In un contesto turistico sempre più attento alla qualità, alla sostenibilità e alla sicurezza, due norme rappresentano oggi un riferimento fondamentale per chi opera nel settore balneare: la UNI 11911:2023 – Stabilimenti balneari – Requisiti e raccomandazioni per l’esercizio dell’attività – Elementi di qualificazione e la ISO 13009:2018 – Servizi del turismo – Requisiti e raccomandazioni per la gestione delle spiagge. Si tratta di due strumenti distinti, ma perfettamente integrabili, pensati per accompagnare stabilimenti e gestori – pubblici o privati – verso un modello più efficiente, organizzato e rispettoso dell’ambiente.
UNI 11911:2023 – Un modello nazionale per la qualificazione degli stabilimenti balneari
Rivolta a stabilimenti marittimi, lacustri e fluviali, pubblici o privati, la norma UNI 11911:2023 definisce requisiti e raccomandazioni per l’esercizio dell’attività balneare, offrendo un quadro di riferimento unico per migliorare servizi, organizzazione e gestione. In un panorama normativo frammentato tra competenze nazionali, regionali e locali, rappresenta uno strumento volontario che può favorire l’accesso a bandi e concessioni, rafforzare la reputazione aziendale e promuovere l’adozione di pratiche sostenibili.
La certificazione, articolata su 83 requisiti suddivisi in tre macro-aree (organizzazione, servizi principali, servizi accessori), può essere rilasciata autonomamente o in combinazione con la ISO 13009:2018, in un’ottica di valorizzazione integrata.
ISO 13009:2018 – La visione internazionale per la gestione sostenibile delle spiagge
La norma ISO 13009:2018 offre una prospettiva globale per la gestione delle spiagge, armonizzando le buone pratiche adottate a livello internazionale. Dalla pianificazione alla sicurezza, passando per la comunicazione all’utenza e la tutela della biodiversità costiera, la ISO 13009 rappresenta uno standard di riferimento per chi intende promuovere servizi turistici balneari di alta qualità.
Un’opportunità per imprese, Enti locali e gestori
Entrambe le certificazioni hanno validità triennale, con verifiche annuali di mantenimento, e consentono agli operatori del settore di dimostrare concretamente l’impegno verso la qualità e la sostenibilità, incrementando la fiducia di clienti e stakeholder, anche in vista di progetti internazionali o bandi pubblici.
ASACERT al fianco degli operatori del turismo balneare
ASACERT ha concluso senza rilievi ostativi le verifiche previste per l’accreditamento ai fini delle certificazioni UNI 11911:2023 e ISO 13009:2018 ed è attualmente in attesa della conferma da parte dell’Ente di accreditamento.
Sono più di 50 gli stabilimenti balneari certificati da ASACERT secondo la PdR 125:2022 per la parità di genere. Forte di una consolidata esperienza nel settore della conformità e di un approccio orientato allo sviluppo sostenibile, l’Ente prosegue il suo impegno al fianco di stabilimenti, concessionari e amministrazioni locali, mettendo a disposizione anche le norme UNI 11911:2023 e ISO 13009:2018. Questi strumenti si integrano in una strategia complessiva volta al miglioramento dei servizi, alla sostenibilità ambientale e alla competitività del sistema balneare italiano, contribuendo a qualificare in modo sempre più strutturato un comparto centrale per l’economia del Paese.
Le coste italiane si estendono per oltre 7.900 km e ospitano migliaia di stabilimenti balneari che rappresentano uno dei pilastri dell’economia turistica nazionale, con un indotto stimato di circa 15 miliardi di euro*. Promuovere la qualificazione degli operatori di questo settore significa rafforzare un comparto strategico per il Paese, contribuendo al contempo alla tutela dell’ambiente e all’eccellenza dell’accoglienza made in Italy.