Il convegno annuale dell’Associazione Nazionale dei Risk Manager è ormai diventato un appuntamento fisso per confrontarsi sull’evoluzione dei rischi e sulle strategie di risk management, sulle istanze delle imprese in termini di prevenzione e protezione e sugli strumenti che partner tecnici, come ASACERT, possono mettere a disposizione delle Organizzazioni, per normalizzare il rischio o per trasformarlo in un vantaggio competitivo.
Quest’anno uno dei temi chiave della due-giorni evento, al MiCo di Milano, è stata la sostenibilità. E di come questo tema sia legato al mondo delle certificazioni ha parlato il Managing Director di ASACERT, Fabrizio Capaccioli partecipando alla tavola rotonda “Rischi emergenti legati alla sostenibilità e D.Lgs. 254/16”.
La Dichiarazione Non Finanziaria prevista dal Decreto deve contenere le informazioni relative all’operato dell’azienda in merito a questioni ambientali, sociali, al rispetto dei diritti umani e alla lotta alla corruzione, ovvero tematiche riconducibili agli aspetti presi in esame dai Sistemi di Gestione ISO 9001 (Qualità), ISO 14001 (Ambiente), ISO 45001 (Sicurezza), ISO 37001 (Anti-corruzione), ISO 26000 (Guida alla Responsabilità Sociale) e SA 8000 (Social Accountability).
Certificazioni che le grandi aziende interessate dal D.Lgs. 254/16 conoscono bene, ma che possono oggi costituire un ulteriore valore per l’Organizzazione contribuendo ad “oggettivare” il suo impegno, soprattutto se a valle di tutto questo si fa validare il proprio Bilancio di Sostenibilità da un’attestazione di parte terza che ne garantisce la conformità ai dettami del Decreto.
ASACERT ringrazia tutti i partecipanti che hanno assistito al workshop e tutti coloro che sono venuti a trovarci al nostro stand per l’interesse dimostrato.