Istituito dalle Nazioni Unite nel 1985, il World Habitat Day, ha promosso nel corso degli anni temi legati all’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile (SDG) numero 11: “Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e resilienti”. La giornata giunta quest’anno alla 37esima edizione, ha come scopo quello di stimolare una riflessione sullo stato delle città nel mondo e sul diritto fondamentale ad un’abitazione sicura per ogni cittadino. Per affrontare queste sfide sostenibilmente, molte città stanno adottando misure sperimentali e politiche innovative che necessitano di una visione a lungo termine e della collaborazione tra Amministrazioni locali, imprese private, Terzo Settore, Organizzazioni e cittadini. La sostenibilità nella sua declinazione di edilizia urbana, in particolare, è un tema di cruciale importanza nell’attuale contesto globale: attualmente, il 54% della popolazione mondiale -4 miliardi di persone- vive in aree urbane. Entro il 2030, 2 miliardi di persone si saranno trasferite in città, con un evidente impatto sulle infrastrutture e le risorse esistenti.
Il maggior coinvolgimento delle comunità, oltre che la condivisione con istituzioni e associazioni nei processi di generazione, rigenerazione e manutenzione delle città è il fattore chiave per un’innovazione sociale, nei servizi e nella fruizione di risorse primarie e di diritti universali come quello dell’abitare dignitosamente e in modo da preservare le risorse a nostra disposizione.
Il Programma Ambientale delle Nazioni Unite ha riferito che per raggiungere l’obiettivo globale di zero emissioni di CO2 entro il 2050, le emissioni del settore edilizio dovranno essere dimezzate entro il 2030, con un tasso di riduzione annuo dell’8%.
È fondamentale che l’approccio posto al centro delle azioni di associazioni, decisori, governi sia Human Centered, in cui il benessere del cittadino sia fulcro e fine ultimo anche nelle pratiche di urbanizzazione. Una giornata, questa, per riflettere sullo stato delle città e sul diritto fondamentale di tutte le persone di avere una dimora adeguata. ASACERT, se ne occupa tutti i giorni, essendo Organismo di Verifica Accreditato (OVA) da 14 anni per il Green Bulding Council Italia, verificando quei progetti che sono chiamati a rispettare i protocolli di sostenibilità energetico-ambientale della famiglia LEED e GBC Italia. ASACERT è anche ente accreditato per l’Italia presso il Concrete Sustainability Council (CSC), per valutare e migliorare la sostenibilità nella filiera del cemento e del calcestruzzo rispetto, ad esempio, alla gestione responsabile delle risorse, alla riduzione delle emissioni, alla responsabilità e alla inclusione sociale.
Per rendere le città e le economie urbane resilienti, come motori di crescita sostenibile è necessario che le città si collochino al centro della piramide della sostenibilità, garantendo le proprie performance in modo trasparente, misurabile, certificato e progettate per garantire il più alto valore economico, con il minor consumo di risorse naturali, nel rispetto del benessere dei cittadini delle città di oggi e delle megalopoli di domani.