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SISTRI 2014: al via la seconda fase. Le novità del Decreto Milleproroghe

Il 3 marzo 2014 ha preso il via la seconda fase del SISTRI, il sistema di tracciabilità dei rifiuti, per gli enti ed i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, per i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania.

Ricordiamo che sono tenuti ad aderire al SISTRI (Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101 convertito con modificazioni dalla L. 30 ottobre 2013, n. 125):

  • gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi;
  • gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti speciali pericolosi a titolo professionale, compresi i vettori esteri che operano sul territorio nazionale;
  • in caso di trasporto intermodale, i “soggetti ai quali sono affidati i rifiuti speciali pericolosi in attesa della presa in carico degli stessi da parte dell’impresa navale o ferroviaria o dell’impresa che effettua il successivo trasporto;
  • gli enti o le imprese che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti urbani e speciali pericolosi;
  • i nuovi produttori, che trattano o producono rifiuti pericolosi;
  • i Comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della Regione Campania;

 

mentre hanno facoltà di aderire al SISTRI:

  • i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi;
  • gli enti e le imprese che effettuano attività di raccolta, trasporto e gestione dei rifiuti non pericolosi;
  • i raccoglitori e i trasportatori di rifiuti urbani del territorio di Regioni diverse dalla Regione Campania.

 

Il Decreto “Milleproroghe” (Decreto n. 150/2013), convertito in Legge 17 febbraio 2014, è intervenuto in materia disponendo il rinvio delle sanzioni per le inadempienze legate al SISTRI, con la relativa applicazione che partirà dal 1° gennaio 2015.

Un’altra novità sul SISTRI, contenuta nel Decreto Milleproroghe, riguarda la conferma della doppia gestione informatico/cartacea. È stato rinviato a fine anno anche l’utilizzo dei registri cartacei di tipo classico, che restano quindi uno strumento valido e ufficialmente riconosciuto per l’utilizzo e l’archiviazione.

Infine, si informa che il 28 febbraio 2014 è stato diramato dal Ministero dell’Ambiente, del Territorio e della Tutela del Mare uno schema di Decreto che, in caso di approvazione senza modifiche rispetto alla bozza circolata, escluderebbe dall’obbligo di iscrizione al SISTRI gli enti e le imprese produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi fino a 10 dipendenti.

Si precisa, comunque, che detto Decreto sarà efficace solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.