ASACERT aiuta le aziende ad usufruirne grazie alla UNI ISO 45001:2018
Sicurezza sul lavoro: un argomento, anzi, un diritto, che deve rappresentare una priorità per tutte le aziende, di qualunque dimensione. Puntare sulla sicurezza vuol dire avere a cuore la salute dei lavoratori, consentendo loro di operare in modo più produttivo in un ambiente sicuro.
Nel 2021 gli infortuni sul lavoro sono aumentati, complice il parziale “ritorno alla normalità” e la conseguente diminuzione della modalità di lavoro da remoto. Stando ai dati Inail, tra gennaio e dicembre 2021 sono state presentate 555.236 denunce di infortunio (+0,2% rispetto al 2020), 1.221 delle quali con esito mortale. Aumentano, invece, sia gli incidenti in itinere, quelli sul percorso tra casa e lavoro, che salgono a 80.839 (+29,2% rispetto al 2020), che le morti – 248 (+15,9% rispetto al 2020). Le chiamano “morti bianche”, dove l’aggettivo “bianco” allude all’assenza di una mano direttamente responsabile dell’incidente. Eppure, queste morti non sono quasi mai frutto del destino, ma possono – spesso – essere ricondotte al mancato rispetto delle norme per la sicurezza sul lavoro.
A fronte di questi numeri, non appena sono state portate a termine le procedure per l’assegnazione del Bando Isi 2020, l’Inail ha immediatamente proceduto con la disposizione del Bando Isi 2021, stanziando 273,7 milioni di euro a fondo perduto. Per un totale di oltre 2,7 miliardi di incentivi disposti a partire dal 2010.
Le imprese e gli enti del Terzo Settore possono richiedere finanziamenti a fondo perduto per la realizzazione dei progetti con valore massimo di 130.000 euro, in base all’asse di riferimento. Questi ultimi si dividono in cinque categorie:
1.Investimento: si tratta di 112,2 milioni di euro, suddivisi in 107,2 milioni per progetti di investimento (asse 1.1) e 5 milioni per progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale(asse 1.2).
2.Movimentazione manuale dei carichi: il secondo asse prevede 40 milioni di euro per sostenere la realizzazione di progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi.
3.Bonifica amianto: il terzo asse (Isi Amianto) stanzia 74 milioni di euro per progetti relativi alla bonifica da materiali contenenti amianto.
4.Micro e piccole imprese: mette a disposizione 10 milioni di euro per progetti messi in atto da micro e piccole imprese che operano nel settore della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti e del recupero e preparazione per il riciclaggio dei materiali e in quello del risanamento e altri servizi di gestione dei rifiuti.
5.Agricoltura: per il quinto e ultimo asse, l’importo è di 37,5 milioni di euro. Come per il primo asse, anche in questo caso si prevede una biforcazione che suddivide l’importo in 27, 5 milioni di euro – venti dei quali sono finanziati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali per progetti di micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e 10 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria (asse 5.2).
La novità principale è rappresentata dall’introduzione di tre nuove tipologie di finanziamento con l’asse 1.1: l’obiettivo è la riduzione del rischio incendio, mediante l’adozione di sistemi di prevenzione e/o protezione, la riduzione del rischio infortunistico, attraverso l’acquisto e l’installazione di dispositivi di protezione per il rilevamento automatico delle persone e di barriere per protezione da macchine fisse e semoventi, e la riduzione del rischio radon, grazie alla realizzazione di opere edili e di sistemi di ventilazione per i piani terra, seminterrati e interrati nei quali sia presente questo gas.
Dal 26 febbraio 2022, l’Inail pubblicherà la presentazione delle domande di accesso ai finanziamenti, mediante una procedura informatica articolata in diverse fasi.
Il Bando Isi si conferma un meccanismo di rafforzamento dell’attività di vigilanza, fornendo un sostegno tangibile soprattutto alle micro e piccole imprese, attive protagoniste del sistema produttivo italiano, poiché – per citare il neo-rieletto Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella “le morti sul lavoro sono una perdita irreparabile per l’intera società”.
Negli ultimi anni, l’impegno delle istituzioni sul tema della sicurezza sul posto di lavoro è cresciuto, come testimonia anche l’introduzione della UNI ISO 45001:2018, basata sulla High Level Structure, integrabile con tutti gli altri sistemi di gestione di nuova generazione, tra i quali ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 (Ambiente) e ISO 37001 (Anti-corruzione). Tutte le nuove norme sono costruite seguendo il principio del Risk based thinking, ossia l’approccio basato sul rischio, che prende quindi in considerazione i diversi fattori di rischio potenziale per poi elaborare una strategia efficace per la loro gestione.
A conferma di tale attenzione, lo stesso bando, nel conteggio dei punti per l’ottenimento degli incentivi, ne assegna ben 90 alle aziende che hanno adottato un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato UNI ISO 45001:2018.
La certificazione rilasciata da ASACERT, garantisce l’applicazione e il mantenimento di un sistema gestionale e organizzativo d’eccellenza che costituisce il miglior biglietto da visita di un’azienda nei confronti di clienti e stakeholder, testimoniando la volontà dell’azienda di crescere e di garantire prestando la massima attenzione alla sicurezza dei dipendenti.
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