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ASACERT e Aeroporti di Roma SpA, insieme, per vincere la sfida della sostenibilità

ASACERT e Aeroporti di Roma S.p.a., un rapporto consolidato dal 2016 per attività tecniche che riguardano progetti sfidanti, che sanno coniugare funzionalità e integrazione nel contesto, con una marcata attenzione alla sostenibilità ambientale. Caratteristiche dell’ultimo progetto presso l’Aeroporto di Fiumicino “Leonardo da Vinci” e che ha visto ASACERT, impegnata con i suoi professionisti specializzati, nei servizi di Assistenza tecnica per implementare le procedure necessarie all’ottenimento della certificazione LEED® livello Gold.

ASACERT è orgogliosa di assistere Aeroporti di Roma nel raggiungimento di questi ambiziosi progetti – afferma Fabrizio Capaccioli, AD ASACERT e Vicepresidente Green Building Council Italia – Realizzazioni che guardano al futuro e mettono l’essere umano, il suo benessere e il rispetto dell’ambiente al centro delle opere. In questa visione ci sono tutti i vantaggi derivanti dall’utilizzo responsabile di energia, il cui approvvigionamento da fonti standard rappresenta sempre più un problema, come sappiamo. Illuminazione, nuovi materiali e ventilazione, benessere degli occupanti e comfort massimo che si traduce – continua Capaccioli – in un aumento della produttività del 40%, secondo uno studio della Harvard Business Review. I parametri LEED stabiliscono precisi criteri di progettazione e realizzazione di edifici salubri, energeticamente efficienti e a impatto ambientale contenuto, in osmosi con il contesto in cui sono inseriti. Asacert – conclude Capaccioli – è sempre pronta a supportare, con i suoi professionisti, progetti all’avanguardia come quelli di Aeroporti di Roma.”

Abbiamo intervistato l’Ing. Paolo Cambula, Head of Infrastructure Planning & Development di Aeroporti di Roma SpA.

Ing. Cambula come Head of Airport Planning per ADR, ha sviluppato nel tempo crescenti competenze e capacità nella gestione di progetti complessi. Qual è la sfida di Business City, rispetto agli altri progetti che ha seguito?

La sfida più interessante del progetto della BC è rappresentata dal concept innovativo degli edifici che unisce alla funzionalità e l’integrazione nel contesto, una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale. La destinazione d’uso è fondamentale nella realtà in evoluzione dell’aeroporto Leonardo Da Vinci, per sua natura centro di aggregazione di flussi di passeggeri e aziende.

Il mercato “non aviation” è interessante perché si rivolge non necessariamente ad aziende e operatori tipici aeroportuali, ma anche a componenti business esterne.

Interpretare le necessità e accontentare anche tali target, con edifici certificati LEED, ad elevato contenuto di integrazione ambientale e paesaggistica, ha rappresentato una sfida ardua.

Quanto pensa siano conciliabili oggi le esigenze di business e impresa con pratiche di salvaguardia del Pianeta? La riduzione dell’impatto ambientale grazie alle certificazioni energetico ambientali possono essere un elemento per assicurare l’evoluzione in chiave sostenibile della capacità degli scali di Fiumicino e Ciampino?

Certamente sì, la riduzione dell’impatto ambientale e il controllo dell’impegno delle risorse naturali sono le componenti principali che ADR sta seguendo per implementare il Piano di sviluppo degli scali di Fiumicino e Ciampino. Abbiamo impostato una strategia di sviluppo fondata sulla sostenibilità ambientale, a partire dalla minimizzazione del consumo di suolo attraverso la rigenerazione dei fabbricati preesistenti, che verranno smantellati reimpiegando i materiali nella filiera del recupero e come materie prime seconde per la realizzazione delle nuove opere.

Tutti i fabbricati sono pianificati e verranno progettati costruiti e gestiti secondo il rispetto dei protocolli di certificazione sostenibile LEED/Well/Envision.

Crediamo fortemente nella condivisione del disegno di sviluppo con le realtà territoriali e locali, e abbiamo intrapreso un percorso di partecipazione attiva e integrazione fra le strutture aeroportuali e il territorio, attraverso l’organizzazione di eventi e occasioni di coinvolgimento estese a rappresentanti territoriali e scuole.

Dal punto di vista dei rifiuti lo scalo di FCO recupera il 98% dei rifiuti prodotti, e riduce costantemente l’utilizzo delle plastiche per raggiungere l’obiettivo di decarbonizzazione entro il 2030, con 20 anni di anticipo rispetto ai target internazionali.

Ciò avviene attraverso la progettazione e realizzazione di solar farm dedicate all’autoproduzione di energia elettrica, che alimenteranno le utenze aeroportuali e i punti di ricarica dei veicoli elettrici, e grazie all’utilizzo delle migliori tecnologie per controllare e modulare le componenti impiantistiche al fine di contenere i consumi.

Qual è il valore aggiunto di un’attività come quella che sta svolgendo ASACERT, in un progetto così ambizioso e complesso come quello di Business City e Torre 3?

ASACERT, con la verifica del progetto esecutivo, contribuisce alla migliore resa dell’iniziativa. Infatti grazie all’attenta serie di controlli su elaborati grafici, tecnici, amministrativi e stime, contribuisce a rendere l’istruttoria approvativa con gli Enti Terzi, più breve e diretta, e aiuta il committente e progettista nell’individuare eventuali elementi di ottimizzazione delle scelte progettuali o delle incoerenze tra le diverse componenti e parti di opera. Tale azione è sempre più importante per il rispetto di target di timing e di qualità delle infrastrutture.

Come immagina il suo futuro e quello degli Aeroporti di Roma?

Il futuro lo immagino in costante evoluzione. Lavorare in realtà così dinamiche come l’aeroporto, porta a considerare tutte le sfide, i target raggiunti e l’esperienza come “tessere” di un grande e complesso puzzle che si compone quotidianamente.

È molto stimolante mantenere una costante propensione alla dinamicità dello scenario di contesto che può mutare molto rapidamente, per assicurare un livello di risposta adeguato e altamente professionale. L’aeroporto è per sua natura un centro di scambio di flussi e di relazioni per cui i valori di operatività e qualità nei rapporti interpersonali sono da vivere quotidianamente.

Nonostante il momento effettivamente preoccupante per la pandemia globale in atto ormai da 2 anni, vedo positivo e interessante il futuro di ADR e della Comunità Aeroportuale. Infatti, credo che alla fine della pesante situazione sanitaria, che allontana le persone del viaggio in aereo, la nuova normalità consentirà la rinascita del desiderio di viaggiare e di vivere esperienze in luoghi diversi da quelli in cui viviamo. I nostri passeggeri avranno inoltre un motivo in più per viaggiare, perchè potranno apprezzare i nostri aeroporti in particolare Fiumicino che offrirà nuove aree a disposizione nel Terminal 1, con sistemi e servizi innovativi, offerta food & beverage completamente rinnovata e arricchita e dotazioni tecnologiche all’avanguardia, aree completamente ristrutturate e rinnovate nel Terminal 3 per vivere il transito in aeroporto come un’esperienza indimenticabile nel viaggio.