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APARTO, nuovi alloggi per gli studenti a Milano

Il restyling dell’ex Consorzio Agrario ha consentito la nascita di una residenza per 700 studenti in 24.000mq, su progetto dello studio Park Associati. Il controllo tecnico dell’adeguamento sismico delle strutture, delle facciate e dell’impermeabilizzazione delle coperture è stato affidato ad ASACERT.

Negli ultimi mesi la polemica sul caro affitti ha riportato l’attenzione sulla crescente domanda di case per studenti nelle città universitarie. Domanda alla quale si sta cercando di dare una risposta adeguata anche attraverso la realizzazione di una serie di student housing spesso esito di interventi di ristrutturazione di edifici preesistenti.

È questo il caso di Aparto, un intervento di retrofitting della storica sede consortile, al quale si affianca un nuovo corpo di fabbrica, creando un compound che si affaccia all’area del Villaggio degli Atleti delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Un bel progetto dello studio Park Associati, su commessa di Prelios SGR, che ci è avvalsa della capacità realizzativa dell’impresa De Sanctis Costruzioni. Per il controllo tecnico è stata coinvolta ASACERT che ha affidato l’attività ad uno dei suoi ispettori, l’ingegnere Francesca Musso.

Pubblico e privato in un unicum

Il progetto si è posto l’obiettivo di creare un ambiente comunitario, offrendo un’accoglienza di alta qualità ma informale per promuovere networking e sinergie salvaguardando la dimensione privata di ogni ospite.

Il concept per il retrofitting del complesso esistente e del nuovo edificio che lo amplia, nascono anzitutto dall’ascolto del luogo e della memoria storica di cui l’ex Consorzio Agrario è portavoce. All’esterno l’edificio esistente mantiene il suo carattere semi-industriale con un intonaco scuro e l’introduzione di un basamento in ceppo di Gré, mentre il sopralzo, in lamiera di alluminio grigio chiaro contribuisce ad alleggerirne i volumi.

La nuova costruzione ha una facciata realizzata su uno schema che alterna vetro e pannelli in alluminio anodizzato. La modularità ne caratterizza l’aspetto esterno con una marcatura regolare dei moduli orizzontali e verticali tramite elementi prefabbricati in fibrocemento. Questa soluzione, correlata alla divisione degli spazi interni, ne enfatizza la discontinuità stilistica con l’edificio principale.

Il piano terra dell’edificio del complesso ospita aree per riunioni, conferenze, mostre, una caffetteria e luoghi per lo studio. Il cortile, un’agorà all’aperto pensata per ospitare eventi, è il cuore del campus.

Gli interni sono estremamente flessibili e ospitano varie tipologie di alloggi: dalla camera singola, allo studio con cucina e soppalco per due persone. Il progetto introduce anche il cluster: un macro-appartamento in cui da 8 fino a 12 persone condividono gli spazi comuni ma hanno a disposizione una camera singola o doppia con bagno. Le camere sono essenziali ma accoglienti e si estendono nei corridoi che ospitano aree dedicate al relax, alla condivisione di attività di studio e svago.

Una costruzione a regola d’arte

L’ingegnere Francesca Musso, ispettore tecnico di Asacert, ha seguito le attività di controllo tecnico in cantiere e verifica del progetto esecutivo ai fini del rilascio della polizza decennale postuma.

La piena e fattiva collaborazione con l’impresa di costruzione

, la committenza e la direzione lavori generale è stata uno degli elementi che ha agevolato l’azione di controllo della nostra società facilitando i riscontri delle complesse fasi costruttive dell’adeguamento delle strutture ma anche la realizzazione del bell’involucro architettonico e delle membrane impermeabili di impermeabilizzazione in copertura”, racconta l’ingegnere Musso.

Un cantiere molto interessante, dal punto di vista della complessità strutturale, che ha riguardato l’adeguamento sismico dell’edificio esistente e la realizzazione di un nuovo edificio, entrambi dedicati alle residenze per studenti. “L’azione di messa in sicurezza sismica è stata particolarmente interessante per le strutture del vecchio immobile del Consorzio, in cui gli interventi hanno riguardato le demolizioni parziali, il consolidamento degli elementi strutturali esistenti, l’inserimento di nuovi elementi strutturali, oltre alla realizzazione di due sopraelevazioni in c

arpenteria metallica”, continua Musso.

Non meno sfidante il controllo della messa in opera dell’involucro interamente

realizzato mediante tecnologia a secco, con elementi assemblati tra loro con giunzioni – sempre a secco – e fissati ad una struttura principale metallica attraverso sistemi di ancoraggio. Relativamente ai rivestimenti esterni, per l’immobile nuovo, è stata prevista una facciata ventilata con rivestimento in parte composto da pannelli tipo Alucobond ed in parte da pannelli in cemento alleggerito, in una particolare forma a lesena. Un disegno molto attento che definisce un interessante ritmo compositivo.

“Infine”, conferma l’ingegnere Francesca Musso, “ci siamo dedicati alla verifica del sistema di impermeabilizzazione delle coperture che ha previsto l’utilizzo di membrane di tipo bituminoso. Abbiamo controllato la conformità del sistema alla norma UNI  8178- 2 e la conformità di posa secondo il Codice di Pratica I.G.L.A.E. ed al manuale di posa del produttore. La normazione tecnica ha confermato un’ottima progettazione ed esecuzione”.

Scopri il progetto
https://parkassociati.com/progetti/aparto-milan-ripamonti