La legislazione, i protocolli, le norme tecniche svolgono una mera funzione regolatoria oppure riteniamo possano anche sostenere il cambiamento, supportare l’innovazione ben oltre le performance e gli standard?

Questo il tema che ASACERT ha approfondito stamane nel contesto dell’incontro al Salone: “La casa ideale? Sostenibile, efficiente, confortevole”, che ha visto la partecipazione di un ampio e qualificato parterre di relatori:

 

Donatella Bollani, Responsabile servizi per la Sostenibilità di Asacert
Marco Bianchet, Group Quality & Sustainability Director Nice
Nadia Boschi, Head of Sustainability Italy and Continental Europe Lendlease
Giuseppe Rinaldi, CEO Isolkappa
Simone Tripepi, Responsabile Business to Consumer Enel X Global Retail

Coordinatore:
Marco Caffi: Direttore Generale Green Building Council Italia

 

La presenza pervasiva della dimensione digitale e adempimenti sempre più stringenti in materia ambientale stanno cambiando significativamente i luoghi della nostra quotidianità – afferma Donatella Bollani, Responsabile servizi per la Sostenibilità di ASACERT – è quindi necessario sperimentare nuovi format spaziali e nuovi servizi che ci consentano di definire una altrettanto nuova dimensione dello “stare bene”, accolta e tutelata anche dai riferimenti di norma”.

In occasione dell’evento è stato presentato il progetto “Green Human Hub“, un progetto Human-Centered Designed, concepito nel cuore del quartier generale dell’organizzazione. Uno spazio comune, risultato da un percorso di ricerca e innovazione, incentrato sull’economia circolare grazie al quale ASACERT è stata premiata da GBC Italia come eccellenza in “Leadership d’impresa in sostenibilità”. Una dimensione semplice, funzionale, flessibile, tecnologica e soprattutto disegnata e pensata per le persone e con le persone in armonia con l’ambiente.

 

Milano 25 Settembre – Si è tenuta Sabato 23 scorso, in un gremito teatro, presso Filodrammatici a Milano, la serata dal titolo ‘Impronte’. Una manifestazione d’arte, musica e teatro, con la direzione artistica di Enrico Ruggeri e organizzata da Accapierre. Asacert ha supportato l’iniziativa culturale, come impegno per la diffusione, attraverso l’arte, di temi di responsabilità sociale. Lo spettacolo si è aperto con un dialogo tra Fabrizio Capaccioli – AD di ASACERT e Presidente del Green Building Council Italia –, Davide Van de Sfroos, Andrea Mirò, e l’autore radio-televisivo Ezio Guaitamacchi su alcuni dei temi fondamentali della nostra epoca, come la sostenibilità e la qualità della vita delle persone. Al termine, lo spettacolo di narrazione e musica: “Un Uomo chiamato Bob Dylan”.

Una serata dove arte e cultura sono diventate veicolo per sensibilizzare il  pubblico nei confronti di temi come la salvaguardia del pianeta, che “non deve essere fondamentalismo climatico -sostiene Capaccioli- ma un mezzo per promuovere il benessere delle persone, l’equità sociale, per un nuovo umanesimo della sostenibilità, in cui l’uomo è al centro delle strategie sostenibili.” Dalla musica classica all’hip-hop, da quella tradizionale ai generi più sperimentali, la musica è un mezzo potente per esprimere emozioni, narrazioni culturali e stimolare il pensiero critico. “L’arte è un catalizzatore di trasformazioni sociali, in un momento in cui, attraverso le piattaforme online, i contenuti sono immediatamente fruibili globalmente. Se da un lato questo ha reso più complesso farsi notare, dall’altro ha senz’altro dato la possibilità a ciascun artista di portare il proprio messaggio da un livello locale ad uno globale. – Prosegue Capaccioli- l’imprenditore, dal canto suo, ha oggi un compito morale ed etico che va oltre il perseguimento del profitto, deve poter agire per migliorare la vita delle persone, dei collaboratori e, più in generale, delle comunità in cui opera, anche supportando l’arte in tutte le sue forme.”

Usufruendo del suo grande potere, l’arte è capace di emozionare e non c’è apprendimento e cambiamento se non filtrato dalle emozioni. L’arte diventa, così, strumento e veicolo di messaggi di speranza e azione. Un richiamo a considerare il potere dell’arte come agente di cambiamento positivo nel mondo contemporaneo.

 

Oggi, 16 settembre si celebra la ventitreesima Giornata Mondiale per la protezione della fascia di ozono. Dal 2000 le Nazioni Unite hanno proclamato l’ “International Day for the Preservation of the Ozone Layer”, per promuovere in tutto il mondo iniziative e conferenze per continuare a salvaguardare questo importantissimo “scudo” atmosferico. L’ozono è un gas serra “buono”, colore bluastro e odore pungente, che si forma nell’ozonosfera a una distanza dalla superficie terrestre compresa tra i 10 e i 40 km. Il suo compito è quello di proteggerci dalle radiazioni ultraviolette emanate dal Sole, troppo forti per la vita sulla Terra: lo strato di ozono funge così da filtro protettivo ed ha un ruolo chiave nella salvaguardia del nostro.

Asacert, insignita nel 2022 del riconoscimento di “Leadership di impresa in sostenibilità”, celebra questa giornata mondiale, sostenendo e implementando, da oltre vent’anni, comportamenti, servizi e strumenti per la diffusione di consapevolezza, responsabilità e azioni concrete ad ogni livello in favore della preservazione dell’ecosistema e del benessere delle persone.

LA STORIA

La scelta del giorno, il 16 settembre, non è casuale. In questa data,  nel 1987, rappresentanti di oltre 40 Paesi si sono riuniti in Canada, per firmare il Protocollo di Montreal sulle sostanze che danneggiano la fascia di ozono. Questo accordo storico ha stabilito impegni concreti per ridurre l’uso delle sostanze dannose per la fascia di ozono e promuovere alternative sostenibili. La fascia di ozono è uno strato di gas composto principalmente da molecole di ossigeno che circonda la Terra. Questo strato è fondamentale per la vita sul nostro pianeta, poiché assorbe gran parte dei raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Già negli anni ’80 gli scienziati avevano scoperto che l’uso diffuso di sostanze chimiche come i clorofluorocarburi (CFC) e gli idroclorofluorocarburi (HCFC) stava danneggiando la fascia di ozono, compromettendo la sua capacità di proteggerci dai dannosi raggi UV del Sole. Queste sostanze, infatti, una volta entrate nell’atmosfera migrano verso la fascia di ozono reagiscono chimicamente con le molecole di ossigeno, causandone la distruzione.

OBIETTIVI

La Giornata Mondiale per la Protezione della Fascia di Ozono ha diversi obiettivi chiave: sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della fascia di ozono per la nostra salute e l’ambiente; promuovere l’adozione di politiche e misure per ridurre l’uso di sostanze dannose per la fascia di ozono; incoraggiare la cooperazione internazionale e la condivisione di conoscenze e tecnologie per affrontare la sfida dell’assottigliamento della fascia di ozono.

REGOLAMENTO Ue

Il 26 ottobre 2022 è stata pubblicata la proposta elaborata dalla Commissione europea per una nuova direttiva sulla qualità dell’aria. La nuova direttiva contribuirà a ridurre significativamente i livelli di inquinanti atmosferici per il raggiungimento dell’obiettivo “inquinamento zero”, che l’Unione europea ha fissato per il 2050. Per allinearsi ai livelli raccomandati dall’OMS si impone, inoltre, una riduzione progressiva dell’esposizione media della popolazione al PM2,5 e al biossido di azoto: questa riduzione, entro il 2030, deve essere pari al 25% rispetto al valore dell’indicatore di esposizione medio calcolato nel 2020.

Grazie agli sforzi congiunti delle nazioni nel rispettare il Protocollo di Montreal, ci sono stati progressi significativi nel ripristinare lo strato di ozono. Si prevede che, nel corso dei prossimi decenni, lo strato di ozono si riprenderà gradualmente.

La Giornata Mondiale dell’Ozono, resta un momento importante per promuovere azioni costanti, per garantire che tale elemento possa continuare a svolgere il suo ruolo vitale nella protezione della vita sulla Terra.

 

Milano, 11 settembre 2023 – “Sostenibilità ed eccellenza nell’intrattenimento televisivo”, il premio che ASACERT, ha conferito al conduttore TV Carlo Conti.

Una calda serata fiorentina al Forte Belvedere è stata la suggestiva location della sesta edizione dello Stenterello Film Festival dedicato alla commedia d’autore italiana.

Conduttore e produttore televisivo di moltissimi programmi di intrattenimento di grande successo, tra cui tre edizioni del Festival di Sanremo, Carlo Conti, si è anche distinto per la sua sensibilità ed impegno nei confronti di temi come la sostenibilità e la salvaguardia dell’ambiente. “Un professionista che ha fatto della sua carriera una continua ricerca dell’eccellenza, cimentandosi in differenti modalità di show e di intrattenimento, dando sempre prova di professionalità e passione per il suo lavoro. Un modus operandi che rispecchia la filosofia di ASACERT, che da vent’anni ha fatto dell’eccellenza una strategia di approccio al lavoro e di soddisfazione delle esigenze del mercato, con la massima attenzione alle tematiche della sostenibilità e del benessere delle persone.” Le motivazioni del riconoscimento conferito al conduttore dall’ente di certificazione, ispezione e valutazione.

“Ringrazio Asacert per avermi tributato questo riconoscimento -le parole del conduttore a margine della premiazione- Credo fermamente che la sostenibilità sia un impegno collettivo che inizia dalle piccole azioni quotidiane. Se ognuno di noi si impegna a compiere una piccola azione in favore della sostenibilità, come risparmiare energia, ridurre gli sprechi o scegliere prodotti eco-friendly, possiamo creare un effetto a cascata. Goccia a goccia, queste azioni si sommano e formano un oceano di cambiamenti positivi per il nostro pianeta e le future generazioni”.

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PRODOTTI PERFORMANTI, FILIERE SICURE, SOSTENIBILI E TRASPARENTI

 

La sostenibilità è diventata una priorità globale in tutti i settori industriali e l’industria del cemento e del calcestruzzo non fa eccezione. La Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC) è uno strumento consolidato per valutare e migliorare la sostenibilità in questa filiera. Tra i suoi membri, colossi come Lafarge Holcim, Heidelberg Cement, Buzzi Unicem, oltre che le principali associazioni industriali, per l’Italia Federbeton. La Certificazione offerta al mercato dal Concrete Sustainability Council incoraggia le aziende a ridurre il loro impatto ambientale e sociale. ASACERT è ente di certificazione accreditato per l’Italia abilitato al rilascio della certificazione CSC.

L’impegno dell’intero settore nel miglioramento del processo produttivo ha permesso alle aziende di evitare l’emissione di circa 370.000 tonnellate di CO₂ in atmosfera, con un miglioramento del 17,9% della performance ambientale rispetto al 2020, grazie alla biomassa presente nei combustibili alternativi utilizzati. (dati Federbeton pubblicati ad ottobre 2022).

 

Cos’è la Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC)

La Certificazione CSC è un sistema di certificazione indipendente progettato per valutare e garantire la sostenibilità nella produzione di cemento e calcestruzzo. L’obiettivo del CSC è dimostrare come gli operatori stiano minimizzando gli impatti attraverso un approvvigionamento responsabile, essere riconosciuti dai principali sistemi internazionali per la valutazione della sostenibilità degli edifici (BREEAM, DGNB, LEED) e valutati finanziariamente nelle politiche pubbliche di appalti verdi. Il CSC si basa su criteri chiave che coprono vari aspetti della sostenibilità, tra cui:

  1. Gestione Responsabile delle Risorse: la certificazione CSC promuove l’uso sostenibile delle materie prime e delle risorse naturali, incoraggiando il riciclo e la riduzione degli sprechi.
  2. Riduzione delle Emissioni: le aziende certificate CSC devono impegnarsi a ridurre le emissioni di gas serra, adottando tecnologie più pulite e più efficienti dal punto di vista energetico.
  3. Responsabilità Sociale: la CSC tiene conto degli aspetti sociali, come le condizioni di lavoro sicure e l’interazione positiva con le comunità locali.
  4. Produzione Sostenibile: la produzione di cemento e calcestruzzo deve essere sostenibile sia dal punto di vista ambientale che sociale, evitando impatti negativi sulla biodiversità e sulle risorse idriche.
  5. Trasparenza e Responsabilità: la certificazione CSC richiede la divulgazione trasparente delle informazioni relative alla sostenibilità e la responsabilità nelle pratiche aziendali.

 

La certificazione CSC non solo migliora l’immagine aziendale e la competitività sul mercato, ma contribuisce quindi anche a promuovere condizioni di lavoro sicure ed in linea con i criteri di responsabilità sociale, elemento a cui Asacert tende costantemente.

 

Benefici della Certificazione CSC

La Certificazione CSC offre una serie di benefici significativi, tra cui:

  1. Miglioramento dell’immagine aziendale: essere certificati secondo lo standard CSC dimostra l’impegno dell’azienda per la sostenibilità, migliorando la reputazione aziendale e la fiducia del pubblico.
  2. Vantaggi commerciali: i prodotti certificati CSC hanno un vantaggio competitivo sul mercato, poiché sempre più clienti e progettisti cercano materiali da costruzione sostenibili.
  3. Conformità regolamentare: essere certificati secondo uno standard riconosciuto aiuta le aziende a rimanere conformi alle leggi e ai regolamenti ambientali in continua evoluzione.
  4. Contributo alla sostenibilità globale: riducendo l’impatto ambientale, si contribuisce agli sforzi globali per mitigare il cambiamento climatico e conservare le risorse naturali.

 

La Certificazione Concrete Sustainability Council (CSC) rappresenta un importante passo avanti nel settore del cemento verso una maggiore sostenibilità, giocando un ruolo cruciale nel contribuire a un futuro più verde per l’intera filiera del cemento e del calcestruzzo.

NUOVO IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio di Milano, controllato da ASACERT

 

Il 22 agosto del 2022 inaugurava il nuovo IRCCS Ospedale Galeazzi – Sant’Ambrogio (Gruppo San Donato) a Mind, il Milano Innovation Discrict, nell’area dove è stato realizzato Expo 2015 e che ora è una cittadella dedicata all’innovazione. Progetto sviluppato da Binini Partners e vincitore del Premio CNETO 2019 come “Best Project”, è stato insignito nel 2022 del premio World’s best hospital orthopedics.

La durata del cantiere è stata di circa tre anni e mezzo, durante i quali ASACERT, ha ricoperto il ruolo di controllore dei lavori durante le diverse fasi realizzative, in modo tale da garantire il rispetto dei parametri di stabilità e durabilità della struttura e degli standard previsti per legge. Attenzione alla sostenibilità: risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, centrali termiche per la produzione di vapore materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico, rispetto dei requisiti LEED. Una struttura unica e innovativa, ai massimi livelli di sicurezza e qualità certificate. Linee essenziali e colore bianco, si armonizzano nell’impatto visivo e trasmettono pulizia, efficienza e innovazione.

I suoi numeri:
50.000 mq di superficie totale, 94 metri di altezza, 16 piani fuori terra, lo collocano tra gli 8 ospedali più alti d’Europa (e tra i 75 ospedali più alti al mondo). E ancora, 30 le sale operatorie dotate di tecnologie dell’ultima generazione, con innovazione anche dal punto di vista dell’ingegneria clinica, 2 le sale di endoscopia, 25 posti letto di terapia intensiva, di cui 5 di unità di terapia intensiva cardiovascolare, si aggiungono alle abituali attività ospedaliere.

 

Un complesso all’avanguardia con aree verdi, che concorrono a dar vita ad ambienti che favoriscono per l’inclusione e l’accoglienza di lavoratori e pazienti. Una struttura che ben si inserisce nella città di Milano, sempre più improntata sull’offerta di servizi completi e innovativi ai suoi cittadini, anche nell’ambito sanitario e della ricerca scientifica. Il polo ospedaliero offre ai propri pazienti servizi multidisciplinari all’insegna dell’efficienza logistica, fornendo prestazioni integrate sulla base di un approccio innovativo al concetto di sanità pubblica. Parole d’ordine: sostenibilità e futuro. Risparmio energetico, riduzione degli sprechi, dei consumi e delle emissioni acustiche e inquinanti, materiali eco-compatibili, impianto fotovoltaico e rispetto dei requisiti LEED, ma anche teleriscaldamento, centrali termiche per la produzione di vapore e dotazioni tecnologiche all’avanguardia.

Sostenibilità, ricerca, innovazionecura e sicurezza, queste le parole d’ordine all’ IRCCS Ospedale Galeazzi Sant’Ambrogio,una grande opera di cui andare fieri.

Secondo la ricerca ” 𝑅𝑎𝑡𝑖𝑛𝑔 𝐸𝑆𝐺 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑒𝑠𝑒, 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑒𝑡𝑖𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑟𝑖𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑐𝑒𝑙𝑡𝑒 𝑔𝑟𝑒𝑒𝑛 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑧𝑖𝑒𝑛𝑑𝑒 “, 𝐟𝐢𝐧𝐚𝐧𝐳𝐢𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚𝐥 𝐏𝐚𝐫𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐞𝐨, il livello di fiducia nelle dichiarazioni di sostenibilità delle aziende è ancora basso (44,5%) o bassissimo (19,5%). Per invertire questa pericolosa tendenza è necessario aumentare la trasparenza delle rendicontazioni, adottare standard rigorosi per la loro misurazione, oltre che la pratica della validazione dei contenuti, rivolgendosi ad enti terzi e accreditati, per dimostrare un impegno concreto e certificato, verso i temi legati ai pilastri ESG ed opposto rispetto alle pratiche di greenwashing. Tuttavia, negli ultimi anni abbiamo assistito ad una crescente consapevolezza dell’importanza della sostenibilità e la pressione degli stakeholder, come i consumatori, gli investitori e gli organismi regolatori, stanno spingendo sempre più aziende a comunicare in modo trasparente le proprie performance in questo ambito. Di conseguenza, molte aziende stanno volontariamente sottoponendo i propri bilanci di sostenibilità a processi di verifica indipendenti per aumentare la credibilità delle informazioni fornite. Ad un comune e sempre più diffuso sentiment riguardo questi temi, si è aggiunta la direttiva “Corporate Sustainability Reporting” (CSRD) della Commissione UE, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 16 dicembre 2022. Secondo la direttiva a partire dal 2024, con scadenze differenziate, tutte le imprese di grandi dimensioni e le PMI quotate dovranno rendicontare le informazioni di sostenibilità secondo nuovi criteri e contenuti.

 

I requisiti dell’UE in materia di rendicontazione della sostenibilità si applicheranno a tutte le grandi imprese, quindi con oltre 250 dipendenti e un fatturato di 40 milioni di euro, e a tutte le quotate, a eccezione delle microimprese; seppur soggette a standard meno stringenti, anche le PMI quotate dovranno aderire al nuovo sistema di rendicontazione a partire dal 2026, con la possibilità, sotto particolari condizioni, di posticipare l’adesione fino al 2028. Il Report di sostenibilità copre un’ampia gamma di temi, tra cui la riduzione dell’impatto ambientale, il rispetto dei diritti umani, la promozione di condizioni di lavoro eque e sicure, e la gestione trasparente e responsabile dell’azienda. Basterebbe pensare ai vantaggi per le aziende, per far pendere la bilancia verso un atteggiamento positivo nei confronti dei bilanci di sostenibilità, anche per le realtà che non sono ancora obbligate alla loro redazione:

La possibilità di ritrovarsi fuori dal mercato in caso di mancata e pronta adesione ai princìpi ESG è un rischio possibile. Redigere un Bilancio di sostenibilità è fondamentale per dimostrare il proprio impegno e per rispondere alle crescenti aspettative degli stakeholder in termini di responsabilità e trasparenza.

 

ASACERT, quale ente di certificazione indipendente di terza parte, esegue il servizio di Validazione dei Bilanci di Sostenibilità ed è in grado di supportare le organizzazioni nell’identificazione dei propri impatti significativi per l’economia, l’ambiente e la società, secondo standard globalmente riconosciuti. Secondo i dati raccolti da ASACERT, emerge una crescente richiesta di maggiore diffusione delle informazioni non finanziarie, poiché le aziende sono più apprezzate sul mercato e riscontrano un miglior livello reputazionale, fattore oggi imprescindibile per qualunque organizzazione. Inoltre, come si è visto,  le aziende che decidono di rendicontare il proprio impatto non finanziario, hanno un accesso agevolato al mercato del credito e alle risorse finanziarie, unito a punteggi premiali per l’accesso ai bandi e finanziamenti nazionali e comunitari, che consentono alle organizzazioni di poter fare significativi passi avanti per uno sviluppo sostenibile. La fiducia nei bilanci di sostenibilità è, e sarà sempre più, una questione importante nell’ambito della responsabilità sociale e ambientale delle aziende. Per garantire una maggiore fiducia nei bilanci di sostenibilità, è essenziale adottare standard e linee guida riconosciuti a livello internazionale per la rendicontazione sostenibile, sottoporre i bilanci a una verifica indipendente e migliorare la trasparenza delle pratiche aziendali in materia di sostenibilità. Tuttavia, senza una validazione terza, le informazioni presentate nel bilancio potrebbero essere percepite come soggettive e poco attendibili, al contrario, tali dati – purché validati – consentono una comunicazione trasparente delle proprie performance nei confronti del mercato e della propria filiera di riferimento.

 

 

Un risparmio economico che supererà i 120.000 €/anno, pari all’effetto di assorbimento che sono in grado di restituire circa 15.000 alberi di alto fusto. Una cifra importante, grazie alla riduzione dei consumi, generata dall’applicazione del Protocollo di sostenibilità energetico-ambientale GBC Condomini®️.

ASACERT, Organismo di Verifica Accreditato presso il Green Building Council Italia, ha verificato la rispondenza dei criteri stabiliti dal Protocollo per l’edificio Teodosia di Torino: il primo edificio certificato (livello gold) in Italia. GBC Condomini®️ è uno strumento di rendicontazione ed efficientamento per la rigenerazione sostenibile degli edifici, che presta particolare attenzione all’efficienza energetica, idrica ed alle emissioni, alla circolarità, all’utilizzo di materiali e risorse riciclate e a basso impatto ambientale, al comfort e alla qualità degli ambienti interni, per il benessere delle persone e nel rispetto degli ecosistemi ambientali.

IL RUOLO DI ASACERT

Per conto di GBC Italia, ente di certificazione proprietario del protocollo e titolare dello schema di certificazione GBC Condomini®, ASACERT ha svolto, con i propri ispettori e tecnici specializzati, le attività di ispezione e verifica dei criteri stabiliti. Le attività controllo di congruenza e completezza, in campo e documentali, sono state riportate in un rapporto di verifica consegnato a GBC Italia. È seguita una revisione finale sul processo, in base alla quale GBC Italia ha stabilito il livello di certificazione Gold conseguito dal Condominio Teodosia.

L’accreditamento di ASACERT da parte di GBC Italia presuppone il rispetto di requisiti prestabiliti legati alla struttura, alle competenze di processo e alla qualità del servizio, che prevedono anche l’accreditamento ACCREDIA per specifici schemi, come organismi di terza parte indipendenti (tipo A) per le attività di ispezione (controllo tecnico e validazione progetti).

ASACERT condivide la vision di GBC Italia per promuovere un processo di trasformazione del mercato edile italiano, attraverso i sistemi di certificazione legati al marchio Green Building, che stabiliscono ed attribuiscono un valore di mercato all’edilizia sostenibile, rappresentando un utile strumento per committenti pubblici e privati, investitori, società immobiliari che vogliono certificare le proprie soluzioni di riqualificazione territoriale ed edilizia, stimolando la competizione tra le imprese sul tema delle performances ambientali e incoraggiando comportamenti di consumo consapevole anche tra gli utenti finali. 

IL FRAME ITALIANO

Al momento, l’Italia si caratterizza per uno stock immobiliare particolarmente ampio, ad elevata anzianità e basse performance, soprattutto in termini di efficienza energetica: sono circa 2,1 milioni di edifici residenziali – pari al 17% del totale dello stock residenziale – che si trovavano, infatti, in cattivo stato di conservazione; ed il 74% del totale è stato costruito prima degli anni ’80 e addirittura prima degli anni ’60.

Il comparto condominiale risulta decisamente strategico per gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità del nostro Paese, perché operare e intervenire positivamente su di essi significa innescare un processo di rivoluzione abitativa e culturale.

A MAURIZIO LEGGERI, FONDATORE DELLA PROTEZIONE CIVILE, IN OCCASIONE DEL VII FESTIVAL CITTÁ IDENTITARIE, A POTENZA.

Si è svolta ieri, 30 giugno, a Potenza, l’inaugurazione del “VII Festival Città Identitarie”, una serata-spettacolo dal titolo “Potenza nomen omen”, con la direzione artistica di Edoardo Sylos Labini. Ad ASACERT il compito di consegnare il Premio “La Città Sostenibile 2023”, alla famiglia di Maurizio Leggeri, fondatore della Protezione Civile.

Leggeri è stato uno dei maggiori esperti di ingegneria sismica a livello mondiale,  fondatore del Cgiam – Centro di geomorfologia integrata per l’area del Mediterraneo e cofondatore della Protezione Civile Italiana. Nel 1960 fu chiamato dalla NASA per poter continuare le sue ricerche negli USA, ma declinò l’invito per restare nella sua terra e continuare il suo lavoro di ricerca.

Potenza come l’Irpinia e Salerno, furono colpite da un terribile terremoto nel 1980.  L’entità degli effetti devastanti di quel sisma si seppero parecchi giorni dopo, perché non esisteva all’epoca un sistema di monitoraggio sismico che permettesse di localizzare e misurare l’energia del terremoto, né un’organizzazione stabile di Protezione Civile che contribuisse a diffondere le informazioni sull’impatto dell’evento. Dopo quel terribile evento, Maurizio Leggeri si impegnò ancora di più nei suoi studi per la prevenzione del rischio sismico. Tra le grandi opere che ha progettato, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica, la prima rete sismometrica della Regione Basilicata.

ASACERT, è stata chiamata alla consegna del premio, in quanto Ente terzo e accreditato, leader nei servizi di ispezione, controllo e valutazione di opere sensibili come dighe, ponti, viadotti, reti stradali, ferroviarie, dalla loro progettazione, ai controlli tecnici in corso di costruzione, fino alla manutenzione. Queste attività rappresentano un importante fattore di prevenzione di catastrofi ambientali e di salvaguardia della sicurezza dei cittadini. L’opera di controllo e validazione dei progetti, sia dal punto di vista della rispondenza delle opere ai vincoli, non solo ambientali, stabiliti dal decisore pubblico, sia per quanto concerne la corretta esecuzione in cantiere, sono una garanzia per l’incolumità dei cittadini e per la resilienza delle opere a stress di vario genere: ambientale, strutturale, di usura.

La kermesse, che si è inaugurata ieri sera, si concluderà domenica 2 Luglio e ha visto la partecipazione straordinaria di alcuni dei più grandi nomi internazionali della cultura, dello spettacolo e dell’informazione: Claudia Cardinale, Giancarlo Giannini, Gianmarco Chiocchi direttore del TG1, Paolo Petrecca direttore di RaiNews 24 e molti altri.

         

Un passo avanti verso la sostenibilità certificata della filiera edile. ASACERT annuncia l’accreditamento presso il Concrete Sustainaility Council (CSC), diventando Ente di Certificazione accreditato per l’Italia.

ASACERT è un Organismo di Certificazione e Ispezione specializzato nel settore delle costruzioni, con più di 20 anni di presenza sul mercato e specifiche competenze settoriali, sottoposte a continui e costanti aggiornamenti in relazione alle nuove metodologie e tecniche di auditing, all’evoluzione della normativa di settore e all’introduzione di nuovi schemi di certificazione, con l’obiettivo di garantire valutazioni tecniche sempre affidabili e aggiornate.

Il Concrete Sustainability Council (CSC), è un sistema globale di certificazione per il calcestruzzo proveniente da fonti responsabili, progettato per aiutare le aziende ad ottenere informazioni sul livello a cui le aziende di calcestruzzo, cemento e aggregati operano dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. La certificazione include l’intera catena di fornitura del calcestruzzo: produttori di cemento, fornitori di aggregati e produttori di calcestruzzo. L’obiettivo del CSC è dimostrare come gli operatori stiano minimizzando gli impatti attraverso un approvvigionamento responsabile, essere riconosciuti dai principali sistemi internazionali per la valutazione della sostenibilità degli edifici (BREEAM, DGNB, LEED) e valutati finanziariamente nelle politiche pubbliche di appalti verdi.

Il calcestruzzo resta il materiale da costruzione più utilizzato al mondo ed è senza dubbio il più durevole, basti pensare al Pantheon o al Colosseo, esempi senza tempo della sua solidità. Creando un sistema di certificazione, il CSC promuove e diffonde consapevolezza sul calcestruzzo come materiale da costruzione sostenibile, per un futuro sicuro, duraturo e resiliente.

ASACERT, come Organismo di Certificazione accreditato, entra a far parte di una community di partner dell’industria del calcestruzzo europei, statunitensi, sudamericani e asiatici e avrà l’opportunità dialogare sui temi della sostenibilità con clienti e Comitato Tecnico, partecipare alle Tavole Rotonde degli Organismi di Certificazione e all’Assemblea Generale di CSC, sviluppando un’influenza mondiale nel settore.

Vogliamo essere un valore aggiunto per le aziende. In questo senso la sostenibilità, uno dei capisaldi dell’attività di ASACERT, è ancora una volta la nostra missione ispiratrice. Essere un Organismo di Certificazione per il CSC è un ulteriore passo verso l’affermarsi dei tre pilastri della sostenibilità  – Environmental, Social, Governance – in linea con i principi di sviluppo sostenibile riconosciuti dalla comunità internazionale. Siamo convinti che l’edilizia debba fare la sua parte per garantire un futuro di benessere per le persone e per il pianeta”. Il commento di Fabrizio Capaccioli AD di ASACERT. “Nuove azioni a tutela dell’ambiente, secondo criteri e rating oggettivi e comuni, affidati al vaglio di enti terzi. Questo segnerà il passo, farà la differenza tra ciò che è stato fino a ieri e ciò che dovrà necessariamente essere da oggi in poi. L’adesione al Concrete Sustainability Council rappresenta un riconoscimento per ASACERT da parte di una delle organizzazioni più influenti ed accreditate su questi temi, oltre che un ampliamento dei servizi che siamo in grado di offrire al mercato italiano”, conclude Capaccioli.