la sicurezza del lavoro si registra il 16% di infortuni in meno, così come il sistema di sicurezza alimentare permette una riduzione del 75% del numero di anni in salute persi per malattie alimentari.

Qualche dato:dal 2 al 18%


Crescita aggiuntiva del fatturato delle aziende con sistema di gestione accreditato: 88.000
Aziende con sistema di gestione accreditato 11,9 mila €
Differenziale di produttività tra piccole imprese esportatrici certificate e non certificate 7,7 milioni di tonnellate
Riduzione emissioni di CO2 grazie alle certificazioni ambiental 6 milioni di tonnellate
Riduzione emissioni di CO2 grazie alle certificazioni energetiche 16 %
Riduzione infortuni nelle imprese con sistemi di gestione per la sicurezza del lavoro

La ricerca ha evidenziato che a fronte di questi benefici non si registra un aggravio dei costi operativi, venendo assorbiti e compensati da un aumento dell’efficienza aziendale a tutti i livelli. In particolare, le organizzazioni con certificazione ISO 9001 hanno mostrato che il differenziale di performance rimane stabile anche a distanza di 10 anni. In tale contesto l’accreditamento rafforza le organizzazioni, favorendone guadagni di competitività. In particolare, le aziende certificate si giovano di maggiore:

Gli standard rappresentano una scelta strategica per le imprese poiché ne favoriscono l’incremento della qualità di prodotti e servizi, migliorando l’efficienza dei processi e delle performance; rendono inoltre disponibili informazioni tecniche a tutte le imprese e agli stakeholder aumentando il valore intrinseco degli asset.

 

ASACERT è un ente di certificazione accreditato da ACCREDIA e riconosciuto a livello internazionale, e offre ai propri clienti un servizio di certificazione obiettivo e completo relativo ai Sistemi di Gestione della Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Salute e Sicurezza sul Lavoro (ISO 45001), effettuato da un team di auditor esperti e competenti, con pluriennale esperienza in molti settori, tra cui quello delle costruzioni.

 

L’attenzione alla questione ambientale ha raggiunto un massimo di intensità, raramente registrato presso opinione pubblica, media, istituzioni, e mondo delle imprese. Anche a livello politico-istituzionale, si registra uno spazio di intervento, senza precedenti, per la messa in atto di politiche ambiziose di sostenibilità che dovranno coinvolgere scelte attive di cittadini e imprese. Queste dinamiche emergono a partire dallo scenario internazionale, dal quadro politico della UE e si impongono anche nelle scelte di politica economica italiana nell’era post-covid, dove si fa strada la necessità di un processo, oramai irrinunciabile, di transizione energetica verso la decarbonizzazione, da cui non è esente uno dei settori strategici del nostro PIL: l’edilizia.

 

Fabrizio Capaccioli
MD ASACERT

“Cresce la coscienza green dei cittadini italiani. Siamo testimoni di una trasformazione senza precedenti che coinvolge tutta la nostra società, cambiano i nostri stili di vita e gli ambienti in cui viviamo, primo fra tutti la nostra casa. La sensibilizzazione è la nuova via maestra della consapevolezza e della corretta percezione del futuro del pianeta, per programmare interventi e dare risposte efficaci e tempestive, condivisa da chi ha il compito di predisporre misure concrete in favore della sostenibilità ambientale dei sistemi produttivi e dell’approccio alla vita di tutti i giorni. Non possono essere esenti da questi nuovi paradigmi i luoghi in cui trascorriamo il nostro relax, rifugio che abbiamo riscoperto fondamentale in questi mesi di clausura forzata e che necessitano di essere sempre più salubri e green. Abitazioni a misura d’uomo e delle famiglie di oggi, che non possono prescindere da una programmazione prospettica, cosciente e circolare del domani dell’edilizia.”

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In questa direzione si muovono l’Ecobonus e il Sismabonus, per una campagna di grande impatto sull’efficientamento e la prevenzione antisismica. L’articolo 128 contenuto nel DL Rilancio ha lo scopo di potenziare le detrazioni fiscali a vantaggio dei contribuenti, stimolando la domanda di beni e servizi offerti dalle imprese operanti nell’intero comparto edile, in sofferenza da più di 10 anni.

Per usufruire delle epocali detrazioni fiscali del 110% sarà necessario rispettare una serie di condizioni non del tutto facili da applicare e che necessitano di criteri applicativi certi e linee guida che dovranno essere messe in pratica con rigore. Non sarà, insomma, sufficiente una ristrutturazione semplice di casa per usufruire del bonus, ma sarà necessario rispettare una serie di parametri.

Primo tra tutti, dimostrare un “doppio salto” della classe energetica rispetto a quella di partenza. È bene precisare che la prestazione energetica di un edificio è espressa attraverso indicatori di consumo di energia non rinnovabile (cioè l’energia consumata per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti) e la scala dei valori non è uniforme. È importante prendere come riferimento anche la posizione geografica dell’immobile, ad esempio, per pianificare nel miglior modo possibile gli interventi da fare per accedere alla detrazione del 110% prevista dall’Ecobonus 2020. Il calcolo della classe energetica non è così semplice e solo un certificatore energetico qualificato può rilasciare l’A.P.E. (Certificazione di Prestazione Energetica) a cui il Decreto Rilancio fa espresso riferimento.

Il calcolo viene fatto sulla base di diversi fattori: dimensioni e forma dell’edificio di riferimento, zona climatica, caratteristiche dell’involucro edilizio e dell’impianto di climatizzazione esistente, dimensioni e prestazioni degli infissi. La combinazione dei diversi fattori permetterà di capire quanta energia è consumata ogni anno per mq di superficie.

Insomma, per entrare nel mondo degli edifici green e a basso impatto ambientale, è necessario effettuare dei precisi interventi di riqualificazione energetica per salire di livello. L’approccio con cui  ci si avvicina a questi, che non sono dettagli, è fondamentale.

ASACERT propone una serie di servizi tecnici per fornire un valido ed efficace supporto ai soggetti che sono interessati all’applicazione dell’Ecobonus e Sismabonus. Attività dalla A alla Z, di cui i tecnici specializzati ASACERT si faranno carico per garantire che gli interventi di efficientamento siano fatti rispettando tutti i criteri previsti.

Per l’upgrade della classe energetica:

Per le performance antisismiche:

Per gli aspetti fiscali come il visto di conformità e la cessione del credito d’imposta e/o sconto in fattura:

 

Favorire e accelerare la diffusione di una cultura dell’edilizia sostenibile, guidando la trasformazione del mercato verso un futuro fatto di valori più durevoli e adatti al pianeta, sono obiettivi che ASACERT promuove, anche in questo caso, mettendo a disposizione la sua esperienza ventennale, con solidità e innovazione d’approccio, punto di riferimento e attrattiva per coloro che condividono una visione del futuro più consapevolmente responsabile sui temi della sostenibilità.

Il riavvio dell’edilizia non comincia dai cantieri ma su carta. 19 anni fa il legislatore decise di non sottoporre a iter parlamentare le riforme del comparto edile, stabilendo quindi di elaborare un Testo Unico e non un Codice (come nel caso degli appalti). Si optò per una sistemazione organica della legislazione in corso, ad opera dell’esecutivo.

Nulla di particolarmente originale, ma un lavoro che riorganizzava la produzione legislativa accumulata nel succedersi di tempi, governi e, verrebbe da dire, accumulatori compulsivi seriali. Con un risultato imbarazzante nella sua incoerenza e spesso indecifrabilità. Un Testo Unico che metteva ordine in questo accumulo di regolamenti e provvedimenti legislativi (ogni articolo, nella prima stesura, era contraddistinto da una R se aveva contenuto regolamentare o da una L se aveva contenuto legislativo), per chiarirne anche la forza, la modificabilità ad opera del legislatore regionale e la prescrittività, venne approvato con atto amministrativo (DPR 380/01).

Numerosi tentativi a singhiozzo nel corso di governi succedutisi, hanno tentato di chiarire quali fossero le norme non modificabili cioè di principio. Difficoltà arginata da operazioni chiarificatorie su singole materie, prive di una visione organica d’insieme, che difficilmente venivano incontro ad un approccio concreto ispirato alla best practice.

Fin qui il passato.

La ristrutturazione organica e stabile è stata lungamente richiesta e il Sottosegretario Margiotta il 30 Aprile, in pieno lockdown, aveva anticipato nell’incontro in streaming organizzato dal Rotary Club Milano Porta Venezia che l’11 Maggio il Governo avrebbe presentato un piano per rimettere in moto il settore edile, un “Decreto Semplificazione” che tutti auspicavano.
Una riforma arrivata, oramai, alle ultime battute sul tavolo tecnico istituito presso il Consiglio Superiore dei lavori pubblici, che pare sarà completata entro il mese in corso. La bozza di provvedimento è costituita da oltre 130 articoli, distribuiti in quattro Titoli: contenuti e disposizioni generali; disciplina dell’attività edilizia; resistenza e stabilità delle costruzioni; sostenibilità delle costruzioni.

Dalla diretta “Dallo Sblocca Cantieri al Modello Genova la giusta strategia per far ripartire l’Italia”

Alcuni focus su cui si sono concentrati i tecnici a lavoro sono, tra l’altro, le disposizioni orientate a:

Il decreto conterrà quindi delle proposte per la semplificazione, deburocratizzazione e agevolazione degli interventi in materia edilizia, essenzialmente volti ad esempio ad abbattere i tempi per la realizzazione delle opere legittime, incoraggiare la rigenerazione urbana in chiave green e a semplificare le opere di demolizione e ricostruzione.

Fabrizio Capaccioli
MD ASACERT

“La speranza, come sempre, è quella di avere un testo innovativo che prenda spunto dell’esperienza pregressa (siamo a 19 anni di applicazione) e che possa rilanciare e snellire le procedure edilizie. È stimato che il 54% dei tempi legati alla realizzazione di opere edili sia legato a procedure burocratiche. Un nuovo Testo Unico per l’Edilizia al passo con i tempi, più agile e chiaro e che possa favorire in modo concreto la ripresa delle attività, la rigenerazione urbana inderogabilmente in chiave sostenibile e circolare e non da ultimo lo snellimento delle procedure burocratiche anche grazie a sistemi di controlli affidati ad enti terzi e affidabili, in grado di supportare con efficacia e approccio spedito le attività edili dalla progettazione alla chiusura del cantiere, senza perdere in efficienza e serietà nelle verifiche.”

Nello sport, la falsa partenza è una partenza compiuta dall’atleta prima del colpo di pistola sparato dall’arbitro oppure al segnale di via. Qui la gara che si deve vincere riguarda la ripartenza del paese, quello vero, fatto di aziende soprattutto di piccole e medie dimensioni, che stentano a vedere un futuro e molte hanno già abbandonato la gara. La falsa partenza è rappresentata dalle norme che presiedono al rilancio.

Tutto è stato annunciato, poi anche scritto, ma molte delle misure per il rilancio sono ancora ferme ai blocchi di partenza, mancando i decreti attuativi che rendono davvero operative le disposizioni del Governo.

Intanto è il 1°Luglio, giorno in cui entra in vigore l’ecobonus al 110%, manca il “Via” alla partenza della gara rappresentato, appunto, dai provvedimenti attuativi delle Entrate, per cui i contribuenti al momento non possono utilizzare l’agevolazione fiscale.

Abbiamo già avuto modo di parlarne in precedenti news dell’ondata di entusiasmo che ha travolto il comparto edile, ai limiti dell’indigenza da oltre 10 anni. I provvedimenti sull’edilizia hanno rappresentato una ventata di ottimismo che ha fatto scaldare i motori dell’intera filiera. Una estenuante attesa che protrae la criticità spinta del già provato comparto, che dal 2008 al 2017 ha fatto registrare 539 mila posti di lavoro in meno in Italia. Secondo l’analisi dell’Osservatorio OICE-Informatel sulle gare di progettazione emesse nel periodo 9 Marzo-9 Aprile, conseguentemente alle restrizioni anti-covid19, su 324 gare di progettazione (per un importo di 84,6 milioni), ne sono state rettificate (sospese o prorogate) il 34,9%, per un importo di circa 12 milioni (il 14,6% del valore totale delle gare del periodo considerato).

 Sostenibilità Italia-Eu: ecobonus 110% e NextGenerationEu, il post covid è green

Man mano che passano le settimane, l’entusiasmo sta cedendo il passo allo scetticismo. L’agevolazione prevista dall’articolo 119 del decreto Rilancio riguarda una detrazione al 110% che si applica a determinate tipologie di lavori edili (come ad esempio l’isolamento termico delle facciate e la climatizzazione degli edifici in chiave green), dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021.

La norma, in linea con la nota tradizione burocratica del nostro paese ostile a processi snelli e celeri, prevede che le modalità attuative per la detrazione o, in alternativa, per lo sconto in fattura o cessione del credito (articolo 121 del decreto), siano stabilite da provvedimenti attuativi dell’Agenzia delle Entrate che, sempre in base al testo del decreto, dovevano già essere stati pubblicati (erano previsti entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto, avvenuta il 19 maggio).

L’Ecobonus resta comunque applicabile alle spese sostenute dal primo luglio.

È evidente che i provvedimenti attuativi sono elementi fondamentali per capire esattamente in che modo effettuare le procedure per il diritto all’agevolazione: le procedure necessarie, i requisiti tecnici dei progetti, i limiti di spesa dei singoli interventi e i sistemi di controllo per prevenire abusi, tutto ciò entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Rilancio. In pratica, quindi, fino a quando non ci saranno tali circolari delle Entrate non ci sono le condizioni per applicare l’agevolazione. Il provvedimento dovrà anche occuparsi di tutte le regole dello sconto in fattura e della cessione del credito, i due meccanismi che rendono particolarmente conveniente l’agevolazione. Ci si aspetta, però, che sconto in fattura e cessione del credito vengano regolamentati in modo da non penalizzare le piccole e medie imprese, vista la minore liquidità a disposizione rispetto ai grandi players del comparto.

Nel complesso, secondo uno studio della fondazione Openpolis, i 13 decreti legge emanati dall’Esecutivo per far fronte all’emergenza Coronavirus richiedono 165 decreti attuativi e l’intervento di 17 ministeri per diventare operativi. Ad oggi, però, soltanto 31 ne sono stati approvati, il che vuol dire che molti degli aiuti riconosciuti, come quelli relativi all’ecobonus, sono rimasti su carta poiché ancora non realizzabili.

Fabrizio Capaccioli
MD ASACERT

“A conti fatti, quindi, soltanto un decreto su 5 dei decreti attuativi necessari per rendere le misure anti-Covid operative sono stati approvati. Siamo ancora fermi, dunque, ai blocchi di partenza. Le misure varate dall’Esecutivo per rispondere alla crisi scatenata dalla pandemia, richiedevano efficacia e tempestività. Il comparto edile non può più attendere. Mai come in questa fase il gap tra comunicazione e realtà sembra una voragine, che necessita di essere colmata a partire da una incisiva, direi epocale, opera di semplificazione e sburocratizzazione delle procedure che presiedono alla realizzazione di opere edili, che rappresentano il 54% dei tempi legati alla realizzazione dei progetti. Snellire i processi affidando l’espletamento dei controlli tecnici ad organi terzi ed accreditati come ASACERT, aiuterebbe non poco l’innovazione e l’efficacia del management delle procedure edili, affetto da una patologia cronica che attanaglia da troppo un settore che rappresenta(va) l’8% del PIL italiano.”

Riparte in tutta sicurezza il cantiere Gioia 22, l’edificio che sarà la prima torre Nearly Zero Energy Consumption Building in Italia.

Economia circolare e sostenibilità i valori ispiratori del progetto tra i più arditi d’Europa in tema green. Un laboratorio di innovazione e visione urbana, che arricchirà il sempre più folto core business di Porta Nuova a Milano. Si sta lavorando ai piani più alti della torre, la chiusura del cantiere è prevista, oramai, per l’inizio del 2021.

Mesi difficili quelli appena trascorsi, segnati dal blocco imposto dalle misure anti-contagio, che hanno inevitabilmente rappresentato uno stop delle attività, comportando comprensibili ritardi nelle forniture e quindi procrastinando la fine dei lavori.

Tutto oramai alle spalle, il restart delle attività cantieristiche prevede rigide procedure di riavvio e di prosecuzione dei lavori in tutta sicurezza. Delle 280 persone previste in cantiere a pieno regime, sono  tornate operative 220, tutti dotati di dispositivi di protezione, come previsto per legge. Ingressi scaglionati, distanziamenti garantiti grazie agli ambienti ampi.

È in itinere il percorso per certificare Porta Nuova LEED e WELL for Community. Si tratta di un primato mondiale che riguarda la riqualificazione urbana di quartiere a ottenere la doppia certificazione, che farà di Milano una tra le realtà più all’avanguardia a mondo per iniziative ESG con impatto ambientale misurabile e trasparente.

Svettanti figure trapezoidali e spigoli che irrompono nel panorama milanese, segnano il progresso della “Scheggia” riflettente, con le sue vetrate per due terzi completate. ASACERT, con la sua specifica expertise sulle facciate continue, si occupa delle verifiche tecniche sulle facciate continue del Gioia 22.

L’importanza strategica delle vetrate è un elemento d’eccellenza dell’intero progetto, che consente all’edificio di attestarsi tra le best practice nell’edilizia sostenibile. L’approccio metodologico di ASACERT è il risultato di consolidate esperienze di ispezioni, espletate su una estesa varietà di edifici e opere, dislocate in Italia e all’estero. Esperienze significative, che hanno permesso ai tecnici qualificati e sempre aggiornati ASACERT di consolidare e dimostrare la propria capacità, misurandosi con sistemi di facciata complessi e performanti dal punto di vista qualitativo ed energetico.

Nel corso dell’attività, gli specialisti del team effettuano sopralluoghi in cantiere seguendo la programmazione stabilita nel Piano dei Controlli. Le visite presso il cantiere sono condotte al fine di verificare le condizioni di messa in opera da parte dell’impresa e la conformità degli elementi oggetti delle ispezioni al progetto. In particolare, l’attività di Controllo Tecnico si sviluppa attraverso la verifica: della conformità delle opere alle prescrizioni del progetto e alle normative applicabili; dell’adeguatezza dei materiali impiegati e delle loro certificazioni; della conformità delle opere alle regole di buona pratica esecutiva. Tale attività è svolta da tecnici affermati e con un’esperienza pluriennale negli specifici settori di intervento, in grado di sviluppare servizi anche articolati e complessi, mediante gruppi di lavoro adeguatamente dimensionati e strutturati, sia dal punto di vista delle competenze professionali che dell’organico.

Con orgoglio, affianchiamo e supportiamo con le nostre professionalità progetti innovativi come il Gioia 22, un vero esempio e prototipo di opere concepite e realizzate, coniugando le esigenze di rendimento economico e le sempre più imprescindibili istanze della green philosophy applicate ai grandi progetti edili. Un approccio basato sui principi di circolarità economica nello sviluppo progettuale ed edilizio. I volumi dell’edificio si integrano naturalmente con il mondo circostante: piste ciclabili, aree pedonali, zone verdi e luoghi di condivisione, orientati a uno stile di vita salubre e rispettoso dell’ambiente. Saremo sempre al fianco di progetti come questo, per aiutare a diffondere la consapevolezza che l’edilizia green e circolare non è più una visione che riguarda un futuro auspicabile, ma sempre di più una realtà attuabile”. Fabrizio  Capaccioli – AD ASACERT.

Da oltre vent’anni ASACERT Assessment & Certification è al fianco delle aziende, supportandole nella realizzazione di tutte quelle attività di controllo, verifica e stima che richiedono un’elevata expertise tecnica, competenze verticali e strumentazioni all’avanguardia. Per la fase di riavvio delle attività, ASACERT ha elaborato una serie di servizi ad hoc, per dotare le imprese di strumenti utili ed efficaci per riprendere ad essere produttive, con sistemi e strategie di continuità operativa, legalità e salubrità. È necessaria una modifica del mind-set collettivo, per costruire in sicurezza il futuro delle organizzazioni e minimizzare i rischi di uno stop che sancirebbe, con ogni probabilità, la chiusura definitiva. Con il “Regolamento di Attestazione del Protocollo Salute e Sicurezza sul Lavoro – Covid Protection” ASACERT offre uno strumento concreto, con indicazioni operative chiare e declinate per i principali comparti economici del nostro Paese.

Un altro tassello in termini di prevenzione e sicurezza è stato apposto lo scorso 15 Giugno, grazie all’importante accordo siglato tra ASACERT e CONFETRA – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica. 

Grazie alla nuova intesa, CONFETRA rende disponibile a tutte le associazioni e le aziende confederate l’attestazione Covid Protection a tariffe convenzionate. ASACERT si occuperà di verificare il rispetto dei requisiti relativi alla sicurezza e salute sul lavoro in ambito Covid-19, cui seguirà il rilascio dell’attestazione, fornendo uno scudo anche giuridico agli imprenditori del settore, contro eventuali cause di lavoro.

La ripresa è ormai avviata, tutto ciò che è stato ci ha insegnato che l’emergenza ha colpito erga omnes, ma i danni peggiori li ha provocati negli organismi più indifesi, così dobbiamo considerare che le aziende più esposte, sono quelle non preparate a gestire l’emergenza che, di per sé, non può essere prevista nelle modalità temporali, ma può essere validamente fronteggiata, minimizzandone le ricadute negative sul business e creando, perché no, le premesse per cogliere occasioni di rinnovamento ed efficientamento.

Le strategie da mettere in atto per garantire una ripresa senza ulteriori blocchi delle attività si dimostrano essenziali e un approccio incisivo per garantirlo è passare a modelli di gestione di logistica e trasporto, più moderni ed efficaci, anche in termini preventivi dei rischi.

La partnership tra ASACERT e CONFETRA nasce dalla consapevolezza che in questa fase così delicata sia necessario guardare con attenzione e supporto attivo ai propri confederati e alle aziende partners, mettendo in campo tutte le strategie in grado di fornire sistemi integrati efficaci e professionali. Il focus della partnership è incentrato sulla sicurezza e la prevenzione in materia anti-Covid, ma schiude molte altre opportunità per le organizzazioni che sapranno coglierle.

“È importante per le imprese svolgere l’attività in tranquillità sapendo di rispettare il Protocollo Covid-19; crediamo che l’accordo siglato con ASACERT venga incontro a questa esigenza” dichiara Ivano Russo, Direttore Generale di CONFETRA.

Si tratta di una iniziativa che rappresenta un momento di crescita e di diffusione della consapevolezza che la sinergia tra operatori affidabili e qualificati, rappresenta una strategia vincente per il proseguimento delle attività e la rinascita del nostro Paese, per non fermarsi più, anche nel caso di imponderabili sviluppi futuri dell’emergenza sanitaria.

“La partnership con CONFETRA segna il riavvio verso la ritrovata normalità, ne rappresenta un momento cruciale, che rivela il rango, la cultura d’impresa, la capacità di resilienza e la versatilità delle aziende del nostro Paese, anche nel settore strategico della logistica e dei trasporti. ASACERT potenzia l’abilità di fare impresa e la vocazione produttiva degli imprenditori italiani, costruendo percorsi di sicurezza operativa, dei veri corridoi di business continuity, supportando con risposte ordinamentali concrete e immediate, le organizzazioni di tutte le dimensioni e su tutto il territorio nazionale.” Così, Fabrizio Capaccioli, Amministratore Delegato di ASACERT.

Nel 2018 sono stati 172.553 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia con 3.334 vittime e 242.919 feriti. Uno scenario bellico quello che viene fuori dalle indagini ISTAT, che seppur minimamente in flessione rispetto agli anni precedenti, rappresenta una macchia nella tutela e salvaguardia dei nostri spostamenti su gomma.

Tra le vittime risultano in aumento i pedoni (612, +2%), i ciclomotoristi (108, +17,4%) e gli occupanti di autocarri (189, +16%). Sono in diminuzione, invece, i motociclisti (687, -6,5%), i ciclisti (219, -13,8%) e gli automobilisti (1.423, -2,8%).
Aumentano le vittime sulle autostrade anche a causa dell’incidente stradale avvenuto il 14 agosto 2018 sul Ponte Morandi della A10 Genova-Savona-Ventimiglia, che ha coinvolto numerosi veicoli e causato 43 vittime.

Nel Continente anche la sicurezza viaggia a velocità diverse: Svezia, Regno Unito e Paesi Bassi i primi nella classifica della guida virtuosa, mentre Polonia, Lettonia, Grecia i Paesi in cui il pericolo al volante è più diffuso. L’Italia sale dal 18° al 16° posto della graduatoria europea.

Tanto si è detto circa la sicurezza stradale connessa alle opere manutentive, all’incuria che causa il crollo di viadotti e lascia scoperti brandelli di strutture arrugginite. Tanto c’è ancora da fare sul piano delle best practice. Gli incidenti derivano soprattutto da comportamenti non idonei: l’uso del telefono cellulare alla guida, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata (nel complesso il 40,7% dei casi), il mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza a bordo.

In Italia l’incidentalità stradale e quella sul lavoro sono fortemente correlate, secondo l’INAIL oltre la metà degli incidenti sul lavoro riguarda le categorie della circolazione stradale.

Questo è uno dei fondamentali motivi per cui è necessario sviluppare una maggiore coscienza rispetto all’argomento, promuovendo politiche e misure più stringenti ed efficaci, strutturate su obiettivi a breve, media e lunga gittata. Una visione complessiva e programmatica da parte dei datori di lavoro, con l’obiettivo di tutelare i propri collaboratori.

Accanto alla crescente attenzione relativa alla tematica della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, che ha visto negli ultimi anni un incremento di leggi e decreti, con l’aumento del traffico stradale, è cresciuta anche la sensibilità in tema di sicurezza stradale. La certificazione ISO 39001 – Road Trafic Safety (RTS) Management System fornisce un approccio globale alla Sicurezza Stradale. La norma individua gli elementi di buona pratica di gestione della sicurezza stradale con un focus sui risultati e sulle azioni basate su evidenze, supportate da un’adeguata capacità di gestione organizzativa. Può essere integrato o reso compatibile con tutti gli altri Sistemi di Gestione. È una norma di sistema, la cui adesione è volontaria, che si basa sulla logica del Plan-Do-Check-Act, come tutti gli standard ISO per i sistemi di gestione.

Il servizio di Certificazione proposto da ASACERT, ente di certificazione con esperienza ventennale e attivo in tutto il mondo, a fronte della Norma ISO 39001, consiste nella valutazione delle dinamiche dei processi dell’Organizzazione rispetto al sistema dei trasporti e della sicurezza stradale, verificando l’accettabilità dell’esposizione al rischio e analizzando le azioni intraprese al fine di ridurre sia le probabilità di incorrere in un incidente stradale sia la gravità del medesimo.

ASACERT consiglia la certificazione secondo lo schema ISO 39001 a tutte le organizzazioni che interagiscono con il sistema di trasporto stradale, operanti sia nel settore pubblico che privato, tra cui:

  • aziende che progettano, costruiscono e gestiscono la manutenzione delle infrastrutture stradali
  • proprietari, concessionari e gestori delle reti stradali
  • organizzazioni che generano traffico stradale

 

Dotarsi di una certificazione a fronte della norma ISO 39001 significa agire con il fine di ridurre il numero di incidenti, limitare il rischio stradale e, così facendo, minimizzare eventuali danni verso terzi e potenziali citazioni in giudizio.

Non mancano poi i benefici dal punti di vista economico: come risultato di un minor numero di incidenti, scendono anche i costi di riparazione per i danni subiti dalla flotta aziendale e i premi assicurativi, e si ha accesso ad incentivi INAIL.

Da non sottovalutare inoltre le ricadute positive in termini di fiducia degli interlocutori del proprio mercato di riferimento, ai quali è possibile assicurare una continuità operativa che non solo rappresenta un vantaggio competitivo rispetto ai competitor, ma che può essere decisiva in sede di gara d’appalto.

Le organizzazioni che svolgono attività che in qualche modo portano all’interazione col trasporto su gomma, dovrebbero identificare e valutare i fattori rilevanti che possono influenzare l’efficacia dei propri processi, e dotare la propria organizzazione di strumenti utili per una gestione ottimizzata della sicurezza stradale.

ASACERT mette a disposizione il proprio servizio di certificazione a fronte della norma ISO 39001, auspicando una maggiore consapevolezza sulle problematiche connesse agli spostamenti di merci e persone, da cui possa derivare l’adozione di pratiche virtuose che permettano all’Italia di scalare la classifica dei Paesi più sicuri alla guida.

Il 9 Giugno ricorre la Giornata Mondiale dell’Accreditamento (WAD – World Accreditation Day). Si tratta di un’iniziativa lanciata dalla rete internazionale degli Enti di accreditamento aderenti all’International Accreditation Forum (IAF) e all’International Laboratory Accreditation Cooperation (ILAC), per rendere note le attività di certificazione, ispezione, prova e taratura svolte da enti accreditati.

Il tema su cui si incentrano le attività di comunicazione e sensibilizzazione di quest’anno riguarda l’importanza dell’accreditamento nella sicurezza alimentare. In questo contesto, i servizi di certificazione ed ispettivi imparziali e terzi applicati a tutta la filiera agroalimentare nazionale ed internazionale, rappresentano un valore da enfatizzare e promuovere.

L’Accreditamento riconosce la competenza tecnica, l’integrità e l’imparzialità delle Organizzazioni che forniscono servizi di valutazione della conformità, come test, calibrazione, certificazione e ispezione sulla base di standard internazionali. Interi progetti, materie prime, prodotti, processi, servizi, sistemi di gestione e persone possono essere valutati in base a standard, codici di condotta o requisiti normativi da parte di laboratori, organismi di controllo, di certificazione, di validazione e verifica, come ASACERT che da più di vent’anni rappresenta un punto di riferimento per le aziende di tutte le dimensioni in Italia e all’estero.

Grazie al know how maturato in molteplici settori di attività, ASACERT partecipa allo sviluppo delle aziende e le affianca nel raggiungimento dei loro obiettivi con competenza e professionalità, operando secondo gli standard di accreditamento Accredia in Italia, UKAS nel Regno Unito e EIAC negli Emirati Arabi Uniti.

La giornata giunge a soli due giorni dal 7 Giugno, in cui si è celebrata la seconda giornata mondiale sulla sicurezza alimentare (WFSD), promossa dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’obiettivo è stato quello di promuovere la corretta informazione dei cittadini, incrementando la consapevolezza sulla sicurezza alimentare come elemento cruciale per la salute globale, ma anche percorso cosciente per l’attuazione di scelte volte a far fronte ai cambiamenti climatici e dare vita a sistemi alimentari sostenibili a livello mondiale. Rivedere le priorità di un sistema che va rifondato per un domani più equo e rispettoso dell’ambiente. Quest’anno entrambe le giornate assumono un valore particolarmente sentito a causa dell’emergenza globale proprio in tema di salute pubblica. La pandemia che sta attraversando il pianeta non lascia margini interpretativi: la sensibilizzazione verso una maggiore sostenibilità delle produzioni zootecniche, la riduzione dell’uso di pesticidi per le produzioni agricole, l’ottimizzazione nella lavorazione e distribuzione degli alimenti, incrementeranno la sicurezza degli alimenti che finiscono sulle nostre tavole.

Il valore dell’accreditamento si impone quale strumento per una Supply Chain di Qualità, attraverso la garanzia delle prove, delle ispezioni e delle certificazioni accreditate, rappresentando un valido supporto nella individuazione e nella tracciabilità dell’intera filiera agroalimentare e dell’industria distributiva globale.

Tra gli strumenti in grado di garantire l’eccellenza del prodotto italiano sulle tavole mondiali, il Protocollo ITA0039 | 100% Italian Taste Certification, che opera da anni attraverso il proprio iter di certificazione, ideato da ASACERT e supportato da Coldiretti e dal Ministero delle Politiche Agricole, ANRA e dalla scuola internazionale di cucina IFSE. Uno strumento di tutela della salubrità, autenticità e genuinità, dedicato al mondo della ristorazione, verifica che dietro ai classici simboli di italianità riportati sulle confezioni e sulle insegne, ci sia un autentico ristorante italiano, che utilizza prodotti originali, provenienti da fornitori italiani, seguendo criteri coerenti col cammino green e sostenibile che si fa strada anche a livello internazionale.

Una ricerca Accredia-Censis sul tema della giornata mette in evidenza che il 70% del campione di consumatori considerato, ritiene che i controlli sugli alimenti o non siano efficaci o che abbiano alcune falle, tali da non riuscire a prevenire realmente i fattori di rischio sulla salute dei consumatori. Da questo punto di vista gli elementi sui quali agire sono molteplici. Per i consumatori italiani i fattori rilevanti di acquisto di prodotti alimentari sono riconducibili alla trasparenza delle informazioni in materia igienicosanitaria dei prodotti e sul rispetto delle norme di sicurezza (ad es. se per un prodotto vegetale sono stati utilizzati anticrittogamici); conoscere con facilità il luogo di provenienza dei prodotti; sapere che si tratta di un prodotto tipico, di un territorio italiano.

Sul tema della Giornata Mondiale dell’Accredimento 2020, Fabrizio Capaccioli AD ASACERT e ideatore del protocollo di certificazione ITA0039: “La trasparenza delle informazioni, il rispetto dei cicli della natura e dell’ambiente, per un’economia sostenibile e circolare, sono valori che finalmente riscopriamo dalla tradizione del mondo rurale e agricolo e che si impongono, oggi, come un dovere morale ed etico. Un obiettivo sempre più vicino, anche grazie a sistemi di certificazione adeguati, in linea con le crescenti richieste dei consumatori, in favore dell’immagine e della reputazione degli innumerevoli onesti produttori e della genuinità ed autenticità del prodotto finale” e conclude:Impariamo dalla Natura, che costruisce resilienza attraverso la biodiversità. Le norme alimentari internazionali, le linee guida e i codici di condotta messi in campo devono ispirarsi ai sistemi naturali che si adattano all’ambiente con un mix infinito di strategie, di diversità, di uniformità e di complessità.

Si celebra oggi il “World Environment Day”, la Giornata Mondiale dell’Ambiente, giunta alla sua 46esima ricorrenza.

Fu istituita dall’ONU nel 1972 – e celebrata per la prima volta nel 1974 – per ricordare la Conferenza di Stoccolma sull’Ambiente Umano nel corso della quale prese forma il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (conosciuto con l’acronimo UNEP, United Nations Environment Programme), organizzazione internazionale con sede a Nairobi (Kenya) che dall’anno della sua fondazione opera contro i cambiamenti climatici, a favore della tutela dell’ambiente e dell’uso sostenibile delle risorse naturali.

Ogni anno la Giornata Mondiale dell’Ambiente sceglie un tema e un Paese in cui si svolgere i principali eventi legati a questa giornata, il turno dell’Italia fu nel 2015 con il tema “Sette miliardi di sogni. Un Pianeta. Consumare con cautela” e le celebrazioni ebbero luogo nel quadro dell’Expo che, ricordiamo, aveva come tema l’argomento strettamente connesso “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita”.

Per il 2020 il Paese prescelto è la Colombia, con lo slogan “Time for nature” – tempo per la natura – e vede protagonista il tema della biodiversità, parallelamente all’inquinamento atmosferico e il cambiamento climatico.

Sul sito ufficiale www.worldenvironmentday.global si legge l’appello rivolto a tutti gli abitanti della Terra:

“I cibi che mangiamo, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e il clima che rende il nostro pianeta abitabile provengono tutti dalla natura.
Tuttavia, questi sono tempi eccezionali in cui la natura ci sta inviando un messaggio: per prenderci cura di noi stessi dobbiamo prenderci cura della natura.
È ora di svegliarsi. Di prendere atto. Di alzare la voce.
È tempo di ricostruire meglio, per le Persone e per il Pianeta.
In questa Giornata Mondiale dell’Ambiente, è tempo per la natura.”

ASACERT opera da anni al fianco delle aziende, facendo della propria mission l’essere per loro un valore aggiunto, partecipando al loro sviluppo e ai loro obiettivi. Questo si concretizza nell’offerta di un’ampia gamma di servizi che, se da un lato sono utili per dimostrare la compliance alle normative vigenti nelle attività di riferimento, dall’altro è innegabile che abbiano risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale.

 

Tra questi troviamo sicuramente la certificazione ISO 14001 “Specifiche per il Sistema di Gestione Ambientale”, il cuore degli standard della serie ISO 14000; le Organizzazioni che implementano tale Sistema di Gestione si impegnano a ridurre l’impatto ambientale delle attività svolte dalla propria azienda e mirano ad incrementare la fiducia dei propri stakeholder dimostrando l’impegno profuso per la sostenibilità.

E ancora, la norma UNI CEI EN ISO 50001:2011 “Sistemi di gestione dell’energia” che definisce i requisiti per creare, avviare, mantenere e migliorare un Sistema di Gestione dell’Energia che consenta alle Organizzazioni un controllo puntuale e sistematico delle proprie prestazioni energetiche, riducendo i costi, efficientando i consumi e salvaguardando le risorse energetiche a livello globale.

Anche sul fronte delle costruzioni si comincia, ad esempio, a pensare e progettare un’edilizia a misura d’uomo, una sorta di antropo-edilizia, come nel caso del progetto pionieristico di UPTOWN a Milano, per cui ASACERT era tra gli Organismi di Verifica. Si tratta del primo progetto registrato nel nostro Paese ai fini della certificazione in linea con il protocollo energetico-ambientale GBC Quartieri, dedicatao alla qualificazione dei quartieri italiani particolarmente virtuosi in termini di sostenibilità ambientale del territorio, delle infrastrutture, delle dotazioni e degli edifici sostenibili.

Nel contesto di economia circolare in cui viviamo – laddove pensare circolare significa imitare il comportamento della natura, in cui non esiste il concetto di scarto e ogni elemento diviene un input per un altro processo – diverse realtà aziendali ed imprenditoriali si devono porre come obiettivo una visione sistemica, volta a ripensare il modo in cui disegniamo i nostri prodotti e processi per eliminare tutte le possibili esternalità negative, favorire l’utilizzo circolare dei materiali e rigenerare il sistema naturale.

Non possiamo più assistere passivamente. “Abbiamo l’obbligo di essere attori responsabili, sulla scia di un’emergenza, che ha solo accelerato un improcrastinabile cambio di visione e prospettiva su un mondo tutto nuovo e non solo per le generazioni future. È vitale trovare un equilibrio tra l’economia, le produzioni e il rispetto per la natura, non solo ideologiche e di principio, ma concrete e attuabili. Si tratta di diffondere e mettere in atto una best practice di stili di vita virtuosi, quanto necessari, ora e adesso.” Il pensiero di Fabrizio Capaccioli – AD di ASACERT.

“In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso”

Aristotele