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Covid-19, mascherine e il labirinto della burocrazia italiana: intervista all’AD di ASACERT

Un viaggio nel difficile mondo autolesionista della burocrazia italiana, proposto da Ilario Lombardo, in un reportage su La Stampa. Un groviglio di norme, che in questa fase della nostra storia, dovrebbe lasciare spazio ad una semplificazione totale, per creare un corridoio preferenziale per le imprese che, ad esempio, vogliono riconvertire il loro business nella produzione delle sempre più necessarie mascherine.

L’intervista a Fabrizio Capaccioli, consigliere delegato di Conforma e Managing Director di ASACERT – organismo di certificazione con esperienza ventennale, attivo in tutto il mondo – che si esprime così: “Tante aziende ci chiedono una mano per districarsi nella burocrazia…se producono in modo conforme alle norme. È il nostro mestiere e potremmo dare una mano allo Stato per rendere le procedure più veloci” e propone “invece di far passare settimane e mesi, si potrebbe prevedere un protocollo semplificato, emesso dal SSN, stendere il decalogo, con i necessari obblighi e requisiti, per poi delegare la vigilanza e l’ispezione a un organismo di certificazione”.

Un estratto dell’intervista:

[…] «Ma quando mi sono trovato di fronte all’autocertificazione dell’Istituto superiore di sanità e ho visto norme che rimandavano ad altre norme mi sono scoraggiato – spiega –. Anche perché senza garanzie questa procedura non mi offre la certezza di partire presto con la produzione. E io non posso permettermi di perdere l’investimento. Servirebbe un organismo terzo che verifica con l’azienda il rispetto delle normative e che acceleri l’iter burocratico». Questi organismi terzi ci sarebbero, fanno certificazione, ispezione e autenticazione. Lo fanno per lavoro, secondo il principio di sussidiarietà che trasferisce il compito dallo Stato ai privati. «Eppure siamo stati esclusi» spiega Fabrizio Capaccioli, managing director di Asacert, e consigliere delegato di Conforma, l’associazione che riunisce queste società: «Ci troviamo tante aziende che ci chiedono una mano per districarsi nella burocrazia. Per sapere se stanno facendo bene, se producono in modo conforme alle norme UNI EN ISO 14683 e UNI EN 10993. È il nostro mestiere e potremmo dare una mano allo Stato per rendere le cose più veloci» […] Continua