In qualità di Consigliere delegato per le Costruzioni di CONFORMA, ha parlato davanti all’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati insieme al Presidente Paolo Salza, sulla modifica dell’art. 26 che mina il principio di indipendenza nello svolgimento delle attività di verifica del progetto
Lunedì 11 giugno si è svolta la seconda audizione di CONFORMA (associazione di categoria dei principali organismi di controllo accreditati) presso le istituzioni parlamentari: dopo essere stato ascoltato in Senato lo scorso 10 aprile, sulla più ampia materia relativa al Codice Appalti, il managing director di ASACERT, Fabrizio Capaccioli ha parlato, in qualità di Consigliere delegato per il settore delle Costruzioni di CONFORMA, sul DL “Sblocca Cantieri”, davanti all’VIII Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.Particolare preoccupazione è stata espressa sulla modifica dell’articolo 26 del Decreto, già licenziata in Senato, che prevede la possibilità per la Stazione Appaltante di effettuare internamente le attività di verifica dei progetti per opere con importi fino a 20 milioni di euro (ovvero il 70% delle opere pubbliche realizzate nel nostro Paese). Su questo punto, il presidente CONFORMA Paolo Salza ha ribadito “il pericolo della sovrapposizione tra i soggetti che commissionano, progettano e realizzano le opere, e quelli incaricati del relativo controllo, andando di fatto a creare una situazione in cui il controllore finisce col controllare sé stesso”. E sulla scia, Capaccioli ha ricordato come la tragedia del Ponte Morandi avesse acceso un faro proprio sulle attività di controllo svolte, in quel caso, da un soggetto interno.
CONFORMA ha quindi ribadito come solo le verifiche effettuate da Organismi di Tipo A siano in grado di garantire il massimo livello di indipendenza, perché dotati di strutture tecniche e organizzative altamente qualificate, ma soprattutto scevri da qualunque commistione con le società incaricate del progetto e dell’esecuzione dell’opera.
Rispondendo ad una specifica domanda dell’On. Butti, Capaccioli ha infine evidenziato come l’attività di controllo da parte di un Organismo di Tipo A non si traduca affatto in un allungamento dei tempi, ma come al contrario gli enti di controllo accreditati siano quotidianamente impegnati nel dare alla Pubblica Amministrazione risposte tempestive, anche con brevissimo preavviso.